Si apre una nuova vertenza sul lavoro per 102 operai tarantini
redazioneonline
Una nuova vertenza del lavoro si è aperta sul territorio ionico. La direzione dell’azienda HIAB, che fa capo al gruppo Cargotec Coroporation ha infatti deciso di trasferire a Minerbio (Bo) le attività manifatturiere per la produzione gru attualmente prodotte nello stabilimento di Statte (Ta), con conseguente apertura di una procedura di proroga della Cassa integrazione per tutto il personale in forza a zero ore, pari a 102 unità. La decisione è stata comunicata alle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici FIM FIOM e UILM e le rispettive RRSSUU, in un incontro con i vertici aziendali nella sede di Confindustria Taranto che aveva convocato la riunione.
Una decisione che viene considerata preoccupante e grave dai sindacati “perché motivata semplicemente da ragioni di crescita dei profitti. Tutto questo fino ad ora è avvenuto al di fuori di un qualsiasi progetto industriale preventivamente discusso con le organizzazioni sindacali, nonostante sia stato richiesto più volte da quest’ultime un confronto in merito – sostengono i sindacati -. Le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti della multinazionale HIAB Italia Srl in questi anni, con la loro competenza, esperienza e professionalità, hanno permesso all’Azienda di crescere, fino a farla diventare un grande Gruppo, annoverabile tra quelli in posizione di leadership mondiale nel settore di costruzione gru ed attrezzature per la movimentazione dei carichi su strada”.
Per questo FIM FIOM e UILM “non considerano condivisibile la scelta di trasferire alcune attività svolte dal sito di Statte (Ta) in altri siti europei, nonché, il prossimo trasferimento totale dell’attività del sito jonico presso lo stabilimento di Minerbio (Bo), perché così si impoverirebbe il tessuto industriale, produttivo e sociale del nostro territorio in favore di un processo di pura delocalizzazione produttiva tesa esclusivamente ad abbassare i costi”.Per queste ragioni le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione con effettato immediato e nella giornata di lunedì 15 luglio una mobilitazione con 8 ore di sciopero dello stabilimento di Statte (Ta), con presidio dei lavoratori presso la Prefettura di Taranto a partire dalle ore 8.00. Lo sciopero è a sostegno della richiesta avanzata da FIM, FIOM e UILM “per il ritiro immediato della proroga di CIGO che coinvolge 102 unità lavorative e per la salvaguardia del sito produttivo si Statte (Ta), per la definizione di un vero piano industriale che riguardi tutte le attività ed i prodotti realizzati dal gruppo, per la ricostruzione e qualificazione di un adeguato sistema di relazioni sindacali ed industriali, capace di dare risposta ai problemi occupazionali in termini di stabilità, formazione e riqualificazione professionale, miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’organizzazione della produzione”. Pertanto, le organizzazioni sindacali richiedono “l’intervento del Governo, delle Istituzioni Locali e del Comitato SEPAC Regionale affinché istituiscano un tavolo di confronto e negoziazione per la definizione di un vero piano industriale di tutte le attività e di tutti i prodotti della multinazionale HIAB, idoneo ad affrontare l’insieme delle problematiche che riguardano le lavoratrici ed i lavoratori che operano lungo tutta la filiera produttiva in un’ottica di difesa dell’occupazione e qualificazione del nostro sistema industriale” concludono le segreterie e la RR.SS.UU di FIM, FIOM e UILM.
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