CONTINUA
FINO AL 3 AGOSTO LA CAMPAGNA ‘INDIA’
-TRA
I LAVORATORI CHE RACCOLGONO LA PAROLA D’ORINE DELLA LIBERAZIONE DEI
PRIGIONIERI POLITICI
-IN
RISPOSTA ALLE MINACCE DIRETTE ALLO SLAI COBAS DAI SEGUACI DI MODI
ARRIVATE IERI VIA TELEFONO
Va a segno
suscitando interesse e sostegno, la campagna per la liberazione di
Varavarao e Saibaba, portata tra i lavoratori, molti immigrati
dall’India e tra le masse popolari.
Ma colpisce anche
gli amici locali di Modi, che si sono fatti vivi contro lo Slai
Cobas, con minaccie varie per fermare le iniziative in corso.
La campagna
ovviamente prosegue con più forza e decisione.
Oltre alle vane
minacce, nella telefonata hanno difeso la politica di Modi, si sono
alterati perché un italiano non deve interessarsi dell’India ma
solo dell’Italia, perchè le cose scritte nei manifesti sono
false, che non ci sono prigionieri politici… e che la campagna deve
finire… con il loro intervento e con quello dell’ambasciata (?).
Minacce vane, ma
persone concrete probabilmete contigue a quella forma particolare di
‘caporalato locale’ presente da anni e noto ai più, che colpisce
i lavoratori delle serre e delle molte cooperative che riempiono le
fabbriche della zona, che ne controlla i malumori e le protese,
prendendo soldi ai lavoratori per garantire il posto...
UNA
RAGIONE IN PIÙ PER CONTINARE A LOTTARE ALZANDO LA BANDIERA
DELL’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO.
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