NOVARA – È in corso in Corte d’Assise a Novara l’ultima udienza prima del ritorno in aula a settembre del processo Eternit Bis.
Stephan Schmidheiny è l’unico imputato per omicidio volontario con dolo eventuale di 392 persone, vittime dell’amianto legate alle attività dello stabilimento di Casale Monferrato. Finora il presidente della Corte d’Assiso, Gianfranco Pezzone ha respinto le eccezioni presentate finora dalla difesa, che ha sollevato dubbi sulla diagnosi di mesotelioma pleurico riscontrato nelle vittime e invocato il divieto di giudicare due volte una persona per lo stesso reato.
L’eccezione è stata subito contestata dall’accusa che ha ribadito quanto il reato ora sia diverso, in quanto il primo procedimento Eternit non riguardava le morti e le lesioni. Nel caso in cui vengano tutte respinte, si potrà procedere con l’ammissione delle prove.
Eternit bis: falciata dal giudice la lista dei testimoni della difesa, ma c’è Mario Draghi
Gli avvocati di Schimidheiny ne avevano indicati 1.300, saranno invece circa un centinaio
Falciata l’imponente lista dei testimoni presentata dagli avvocati di Stephan Schmidheiny, l’unico imputato nel processo Eternit bis per la morte di 392 vittime dell’amianto che si sta svolgendo in Corte d’Assise a Novara. Alla fine ne sono stati ammessi «solo» un centinaio. Tra questi però c’è il presidente del Consiglio Mario Draghi. La decisione è arrivata ieri all’udienza del processi prima della pausa estiva
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