Stralci dall’intervento dello Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto all’assemblea del patto d’azione del 28 marzo
E’ stata sollevata la questione del metodo – Noi pensiamo che i compagni che intervengono debbano parlare non a nome dell’organizzazione a cui appartengono , ma in nome del lavoro svolto realmente per le lotte e per il Patto – non vogliamo essere un intergruppi, perché questo è in contrasto con lo spirito e la ragione del Patto , voglia essere la foto e l’espressione di un fronte unico di classe .
Pietro Basso ha detto che ‘ci siamo avvitati attorno alle questioni organizzative’ – non è esattamente così e meglio dire che non siamo statati capaci di risolverle, perché si è lasciato passare che qui parlano i notabili dei gruppi politici che parlano senza alcuna reale relazione con l’attività fatta nelle lotte proletarie e territoriali del patto.
Per quanto ci riguarda nella giornata del 26 a Taranto abbiamo unito in un fronte unico e con una mobilitazione congiunta i lavoratori di tutte le vertenze di lotta in corso con un riuscito presidio , che ne ha rafforzato la volontà di marciare insieme con il sostegno degli studenti del fronte
che contribuiscono attivamente alla lotta. Il 26 abbiamo portato con forza la solidarietà con i lavoratori colpiti dalla repressione a Piacenza, a Prato a Genova, portuali ma anche la necessità di sviluppare unità di tutti i settori colpiti dalla repressione , ad esempio contro la
unito settori colpiti dalla repressione scandalosa sentenza NoTap
Siamo per un primo maggio nazionale in presenza laddove le manifestazioni hanno maggior possibilità di riuscita – a Milano/Piacenza e Napoli
E’ importante la iniziativa prevista il 17 , la stiamo preparando anche con una iniziativa il 1 aprile con la presenza del ricercatore Fabrizio Chiodo che sostenga la battaglia dei lavoratori per tamponi, vaccini per tutti, che unisca questa battaglia a quella per i protocolli, per la salute e sicurezza in fabbrica e nel territorio che ha in Taranto un epicentro importante.
Tornando alla repressione, a Piacenza è stata vinta una battaglia con la scarcerazione di Carlo e Arafat e la revoca dei provvedimenti di divieto di dimora, MA SAPPIAMO CHE REPRESSIONE E MONTATURA NON SI FERMERANNO, PER CUI BISOGNA MANTENERE, ESTENDERE il fronte di resistenza e la rete legale
condividiamo le proposte di discussione sul salario minimo e lotta dei disoccupati
prepariamo il nuovo appuntamento telematico informativo sulla situazione a Taranto ArcelorMittal/ appalto per andare avanti per il lavoro per una manifestazione di rilievo nazionale a Taranto in maggio giugno
Tornando sul primo maggio esso non va costruito come appuntamento sindacale ma come grande manifestazione dei lavoratori – chiamando la nostra classe non tanto a difendere le conquiste di libertà dei sanculotti, come è stato detto, quanto a rivendicare la Comune di operai e lavoratori
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