Il caro energia impatta sulle consegne di biancheria pulita. Lunedì l’incontro tra l’azienda di lavanderie e la società regionale degli appalti
Il personale sanitario di Città della Salute rischia di restare letteralmente «in mutande». «Alcune sale operatorie, medicina, chirurgia e otorinolaringoiatria ci hanno spiegato di non avere più nè camici nè lenzuola — Non solo, mesi fa in tutta l’Azienda hanno installato dei distributori automatici di divise che avrebbero dovuto accelerare e facilitare il ricambio tra sporco e pulito, ma non sono mai partiti».
Al momento, infatti, l’azienda che si occupa del servizio di biancheria sta consegnando solo un terzo degli ordini. E non è tutto. Il sindacato teme che l’aumento del costo dell’energia possa avere ripercussioni anche sulla regolarità della mensa per i dipendenti e per i pasti dei ricoverati.
Nelle scorse settimane, infatti, Lit aveva inviato due lettere per spiegare che rischiava di essere costretta a sospendere l’attività visto che i prezzi del gas «hanno fatto lievitare le bollette da 20 mila a 270 mila euro al mese».
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