Lo Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto aderisce allo sciopero
il rappresentante RSA Slai Cobas AM/appalto/cigs exIlva partecipa al presidio romano
iniziativa di sostegno contemporanea a Taranto
22 aprile #Manifestazione sotto il #Mise"
Ancora nessuna soluzione per la vicenda che ha
interessato il dipendente di ArcelorMittal
Italia , Riccardo #Cristello, che ha condiviso lo screenshot
della fiction '"#SvegliatiAmoreMio".
Usb
Taranto non molla. Scioglie il presidio davanti allo
stabilimento, ma prosegue con le manifestazioni e sposta la protesta
nella capitale: sciopero e presidio sotto la sede del Ministero
dello Sviluppo Economico , giovedí 22 aprile.
"Dopo aver inviato la
lettera di impugnativa di licenziamento, l’avv. Mario #Soggia è
stato contattato da un avvocato di Milano il quale, per conto di
#ArcelorMittal, ci ha invitato ad un incontro per il mattino
successivo alle 9,00 presso la direzione dell’azienda alla presenza
di Arturo #Ferrucci, Direttore delle Risorse Umane". Riccardo
#Cristello ripercorre gli ultimi accadimenti.
"#Ferrucci
- aggiunge il lavoratore - ha rifiutato in maniera netta l'ipotesi
che io potessi farmi assistere oltre che dall’avvocato, anche da un
rappresentante del sindacato #USB".
"Nell’incontro abbiamo ribadito che dal post non era presente
alcun riferimento, anche implicito, alla gestione #Mittal
dello stabilimento siderurgico di Taranto. Per questo ho messo in
evidenza che non sono nelle condizioni di dover chiedere scusa, in
quanto non posso essere ritenuto responsabile di alcun comportamento
scorretto e tantomeno denigratorio nei confronti della
multinazionale.
Come da richiesta dell’azienda e secondo accordi presi in quella sede con l’avv. Mario #Soggia, abbiamo inviato circa due ore dopo, per iscritto approfondite spiegazioni relative al momento storico al quale si riferisce la fiction "#SvegliatiAmoreMio" e il post che ha poi generato la forte e per noi ingiustificata reazione dell'azienda".
"A questo punto - prosegue #Cristello - abbiamo atteso quasi 24 ore per ricevere da #ArcelorMittal un testo totalmente rivisto e che soprattutto riportava anche una frase di scuse che avrei dovuto sottoscrivere".
"Insistere attribuendo al lavoratore responsabilità inesistenti ed obbligarlo a chiedere scusa in cambio del reintegro ci sembra svelare la chiara mancanza di volontà a conciliare".
"L'apertura sbandierata alla stampa e le dichiarazioni sull' intenzione di risolvere bonariamente la questione sono solo una montatura che sta creando grossi problemi di salute al lavoratore, il quale è stato costretto nelle ultime ore a ricorrere alle cure dei sanitari. Noi confermiamo la decisione di voler continuare a combattere per portare avanti I diritti di #Cristello che rappresenta la condizione di moltissimi lavoratori. La vicenda si carica di maggiore significato proprio perchè sintetizza in realtà la battaglia di tanti. Per questo - Giovedí torneremo a #Roma, questa volta coinvolgendo il ministro Giancarlo Giorgetti
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