Con il coronavirus la condizione operaia è peggiorata a livelli ottocenteschi. Da una parte si licenzia e si mettono i lavoratori in Cassa Integrazione e quelli che hanno la “fortuna” di avere un lavoro sono costretti a ritmi massacranti, a fare straordinari con turni anche di 12 ore al giorno come succede oggi in molte fabbriche, nelle logistiche, negli ospedali e molti altri luoghi di lavoro.
Alla “normalità” dei morti sul lavoro e delle malattie professionali si aggiungono quelli del covid e tutto questo non è un residuo dell’800; questa è la modernità del capitalismo, perché IL CAPITALISMO CONTINUA A NUTRIRSI DEL SANGUE OPERAIO E A UCCIDERE I LAVORATORI, e i sindacati confederali, che accettano come legittimo il profitto siglando in ogni accordo il Peggioramento delle condizioni di lavoro si rendono parte integrante e complici di quel sistema di sfruttamento dei lavoratori che si chiama capitalismo.
I morti sul lavoro non sono mai una fatalità: sono il costo pagato dagli operai alla realizzazione del profitto.
Gli omicidi dei lavoratori sono chiamati candidamente “morti bianche”, come se non fosse colpa di nessuno, mentre continua a persistere un muro di omertà e complicità da parte dello stato, partiti e tutte le istituzioni.
Rompiamo il silenzio e alziamo la voce: scendiamo in piazza contro i morti sul lavoro.
Anche quest’anno sabato 24 aprile, alle ore 16.00, come ogni anno, il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio manifesterà a Sesto San Giovanni contro i morti sul lavoro, dell’amianto, delle malattie professionali, e del profitto davanti alla lapide in via Carducci che ricorda tutti i morti dello sfruttamento capitalista con i famigliari delle vittime, le associazioni e tutti i lavoratori e cittadini che dicono basta a questa strage proletaria.
Basta morti sul lavoro, basta morti di lavoro, invitiamo tutti a partecipare.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Mail: cip.mi@tiscali.it
26 marzo 2021
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