domenica 6 luglio 2014

2 luglio: LAVORATRICI A MILANO OCCUPANO IL TETTO DEL POLICLINICO

Il messaggio del MFPR:
Care lavoratrici, care compagne, vi esprimiamo la nostra solidarietà. I licenziamento devono essere bloccati!
Facciamo conoscere nelle nostre realtà la vostra lotta!
"Resistere un minuto in più del padrone"! E le donne non solo sanno resistere, ma sanno anche ben attaccare. Ad essere "buone" non si guadagna nulla in questa società di classe e contro le donne. Ora è giusto essere "cattive"!

Le lavoratrici, precarie, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario



DAL LORO VOLANTINO: 
Ci hanno veramente sfruttato, alcune anche per 20 anni! Adesso, all’improvviso, non andiamo più bene e veniamo lasciate a casa, senza scrupoli e senza rimorsi!
Siamo donne che hanno lavorato e dato tutte se stesse per anni, sempre nella stessa struttura ospedaliera, come se fossimo parte di essa. Senza aver mai creato un problema, assistendo i pazienti con professionalità impeccabile, visto che nessuno ci ha mai contestato nulla. Per tutto questo tempo siamo andate bene e sfruttate con turni massacranti, sempre con la paura che ci potessero lasciare a casa anche solo per una richiesta di permesso! Abbiamo lavorato con la febbre, facendo le notti e cambi turno massacranti per fare le
sostituzioni degli altri lavoratori assenti! E ora veniamo sostituite da chi ha vinto un concorso, al quale pochissime di noi sono risultate idonee. Magari saranno operatori appena usciti da scuola, senza la necessaria esperienza e noi, madri di famiglia e lavoratrici ventennali veniamo scaricate come sacchi di immondizia! E ci prendono anche in giro! Ci dicono che a fine mese abbiamo finito di lavorare. Una pugnalata ! Poi iniziano i giochetti: “andate a casa subito”…”anzi, no…tu fai ancora un mese, tu finisci subito” Noi ci chiediamo perché? Che differenza c’è? Tutto appare terribile! Terribile come il sospetto che la lista di chi rimarrà sia stata suggerita da chi, rendendosi complice, è venuto meno al proprio dovere di difendere i diritti dei lavoratori. Terribile come i ricatti sessuali che alcune di noi hanno subito. E’ un’ingiustizia! Alcune di noi sono sole e non sanno come fare ad andare avanti; alcune sono straniere; E’ un' ingiustizia assoluta!!!
Adesso ci siamo organizzate con USB, un sindacato vero, e siamo disposte a lottare, NELLA CRISI, a
tutela del nostro diritto al lavoro e contro ogni forma di precariato.
Speriamo che tutta questa faccenda e ingiustizia venga fuori perché non è possibile lasciare sempre impuniti i più forti e sfruttare i più deboli... finché servono!”.

Madri nella crisi in azione


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