CONTINUA L’ASSENZA DEI D.P.I. (Dispositivi di protezione individuali), CON GRAVE RISCHIO PER LA SALUTE PRINCIPALMENTE DEL PERSONALE ADDETTO ALL’ASSISTENZA, MA ANCHE PER GLI ALTRI DIPENDENTI COSTRETTI A RIMANERE IN SERVIZIO NEI LABORATORI, NEGLI UFFICI, NELLE PORTINERIE…
LO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE HA PRESENTATO UNA DENUNCIA ALLA PROCURA DI PALERMO CHIEDENDO LA PERSECUZIONE PENALI DI TUTTI I RESPONSABILI
Lo scorso 17 marzo lo SLAI COBAS sc ha trasmesso una denuncia pure al ministro della salute, oltreché all’assessore regionale alla sanità, alla direzione generale del Policlinico e al rettore dell’università di Palermo, in merito all’assenza dei D.P.I. Tuttavia, a tutt’oggi, istituzioni e azienda continuano a fare orecchie da mercante, malgrado il governo affermi che siano già arrivate milioni
e milioni di mascherine e altro materiale necessario per difendersi dall’epidemia in atto. Epidemia che, ricordiamo, ha già contagiato, a livello nazionale, anche circa 6.500 operatori sanitari, procurando tra l’altro la morte di 44 medici, proprio a causa della mancanza di dispositivi di sicurezza adeguati.
e milioni di mascherine e altro materiale necessario per difendersi dall’epidemia in atto. Epidemia che, ricordiamo, ha già contagiato, a livello nazionale, anche circa 6.500 operatori sanitari, procurando tra l’altro la morte di 44 medici, proprio a causa della mancanza di dispositivi di sicurezza adeguati.
Fatto che medici, infermieri, capisala di tutt’Italia continuano a denunciare a gran voce, affermando di essere stati mandati al fronte, a fare la guerra a mani nude, come carne da macello!
Inoltre, contestano giustamente pure i turni massacranti a cui sono sottoposti: “Succede che i turni già pesanti di dodici ore si dilatano fino a raggiungere le 15 ore. Perché non si può uscire dal reparto fino a quando chi deve sostituirti non è stato dotato della mascherina filtrante…”. In ragione di ciò vi sono infermieri che si dimettono.
Anche al Policlinico di Palermo, sebbene attualmente risultino ricoverati per coronavirus solo due pazienti, il personale sanitario, al forte stress lavoro-correlato che subisce da anni a causa della grave carenza di organico, aggiunge la paura di poter essere contagiato dal coronavirus, perché, come si diceva prima, mancano ancora i D.P.I.
La stessa cosa accade negli altri ospedali cittadini e siciliani. Non possiamo permettere che anche qui finisca come al nord che purtroppo ha su di sé l’assurdo peso dei contagi e delle morti! Perciò intanto abbiamo deciso di sporgere denuncia alla procura.
Inoltre, ci riserviamo di chiamare infermieri, medici e tutto il personale addetto all’assistenza a RIBELLARSI e ad incrociare le braccia qualora lo stato di cose persista.
LA SALUTE/VITA NON SI TOCCA, LA DIFENDEREMO CON LA LOTTA!
SLAI Cobas sc -Policlinico Palermo
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