13 aprile - un giovedì nero
Sono ben tre le morti in itinere che abbiamo conteggiato in questo tragico gioverdì, quattro se si considera che una delle vittime ha perso la vita in un incidente stradale in cui la notte precedente era rimasto ucciso un altro lavoratore che viaggiava con lui: è infatti deceduto in ospedale un uomo di 33 anni, coinvolto in uno scontro con un Tir la notte tra il 12 e il 13 aprile mentre trasportava pesce verso Messina con un furgone, insieme a un altro lavoratore di 72 anni deceduto sul colpo.
Dinamica simile per il 26enne di origine albanese morto nello scontro tra il furgone che guidava e un camion sull’A21 altezza Parma. Alle 6 del mattino, invece, lo schianto tra un’autovettura ed un monopattino elettrico ha ucciso un trentunenne diretto al lavoro a Limido Comasco.
Al reparto grandi ustionati dell’ospedale di Padova è spirato un operaio di 57 anni, albanese, a causa delle ferite causate da uno scoppio. Il decesso è avvenuto il 5 aprile ma la notizia è stata data solo dopo una settimana, altro tragico effetto della riforma Cartabia, che causa da tempo l’oscuramento dei fatti di cronaca.
È precipitato da oltre 50 metri l’operaio morto a Brienza in Basilicata, per il ribaltamento del camion su cui lavorava in una cava. Due sono i decessi accertati in agricoltura: in provincia di Pesaro Urbino un uomo di 78 anni è caduto da quattro metri procurandosi una ferita alla gamba che lo ha fatto morire per dissanguamento durante il taglio di un ramo, mentre un cinquantottenne si è ribaltato con il trattore ed è morto morto sulla provinciale Terlizzi-Molfetta.
Drame Ibrahima, operaio di 25 anni caduto da un’impalcatura mercoledì 12 a Teramo:
due vivaisti morti per il cedimento di una piattaforma in un golf club nel Milanese
....i golfisti del club, che secondo alcune ricostruzioni avrebbero continuato a giocare mentre venivano recuperati i corpi dei due operai e si procedeva a soccorrere il giovane apprendista di 21 anni rimasto gravemente ferito.
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