24 ottobre giornata di mobilitazione nazionale
anche per le lavoratrici e lavoratori della scuola
La ministra Azzolina durante tutta l’estate scorsa ha sostenuto che la scuola avrebbe riaperto in presenza e sicurezza decantando il potere miracoloso delle “sedie con le rotelle” e banchi monoposto, per cui rimandiamo a chi l’ha visto? per non parlare di reperimento di spazi. Ha sovente dichiarato che nelle scuole il personale ha lavorato per tutta l’estate per garantire la possibilità di riapertura a settembre e che tutto sarebbe andato bene...
Ma NO ministro Azzolina, non sta andando affatto tutto bene!
Sin da subito le criticità sono emerse: intanto, nelle scuole per le politiche di tagli, risparmi di anni ed anni tutti gli spazi sono stati occupati da aule sacrificando persino aule magne e biblioteche, spazi resi evidentemente superflui nell’ottica della trasformazione della scuola in senso privatistico, funzionale al capitale, ma pur occupando palestre etc. in tante scuole come le superiori si è comunque dovuto fare ricorso all’alternarsi di metà classe in presenza e metà a distanza; si è fatto ricorso agli ingressi ad orari scaglionati sia per evitare assembramenti all’ingresso, sia per evitare sovraffollamenti sui mezzi pubblici. Gli spostamenti all’interno delle scuole sono assolutamente centellinati; gli intervalli vengono fatti rigorosamente in classe, praticamente non si fa più l’attività fisica.. ma ciò nonostante nelle scuole di ogni ordine e grado si stanno rendendo sempre più frequentemente necessari quarantene, isolamenti fiduciari, tamponi etc.: basta salire sui mezzi pubblici all’ora di punta per rendersi conto che non sono stati potenziati e che rappresentano un reale problema di diffusione del virus sia tra gli studenti che tra il personale delle scuole che di essi si avvalgono sia tra i familiari.
Le immagini delle file per sottoporsi ai tamponi sono più che esplicative.
Ora le ordinanze di alcune Regioni come la Lombardia o la Campania...con il beneplacito del ministro Speranza vorrebbe imporre la didattica a distanza per le classi delle superiori. La ministra Azzolina ha chiesto a Fontana per esempio di fare un passo indietro. Lo stesso appello di Conte, in questi giorni, ai sacrifici suona come una beffa. I sacrifici sono stati ampiamente fatti nei durissimi mesi di lockdown. A questi non hanno corrisposto i fatti che servivano da parte di governo, giunte regionali, ministri.
La ministra Azzolina non perde occasione per sbandierare gli slogan: priorità alla scuola e la scuola non si chiude, la chiusura delle scuole è sbagliata ma questo significa ribaltare le politiche scolastiche e risolvere tutti i problemi pregressi, strutturali che sono rimasti irrisolti:
-Reperimento di spazi innanzitutto per permettere a tutti gli studenti di seguire in presenza, No alla Dad né alla Didattica integrata che si vuole invece rendere strutturali!
- potenziamento dei mezzi di trasporto anche istituendo /potenziando bus per servizio per le scuole
- ripristino del servizio di medicina scolastica
- riduzione del numero di alunni per classe
-assunzione di personale ATA e docenti, ma invece è notizia di ieri che sono stati sospese le nomine per i contratti COVID perchè il MIUR ha sbagliato i conti sulle risorse!
-basta attacchi ai diritti dei lavoratori della scuola in nome dell’emergenza pandemia. - basta scuole paritarie finanziate anche per la chiusura durante il lockdown- potenziamento della scuola pubblica e copertura di tutto il territorio nazionale a partire dai nidi, scuola dell’infanzia, internalizzazione di tutti i servizi come per esempio l' assistenz a degli studenti disabili...
Non vogliamo il coprifuoco, ma la fine delle spese militari a discapito della scuola, sanità, servizi…
Il 24 ottobre presidi in ogni città. Portiamo la voce e le ragioni dei lavoratori della scuola
Lavoratrici e lavoratori scuola Slai cobas per il sindacato di classe
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