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Lavoratrici Slai Cobas per il sindacato di classe
Una dipendente della mensa: “Senza stipendio da febbraio, non so come pagare l’affitto”
Il caso ad Alessandria: “Non ci pagheranno l’estate come fanno sempre e non sappiamo nulla del rientro a settembre
Laura ha 40 anni, una figlia di
12 e non ha lo stipendio da febbraio. È una delle
tante dipendenti, circa cento, del centro cottura che fino a
gennaio serviva le mense scolastiche della città.
Quante ore lavora a settimana?
«Prima di questo appalto fino a due anni fa, avevo un orario pieno,
40 ore a settimana, e già così comunque facevo fatica a tirare
avanti. Poi mi hanno dimezzato le ore, e quindi lo stipendio, devo
pagare l’affitto e sono due mesi indietro. Pensi che nei mesi
estivi non ci pagano, cioè quando le scuole sono chiuse. E c’è
mia figlia..».
Quindi lo stipendio adesso a
che cifra arriva? «Adesso è zero. Ho preso l’ultima
busta paga a marzo ma era il pagamento del mese di febbraio, sono
circa ottocento euro al mese e con quello devo pagare tutto: non so
come fare. Non lavoro dal 21 febbraio e non so come non capiscano in
che situazione siamo. Sono tre anni che faccio grande fatica a pagare
anche la spesa. Ma piuttosto non mangio io per far mangiare mia
figlia. Si fa tutto per i figli».
Tra le sue colleghe ne parlate
del futuro? Di cosa vi aspetta a settembre? «Siamo tutte
preoccupate proprio e soprattutto per settembre, i nostri stipendi
non sono alti per nessuna di noi e tutte non lavoreremo in estate.
Abbiamo sentito tutte dell’ipotesi del pranzo al sacco e questo ci
terrorizza».
Avete cercato di trovare un
altro lavoro? Che vi paghi anche nei mesi estivi «Io sono
tre anni che lo cerco, perché i tre mesi d’estate senza lavorare
sono pesanti, ma non ho trovato nulla e certo non lascio questo
lavoro senza una sicurezza».
Che cosa pensa e cosa ha
pensato in queste settimane? «La disperazione c’è. Penso
a mia figlia che cresce e la scuola, e più cresce e più costa. E
non riesco a pagare l’affitto».
La cassa integrazione?
«Non l’ho mai vista»
I buoni spesa del Comune?
«Neanche quelli. Ma io vorrei solo lavorare. È un diritto dovere
lavorare no? Lo dice anche la Costituzione. Potremmo farlo noi quel
pranzo al sacco di cui parlano al governo. Però prima devo trovare
un lavoro per l’estate»
I sindacati chiederanno per voi
un’occupazione nei centri estivi «Se ci saranno. Non si
vive senza lavoro. Qualcuno deve pensare alla nostra situazione».
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