Il cordoglio dei carnefici
“Sento l’obbligo di iniziare su una brutta vicenda avvenuta a Firenze: a nome mio, del governo e dell’Italia voglio esprimere il mio cordoglio e la vicinanza alle famiglie delle persone coinvolti. Stiamo seguendo la vicenda e preghiamo per i feriti ed i dispersi: è una tragedia che lacera le nostre coscienze“.
Così la/il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in occasione della cerimonia per la firma dell’Accordo di sviluppo e coesione fra governo e Regione Calabria, riferendosi al terribile crollo avvenuto questa mattina in un cantiere Esselunga (il committente) di Firenze in cui hanno trovato la morte tre operai, mentre altri quattro risultano dispersi ed altri tre sono stati ricoverati in ospedale in gravi condizioni.
Ma chi ha tenacemente voluto ed approvato il nuovo codice appalti dlgs 36/2023 che ha dato il via libera al “subappalto a cascata“, vietato dal vecchio codice dlgs 50/2016?
Risposta: il suo governo, il governo Meloni.
Il “subappalto a cascata” si verifica quando l’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto è oggetto di ulteriore subappalto.
Secondo l’art. 119 del nuovo codice degli appalti ogni subappaltatore può a sua volta affidare “a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto, con organizzazione di mezzi e rischi a carico del subappaltatore”.
E non ricordo nessun innalzamento di barricate da parte di Cgil, Cisl e Uil al momento dell’approvazione del nuovo codice degli appalti.
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