Respingere con la lotta operaia la nuova cig e la minaccia di chiusuradella fabbrica voluta da Riva.
Lo slai cobas per il sindacato di classe fa appello agli operai dell'Ilva di
Taranto e di tutti gli stabilimenti Ilva a respingere la decisione
dell'azienda e a riaffermare che lavoro e salute si difendono e si impongono
con la lotta per la messa a norma dell'ilva di Taranto, con gli operai in
fabbrica e i padroni in galera.
Va respinta la cassintegrazione per 1400 operai dell'area a freddo che si
andrebbero ad aggiungere ai 1200 già in cassa, e aprirebbe la strada ad
altri "esuberi".
Tutti gli operai, insieme, devono entrare in fabbrica, facendo saltare il
tentativo di Riva, come fu il 27 novembre, di tenere fuori migliaia di
operai, di dividere, e soprattutto di scaricare sui lavoratori, sul loro
posto di lavoro e salario, la salvaguardia dei suoi profitti.
Il Governo Monti-Clini usa i decreti unicamente per difendere gli interessi
aziendali; mentre non emana alcun diktat nei confronti dell'azienda per una
vera e accellerata messa a norma e per la difesa del lavoro.
Vanno respinti i tentativi dell'azienda di mettere gli operai contro le
esigenze di salute dei cittadini
di Taranto.
Ma anche quelli in corso di mettere i cittadini contro gli operai che
lottano per il posto di lavoro.
MARTEDI' 18 ORE 17,30 RIUNIONE ILVA SEDE VIA RINTONE, 22
SLAI COBAS Ilva
slaicobasta@gmail.com - 3475301704
SEDE LEGALE E NAZIONALE TARANTO VIA LIVIO ANDRONICO, 47 tel 099/4792086 347/5301704 slaicobasta@gmail.com
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