Martedì dalle ore 17.30 nella piazza del comune di
Telgate, è stato organizzato un presidio di protesta contro le
politiche abitative locali, generate a livello centrale, di cui
Telgate è espressione, la stampa è invitata
è da
poco terminata la fredda e costosissima ristrutturazione a Telgate di
quella che era una gradevole e vivibile piazza del comune, mentre i
servizi sociali ammettono che da tre anni non ci sono soldi per
interventi abitativi di edilizia popolare
intanto la
proprietà chiede lo sfratto di un appartamento per giovedì 12
maggio occupato da S.R. e dalla sua famiglia, nonostante la presenza
di minori anche con problemi che richiedano trattamenti specifici e
la vicinanza della famiglia
solo pochi giorni fa la
stampa locale, preso da un report istituzionale ha scritto che 'gli
sfratti sono ripresi dopo il blocco della pandemia, ma vanno avanti
senza particolari problemi...'.
NON È VERO. Se mai nel
silenzio di chi si trova solo o dei media
gli sfratti
sono veri e propri drammi sociali e tragedie individuali, che
rischiano di consumarsi nell'indifferenza come in questo caso.
La
vicenda di S.R. e della sua famiglia non è speciale, personalizza
soltanto gli effetti una politica speculativa che taglia le risorse
per le abitazioni che dovrebbero essere a canone equo per i
lavoratori e le masse popolari, drenando le risorse per altri
interventi, come per la cosiddetta sicurezza, quelli a beneficio dei
residenti locali in chiave anti immigrati, o ingiustificati in
questo contesto come per la nuova pavimentazione della piazza
comunale di Telgate, senza un soldo per le case popolari, che ci sono
ma restano inagibili. Tant’è che per i bandi pubblici i servizi
sociali consigliano di rivolgersi alle offerte dei comuni
vicini.
Basta
statti
risorse per le case popolari a canone equo
reperite subito dalle spese militari
stop allo sfratto
per S.R. a Telgate
SEDE LEGALE E NAZIONALE TARANTO VIA LIVIO ANDRONICO, 47 tel 099/4792086 347/5301704 slaicobasta@gmail.com
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