Lucca, la CGIL si schiera con Moretti, contro Riccardo
Antonini
Cosa sia divenuta la CGIL lo sappiamo e ce lo diciamo
da anni. Il trionfo della burocrazia e l’opportunismo politico di funzionari
che pensano solo alle loro poltrone è palese da tempo. La concertazione al
posto della lotta di classe negli anni ’90, fu una scelta strategica folle da
far indignare non i rivoluzionari ma ogni sincero riformista, è poca roba
rispetto ai tavoli dove ormai il sindacato della Camusso si siede per
ratificare accordi sulla pelle dei lavoratori. Quindi qualsiasi cosa emerga da
questo sindacato, ormai, non ci sorprende più. Tuttavia, pensavamo che avessero
ancora un minimo di dignità, un minimo di rispetto per un lavoratore licenziato
perché da anni si batte per la sicurezza in ferrovia. Un minimo di solidarietà
per le famiglie della strage di Viareggio che attendono giustizia per la
perdita di 32 persone innocenti. Ma così non è stato. Non sappiamo se a
prevalere è stata l’arroganza di chi in CGIL ha ucciso da anni la democrazia o
se il ricordo che Mauro Moretti era uno di loro. Si perché è bene ricordare che
l’imputato principale nella strage di Viareggio, l’attuale amministratore
delegato delle ferrovie è stato un iscritto a quel sindacato. La vicenda ha
provocato una serie di polemiche, di giustificazioni e di distingui. Il
burocratese è una lingua brutta da ascoltare ma i signori, compagni per non
sono, della CGIL hanno iniziato a parlarla forse per cercare di salvare una
faccia che ormai hanno perso e difficilmente ritroveranno, visto che in tanti
hanno annunciato di strappare la tessera. Nei prossimi giorni ci saranno ancora
rimpalli di accuse e fiumi di discorsi ma il fatto che conta più di qualsiasi
opinione è che la mozione intitolata “Per la sicurezza in ferrovia, per le
dimissioni di Moretti da Ad delle ferrovie” presentata al congresso provinciale
di Lucca ha ottenuto 49 voti a favore, 76 contrari e 19 astenuti e quindi è
stata respinta. Il resto sono opinioni questo, invece, è un fatto. La CGIL
difende Mauro Moretti come del resto, da sempre, fa il PD principale azionista
di questo sindacato. I lavoratori devono comprendere, che nel 2014, i sindacati
confederali sono nelle mani dei padroni e che l’unica vera strada è
l’autorganizzazione e la lotta dal basso.
Qui sotto il comunicato dell'associazione familiari
"Il mondo che vorrei"
Il sindacato del padrone
Il congresso provinciale della Cgil tenuto il 6-7
marzo a Lucca ha respinto l’ordine del giorno “sulle dimissioni di Moretti da
Amministratore delegato delle ferrovie, sulla sicurezza in ferrovia, sul
sostegno ai familiari delle Vittime della strage ferroviaria di Viareggio”.
L’OdG è stato respinto con 76 voti contrari, 49 a favore e 19 astensioni. Prima
hanno fatto di tutto per non metterlo in votazione adducendo sciocchi e stupidi
“vizi di forma”: mancava la firma. Lo stesso OdG era stato presentato il giorno
prima (6 marzo) nella commissione politica con il riferimento al “VI congresso
Filt-Cgil provincia di Lucca” per evidenziare il fatto che nel congresso della
Filt del 27 febbraio in località Carignano (Lu), era stato assunto e fatto
proprio. L’OdG veniva messo ai voti su proposta del commissario della Camera
del lavoro di Lucca, Chiriaco, che “motivava” però la sua bocciatura. E così è
stato … Questo grave fatto non ha bisogno di alcun commento. Poi, per
rimediare, alla lettura del documento finale, lo stesso commissario ha proposto
che fosse inserita la richiesta di giustizia per Viareggio. Cosa dire? C’è da
dire che ancora una volta è prevalsa la burocrazia e l’ipocrisia. Rimane, però,
il fatto che il congresso provinciale Cgil nel respingere l’OdG si è assunto la
grave responsabilità di mostrare la propria sudditanza e subalternità nei
confronti del cav. Moretti e dei governi (Berlusconi, Letta e Renzi) che lo
hanno rinominato Amministratore delegato di fronte alle pesanti accuse per la
strage ferroviario di Viareggio (e per questo rinviato a giudizio) e,
addirittura, proposto ministro. Grazie ancora Cgil!
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