Lunedì 7 Luglio ore 9.30
Presidio fuori e dentro il tribunale di
Busto Arsizio,
per la lettura della sentenza del processo
Bennet
SOLIDARIETÀ AGLI IMPUTATI
PER LA LOTTA ALLA BENNET DI ORIGGIO
Sono riprese presso il
Tribunale di Busto Arsizio le udienze del processo che vede imputati 20
compagne e compagni del sindacalismo di base e del Coordinamento di sostegno,
solidali con la lotta dei lavoratori delle cooperative in appalto ai magazzini
Bennet di Origgio iniziata nel mese di luglio del 2008 e durata diversi mesi.
Una dura lotta
autorganizzata, risultata vincente, che ha conquistato un deciso miglioramento
delle condizioni salariali e normative, che ha rotto l'onnipresente condizione
di sfruttamento e schiavitù presente negli appalti della logistica, che ha
costretto la cooperativa datrice di lavoro a reintegrare un operaio
arbitrariamente licenziato per l'adesione al sindacalismo di base e che ha
visto tutti i lavoratori riappropriarsi di quanto negli anni sottratto loro in
termini di diritti, salario e sicurezza.
Intendiamo denunciare
l'essenza prettamente politica delle accuse contestate a un intero movimento di
sostegno delle lotte dei lavoratori delle cooperative che, proprio a partire
dalla lotta di Origgio del 2008, si è sviluppato e radicato nell'intero settore
della logistica e della distribuzione italiano, confrontandosi con un sistema
fondato su rapporti di lavoro schiavistici e di sfruttamento dove il caporalato
(più o meno legale) disciplina in maniera fortemente autoritaria la manodopera
impiegata.
Non è un caso che le
comunicazioni di rinvio a giudizio siano arrivate dopo tre anni e mezzo dagli
scioperi di Origgio, proprio mentre si stavano diffondendo le lotte dei
lavoratori nel settore della logistica (Esselunga, Ortomercato Milano, il
Gigante, DHL), con accuse pretestuose per intimidire i lavoratori e i solidali.
A ciò si aggiunge, durante le prime udienze del processo in corso, anche la
costituzione di parte civile di Bennet, dell'Italtrans e delle cooperative
appaltatrici con richieste di risarcimento del mancato guadagno durante gli
scioperi, come monito e deterrente ulteriore per le lotte in corso.
La logistica è divenuto
un sistema sempre più centrale e strategico per l'economia italiana, nel quale
l'accumulazione del profitto e la valorizzazione del capitale impiegato da
committenti e appaltatori sono il risultato di ritmi di lavoro disumani, della
pressoché totale assenza di sicurezza e dell'assoluta precarietà dei rapporti
di lavoro.
Ma è proprio in tale
contesto che i lavoratori addetti hanno costruito un percorso autorganizzato
nel quale si riconoscono quali protagonisti diretti per la rivendicazione dei
propri diritti, nel quale l'unità e la solidarietà tra lavoratori, seppur di
diversi poli e con differenti committenti, è perseguita e praticata nel
riconoscersi parte attiva di una medesima classe.
Ecco allora che le
lotte degli operai della logistica, soprattutto se immigrati ricattati dalla
necessità del Permesso di Soggiorno, assumono un valore strategico sia per
tutti i lavoratori che per lo Stato, per i padroni, per le multinazionali che
sullo sfruttamento intensivo di questa forza lavoro costruiscono le proprie
strategie politiche ed economiche.
Sono questi gli
strumenti che, nell'attuale momento di acuta crisi strutturale del capitalismo,
rivelano in tutta la sua brutalità l'aggressione di classe portata dal
padronato: peggioramento delle condizioni di lavoro, ricatti, licenziamenti
politici, pestaggi della polizia, violenza da parte di capi, capetti e
caporali, fogli di via, uso strumentale e complice della Commissione di
Garanzia per l'arbitraria estensione degli stringenti limiti imposti dalla
legge sullo sciopero nei servizi essenziali (cd. legge antisciopero) anche alle
operazioni di movimentazione merci.
Come sempre, non si
tratta affatto di una "tragedia inevitabile", ma di una chiara e
complessiva scelta strategica dei padroni e dello Stato per ottenere sempre più
profitto e superare la crisi mantenendo intatti il loro potere e la loro
ricchezza. Tutto ciò con l'esiziale connivenza dei sindacati concertativi (CGIL
in testa) esemplificata, in tutta la sua dirompenza, nel recente accordo
interconfederale sulla rappresentanza che regolamenterà, con una decisa stretta
in senso autoritario, le procedure per la sottoscrizione dei contratti
collettivi e la costituzione delle rappresentanze aziendali escludendo dalla
formazione i sindacati non firmatari e le organizzazioni dissenzienti e
prevedendo sanzioni per scioperi e azioni di contrasto agli accordi raggiunti.
E' quindi evidente che
questa lotta, come le numerose altre che si sono succedute in questi anni, non
potevano che determinare anche la reazione violenta di un padronato colpito nel
proprio comando assoluto sulla forza lavoro. Risposta che non poteva peraltro
ottenere che complicità, appoggio e sostegno dalle forze di polizia contro i
lavoratori e contro chi pratica in maniera militante la solidarietà di classe.
Rimaniamo convinti
che, in una fase di crisi strutturale dell'economia capitalista, ogni conflitto
sia da valorizzare e generalizzare per sviluppare un'alternativa reale alla
società capitalista.
NO ALLE NUOVE
SCHIAVITÙ
CONTRO IL RAZZISMO PADRONALE
E DI STATO
CONTRO LA
CRIMINALIZZAZIONE DI CHI LOTTA
CONTRO L'ATTACCO AL
DIRITTO DI SCIOPERO
A SOSTEGNO DI TUTTE LE
LOTTE DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE
LA SOLIDARIETÀ È
UN'ARMA, USIAMOLA!
Adesioni
Assemblea delle realtà
di movimento della provincia di Varese; Coordinamento di sostegno alle lotte
dei lavoratori delle cooperative; S.I. Cobas; La Sciloria; CSA Vittoria; CUB
Reggio Emilia;
Sin Base Genova;
Confederazione Cobas Pisa; Cobas scuola Varese; Laboratorio Iskra Napoli;
Coc – Comunisti per
l'organizzazione di classe; Partito Comunista dei lavoratori;
Collettivo Lanterna
Rossa di Genova; Clash City Worker; Cobas Scuola Milano;
CSA Dordoni di
Cremona; Unione Sindacale Italiana USI – AIT; Federazione Anarchica
Milanese-FAI; G.C.R.Gruppo Comunista Rivoluzionario; Centro Sociale La Forgia
di Crema; Laboratorio Crash di Bologna; Libreria Calusca e Archivio Primo
Moroni di Milano;A.L.Cobas-Cub Varese; ADL Varese; Coord. prov.le SLAI Cobas
Milano; CUB Rail; Assemblea di supporto alle lotte nella logistica Roma
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SINDACATO
INTERCATEGORIALE COBAS
Sede
nazionale: via Marco Aurelio 31, 20127 Milano
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