di Carlo Soricelli, «Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro»
Anche il 14 novembre si è chiuso con un bilancio drammatico: cinque lavoratori morti, di cui tre sui luoghi di lavoro e due in itinere. Una conferma della gravità e della continuità della strage che ogni giorno colpisce lavoratrici e lavoratori nel nostro Paese.
Nella stessa
giornata è arrivata una decisione giudiziaria storica: il Tribunale
ha riconosciuto come “karoshi” (morte per eccesso di lavoro) il
decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria
Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità
continua e anche notturna.
Si tratta del primo caso riconosciuto
in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre
situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, e purtroppo
anche numerose donne che, tra carichi familiari e lavorativi, muoiono
di fatica o in incidenti mentre si recano al lavoro.
Tra le vittime di questi giorni anche Alessia Montani, 43 anni, madre di famiglia, deceduta in un incidente stradale mentre si recava al lavoro.
Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
(*) Carlo Soricelli è il curatore dell’«Osservatorio di Bologna Morti sul Lavoro» – http://cadutisullavoro.blogspot.it

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