giovedì 20 novembre 2025

20 novembre - da tarantocontro: Il Processo Ilva a Potenza sta diventando un processo agli operai che muoioni sul lavoro, che si infortunano

 

I danni enormi del trasferimento a Potenza del Processo "Ambiente svenduto" si vedono tutti: 

un processo fatto in un silenzio stampa totale, in aula sempre più piccola perchè si possono contare sulle dita delle mani i pochissimi avvocati presenti, sia da parte degli imputati sia delle parti civili.

Solo lo Slai Cobas e rappresentanti degli operai parti civili Slai Cobas sono presenti a buona parte delle udienze. 

In questa situazione, il processo, ancora più degli anni passati, va avanti senza alcuna interferenza.

Ma soprattutto, questo processo da atto d'accusa contro i Riva e tutti i suoi complici, sta diventando un processo CONTRO GLI OPERAI, in cui alla fine si vogliono indicare gli operai come unici colpevoli di infortuni, malattie, ambiente inquinato; con gli avvocati ben pagati dagli imputati, che la fanno da padroni.

Ieri questo andazzo si è mostrato in tutta la sua schifezza. Nel parlare dei due infortuni mortali, di Marsella e di Zaccaria, un capo area, Colucci, ha potuto fare il suo show, addebitanto la causa degli infortuni alle inadempienze, errori degli stessi operai. ERANO MORTI PER COLPA LORO!

Mentre i padroni, i vari capi dell'Ilva avevano agito in tutto e per tutto correttamente.

Ma questo processo non può, non deve andare così!    

Al termine di questa fase, di udienza preliminare, lo Slai Cobas terrà un'assemblea pubblica a Taranto. Ma la novità è che terrà un assemblea anche a Potenza, sollecitata e organizzata da avvocati e realtà di Potenza - probabilmente nei primi giorni di dicembre.

In queste assemblee leggeremo anche alcuni pezzi dei verbali delle udienze; essi sono emblematici, ampiamente dimostrano che per gli operai, per la popolazione di Taranto NOCIVO E' IL CAPITALE, NOCIVI SONO I PADRONI E I LORO COMPLICI POLITICI/ISTITUZIONALI, non la fabbrica.



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