La sinistra proletaria si è ripresa il 1° Maggio con le due manifestazioni più significative, a Milano e a Napoli, che hanno raccolto l'ala più combattiva dei lavoratori, a cui si sono aggiunti i giovani comunisti e tutte le realtà che hanno deciso di scendere in piazza intorno ad un 1°Maggio classista, combattivo e internazionalista. Mentre i sindacati confederali ormai legati mani e piedi al governo hanno fatto i loro discorsi demagogici nelle piazze o si sono nascosti per di più dietro la televisione parlando solo ai loro burocrati, il sindacalismo di classe è riuscito nella sfida di riprendersi il 1° Maggio.
Questo dimostra che la strada intrapresa dal Patto d'azione, dall'Assemblea delle lavoratrici e lavoratori combattivi è quella giusta, è quella che può costruire un'alternativa di lotta e di prospettiva ai lavoratori.
Certo le fabbriche sono prevalentemente ancora ferme, ci sono focolai di lotta e resistenza, ma il controllo del sindacalismo confederale e la debolezza del sindacalismo classista e combattivo fa sì che ancora non emerga la potenzialità di lotta che anche nelle fabbriche esiste.
Salutiamo in particolare l'unità intorno alla lotta della Fedex di Piacenza e il comune impegno contro gli attacchi di padroni, governo e sindacati confederali - la solidarietà contro la repressione compreso quella per l'odioso licenziamento all'ArcelorMittal di Taranto di Rriccardo Cristello
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe ha partecipato alle tre manifestazioni di Milano, Napoli, e Palermo. Queste manifestazioni, insieme con le manifestazioni di Torino, di Roma, hanno contribuito a dare il segno generale di questo primo maggio.- nei nostri interventi abbiamo con forza sostenuto la forza e l'importanza della unità di classe , delle lotte comuni, della comune visione politica da fronte unico di classe e l'internazionalismo proletario che è vissuto in questo primo maggio
A Napoli abbiamo portato ha portato in piazza anche la questione dei migranti, della lotta delle donne proletarie, considerando il quadro generale dell'attacco padronale e della situazione nel nostro paese.ignificativo è stato la chiarezza con cui è stato posto il significato generale di questo 1° Maggio: rosso, perchè rosso è il colore della lotta dei lavoratori, rosso è il colore del sangue che i lavoratori hanno versato in tutta la loro storia, rosso è la bandiera intorno a cui si può ricostruire l'unità della classe operaia e la rappresentanza sociale e politica di essa; proletario, perchè i proletari devono unirsi tra di loro, perchè è l'unità delle lotte, l'unità di tutte le realtà proletarie che si stanno ribellando il valore aggiunto che può dare ad ogni lotta più forza e un punto di riferimento per tutti i settori delle masse in lotta; infine internazionalista, quello vero, quello del legame tra le lotte dei lavoratori in Italia e le lotte dei lavoratori in tutto il mondo, dall'India all'America Latina, dall'Europa alla Tunisia, ecc; ovunque c'è crisi, pandemia e oppressione le masse, e in particolare le masse proletarie e in alcuni paesi le masse contadine si stanno ribellando, l'internazionalismo quindi è tornato ad essere raccontato attraverso le lotte dei lavoratori.
A Milano la voce degli operai della Dalmine, della Maschio hanno portato soprattutto alle fabbriche l'appello perchè la strada necessaria è nella lotta e nell'unione di tutti gli operai, nel concentrare le forze nelle lotte vere più significative in questo momento, come la FedexTnt, Prato, Maschio e altre lotte importanti chiunque le conduca, perchè queste lotte devono contrastare i piani dei padroni, rompere la repressione, vincere e far avanzare tutti i lavoratori; abbiamo detto chiaro che al potere dei padroni, occorre rispondere con la costruzione del potere proletario, perchè il 1° Maggio vuol dire lotta rivoluzionaria. Dagli operai della Maschio in lotta da un anno si è poi sentita forte la voce dell'internazionalismo, dell'unità dei lavoratori in lotta di tutto il mondo.
A Palermo un combattivo sit in di che lo Slai Cobas sc ha contribuito ad organizzare, ha diretto e orientato e l'ha mantenuta sul terreno del sindacalismo classista e combattivo, all'interno della battaglia che si sta facendo anche a Palermo intorno al Patto d'azione anticapitalista per il fronte unico di classe. Una manifestazione che ha riunito alcune centinaia di diversi settori, della scuola, assistenti Coop sociali, dei servizi sanità privata, dello spettacolo, dei cantieri di servizio, disoccupati, migranti, studenti universitari. Qui ancora una volta il 1°Maggio ha visto le lavoratrici in prima fila, come è caratteristico a Palermo.
Ora dobbiamo andare avanti capitalizzando il risultato del primo maggio e decidere insieme i passi necessari qui e ora!
Viva il 1 maggio - viva la classe operaia - viva il patto d'azione - viva l'internazionalismo proletario
Slai Cobas per il sindacato di classe
2 maggio 2021
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