..e quindi si va agli incontri col governo che appoggia pienamente i piani aziendali e si getta acqua sul fuoco della rivolta sociale di cui blaterava tanto Landini
Per gli operai pacchetti economici calibrati per età o Naspi. Il sindacato: "La centralità del Paese non la si dimostra svuotando gli stabilimenti”
Un taglio anche a Termoli: con i 200 esuberi attraverso uscite incentivate nello stabilimento molisano, salgono a oltre 1.000 i posti di lavoro di cui Stellantis intende alleggerirsi. Mercoledì era stata annunciata la sforbiciata di altri 500 dipendenti a Melfi, nelle scorse settimane era stata la volta di 300 a Pomigliano d’Arco e 50 a Pratola Serra. I lavoratori lasceranno l’azienda con pacchetti economici calibrati per età o con un accompagnamento alla pensione tramite Naspi. Alla faccia del “piano di rilancio” annunciato negli scorsi mesi al Mimit,
Stellantis, 500 esuberi a Melfi: la stangata nell’impianto più coinvolto dal “piano di rilancio”
L'azienda incentiva l'esodo di quasi il 10% dei dipendenti: nel primo trimestre -64,6% di unità prodotte rispetto allo stesso periodo del 2024. Giovedì misure simili per Termoli
Il “piano di rilancio” aveva fatto spellare le mani al governo e trasformato Melfi nello stabilimento con il maggior numero di nuovi prodotti in rampa di lancio, per un totale di sette vetture. Ma la realtà per la fabbrica di Stellantis è molto diversa: l’azienda taglierà 500 persone dall’organico, quasi il 10% dei 5.050 dipendenti che da tempo convivono con il contratto di solidarietà. L’ammortizzatore sociale finirà ad agosto e il gruppo automobilistico provvederà a ridurre la forza lavoro, come già avvenuto – con numeri minori – anche a Pomigliano d’Arco e Pratola


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