lo Slai Cobas per il sindacato di classe aderisce all'appello
“FRONTEX UCCIDE” e “BASTA MORTI””.
Il giorno 24 agosto, la questura di Catania ha dato un foglio di via di un anno dalla città etnea a un compagno che fa parte di diverse realtà politiche e associative impegnate, in città e in Sicilia, nella lotta antirazzista e per la libertà di movimento delle persone migranti.Il foglio di via è stato comminato a seguito della notifica di avvio di indagini a suo carico per un reato di deturpamento e imbrattamento. Secondo il verbale, la notte del 19 agosto sulla “facciata principale della sede dell’Agenzia Frontex, sita in questa via Transito nr. 74” a Catania, “veniva lanciata della vernice contenuta in alcune latte e, mediante l’uso di bombolette spray, venivano scritte le seguenti frasi: “FRONTEX UCCIDE” e “BASTA MORTI””.
Conosciamo il ruolo mortifero che l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex ha nel Mar Mediterraneo e agli altri confini della Fortezza Europa. Se servisse, l’inchiesta del quotidiano Le Monde che ha portato alle dimissioni in aprile scorso dello stesso direttore di Frontex, mostra bene la mancanza di trasparenza e le continue violazioni di diritti umani, come i respingimenti illegali in mare, che contraddistinguono l’operato di quest’agenzia. Non troviamo quindi nulla di strano se la seconda sede che questa ha in Europa, ovvero a Catania, si è ritrovata con delle scritte che indicano alla città che Frontex è complice delle stragi razziste che avvengono in mare.
Sottolineando che il compagno in oggetto di tale provvedimento è
meramente un indagato, ci preme riflettere sul senso di questo foglio
di via. E’ stato infatti apparentemente dato perché il compagno
risulta residente in un’altra regione, ovvero rendendo irrilevante
che da quasi due anni la sua vita lavorativa, sociale e affettiva è
radicata in questa città siciliana.
Eppure, la misura sembrava
già preparata a prescindere dalle risposte date dal compagno in
questura rispetto ai propri legami con la città, dato che l’ora
del protocollo del foglio di via è ben precedente a quella in cui è
stato convocato dalla digos.
Questo atto segnala l’ennesima stretta repressiva in corso. E’ gravissimo che anche a Catania, come in molte altri parti di Italia a carico di attivist* impegnat* su diversi fronti di lotta, le forze di polizia continuino sempre più a scegliere il foglio di via come metodo di censura. Che si leda il diritto alla vita sociale, politica, affettiva e lavorativa con una misura repressiva che pone chi ne viene colpit* in un inaccettabile tempo d’attesa ed esilio. Una misura che richiede ingenti spese legali per poter essere revocata ma che può essere data sulla base di pregiudizi, in modo rapido e ampiamente discrezionale.
Infine, mostriamo l’amaro parallelismo che si viene a creare:
nel foglio di via viene infatti ordinato il “rimpatrio” a proprie
spese verso il luogo di residenza, così come spesso succede a chi
viene colpito da un provvedimento di respingimento alla frontiera.
Sappiamo che la solidarietà collettiva coprirà i costi legati a
questo spostamento coatto comminato all’attivista noborder e alla
sua difesa legale. Chi è invece migrante, e magari anche
razzializzat*, non ha quasi mai il privilegio di ricevere questo tipo
di supporto.
E’ per questo che non smetteremo di dire che dei
fogli di carta non possono decidere dove le persone devono fermarsi o
non possono andare. Se pensano di farci paura o di isolarci si
sbagliano, la lotta contro ogni tipo di frontiera e per la libertà
di movimento e autodeterminazione delle persone continua.
Antirazzist* catanesi
lo Slai Cobas per il sindacato di classe aderisce all'appello
Le prime firme che aderiscono all’appello:
-Arci Melquiades
APS
-Sorcio Rosso
-Rete Antirazzista Catanese
-Comitato
di Solidarietà Popolare “Graziella Giuffrida”
-C.s.a.
Officina Rebelde
-Comitato Territoriale ARCI Catania
-Cobas Catania
-Libera Assemblea Degenere Pratiche LGBTQIA+ Catania
-Gruppo Anarchico Galatea FAI Catania
-Associazione Penelope coordinamento solidarietà sociale onlus
-Comitato NoMUOS / NoSigonella
-Potere al Popolo Catania
-Arci Sicilia
-Arci Amari Caltagirone
-Arci Porco Rosso Palermo
-Rete dell’agricoltura contadina e del lavoro in autogestione FM Sicilia
-Casa del mutuo soccorso FM Sicilia
-Contadinazioni
-Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Cinisi
-FuoriMercato autogestione in movimento
-Progetto 20k Ventimiglia
-LasciateCIEntrare
-Rete Mai Più Lager – NO ai Cpr – Milano
-Linea d’ombra Trieste
-No Name Kitchen Supporting people on the move
-Laboratoria TQF Udine
-Collettivo Metamorfosi Torino
-CarovaneMigranti
-Melting Pot
-Federazione Del Sociale USB Catania
Per aderire all’appello o se interessatx a organizzare iniziative benefit o supportare direttamente i costi delle spese legali, scrivete a: catanianofrontex@gmail.com
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