USB ILVA PARTECIPA AL "TEATRINO" CON RENZI
SEPARANDOSI DALLE CONTESTAZIONI
all'incontro in prefettura con Renzi, perchè in
sintonia con l'atteggiamento
ultra defilato dalla contestazione di operai Ilva,
ambientalisti, realtà
sociali e sindacali di base, ma di beata
partecipazione al ridicolo e osceno
"teatrino" con Renzi.
Questo atteggiamento de l'Usb di fare un incontro -
vuoto e inutile -
indipendentemente e separatamente dalla protesta in
corso, con un Renzi che
da ragazzino arrogante dopo aver detto nei mesi scorsi
che doveva venire a
Taranto, all'Ilva ad incontrare operai e popolazione,
mandava invece la sua
polizia contro gli operai e la gente, E' FUORI DA OGNI
ATTEGGIAMENTO DI
DIGNITA' DI CLASSE.
Questa linea coltiva anche tra gli operai
atteggiamenti sbagliati, di
pensare solo ai risultati del proprio sindacatino, di
"muoversi" sulla base
della controparte "Se non fossimo andati
all'incontro, poi Renzi avrebbe
detto che era colpa nostra...", di pensare che
contano le parole ai 'Tavoli'
e non la crescita della lotta e della protesta che
contesta i "Tavoli",
perchè oggi senza una rivolta generale a Taranto non
possono portare nulla!
Su questo l'Usb fa il paio con la giustificazione
della revoca dello
sciopero in vari reparti per la morte di Iodice:
"poi se accadeva qualcosa
agli impianti, l'azienda cosa avrebbe detto? Avrebbe
scaricato la colpa su
di noi...".
Sugli incontri, poi, Rizzo non ha neanche buona
memoria: l'anno scorso (era
in corso la lotta per il licenziamento del loro
delegato Zanframundo)
proprio in occasione della Fiera del Levante a Bari
incontrò un altro
Presidente del Consiglio, Letta; questi fece qualche
promessa... e la
conclusione è che Zanframundo non è più rientrato in
Ilva.
In questo comunicato l'Usb da un lato dice cose false,
dall'altro sul
"niente" fa demagogia.
Dal Comunicato: "ILVA TARANTO: Renzi
"costretto" ad incontrare i
Rappresentanti sindacali dei Lavoratori"
Non è vero che Renzi è stato "costretto". Ha
tranquillamente incontrato i
rappresentanti de l'Usb (e non altri rappresentanti
degli operai) perchè
sapeva bene che da loro, oltre qualche distinguo e
sottolineatura più
calcata rispetto alle dichiarazioni di Fim, Fiom e
Uilm, non avrebbe avuto
alcuno problema.
(continua il comunicato) "per la prima volta un
Presidente del Consiglio in
carica viene a Taranto ad incontrare le Rappresentanze
sindacali dei
Lavoratori. Evidentemente le tante battaglie ed
iniziative messe in campo
come USB, in ultimo l'annunciata manifestazione a Bari
in occasione della
Fiera del Levante, hanno "costretto" Renzi a
modificare la sua agenda ed a
confrontarsi sulle drammatiche problematiche
tarantine, dentro e fuori la
fabbrica, e sulle proposte e soluzioni che da tempo
come USB portiamo
avanti"
Non è vero, altre volte è successo. Così è falso come
viene rappresentata la
decisione all'ultimo momento (annunciata) di venire a
Taranto sabato 13
settembre, come "conseguenza dell'annunciata
manifestazione a Bari e delle
tante battaglie de l'Usb" - Ma, per favore...!
Renzi è da varie settimane che aveva annunciato di
venire a Taranto in
occasione della Fiera del Levante, poi è calato il
silenzio e quindi ha
fatto una "toccata e fuga"- ma questo è
pienamente nello stile di Renzi, e
dimostra solo che dell'Ilva e di Taranto, dei
lavoratori e degli abitanti,
non gliene può fregar di meno, se non come una delle
tante passerelle...
(continua il comunicato) "All'incontro, tenutosi
presso la Prefettura e
durato oltre due ore, hanno partecipato Rappresentanti
sindacali,
Confindustria, Confcommercio, i Sindaci di Taranto e
di Statte.
Come USB abbiamo denunciato la "latitanza"
dello Stato da 26 mesi ad oggi,
chiarendo, a differenza degli altri interlocutori
presenti, che i 6 Decreti
emanati non sono serviti né a migliorare la situazione
né a stabilizzarla,
anzi la stessa è peggiorata. Oggi lo stabilimento
viene mantenuto in piedi
grazie al sacrificio quotidiano dei lavoratori di ILVA
e Appalto ILVA che
sono costretti a lavorare in condizioni di estrema
precarietà ambientale, di
sicurezza ed economica..."
Non è vero che l'incontro è "durato oltre due
ore", ma scarsa 1 ora e mezza
(dalle 12,30 a circa le 14, compresa l'andata al bagno
di Renzi...).
Ma passando alle cose serie, Rizzo-Usb non ha
ricordato che questo
"sacrificio" si chiama troppo spesso
morte/assassinio, come l'ultimo di
Iodice; non ha detto che questa condizione di
precarietà è accompagnata non
solo dagli scontati sindacati confederali, ma oggi
anche dal suo sindacato
di base Usb che insieme a Fim e Uilm ha revocato lo
sciopero per la morte di
Angelo Iodice in tutta l'area Acc. 1; revoca di cui
l'azienda proprio in
queste ore ha prontamente utilizza per imporre un
nuovo accordo che renda
permanente il fatto che in alcune aree non si debba
MAI scioperare.
(continua il comunicato) "Abbiamo ribadito che lo
Stato deve intervenire
"nazionalizzando"...
Abbiamo detto un NO assoluto al progetto "Tempa
Rossa" e ad altre proposte
che mirano ad aggravare la drammatica condizione di
devastazione dell'intero
territorio, ribadendo che Taranto ha bisogno di un
progetto politico di
deindustrializzazione a medio termine che consenta di
creare alternative
agli insediamenti industriali, partendo dalle risorse
naturali e dalle
nostre bellezze...
Il Presidente del Consiglio, inoltre, ha accettato
l'invito rivoltogli dal
Coordinatore USB Francesco Rizzo rendendosi
disponibile a tornare a Taranto
e visitare l'Ilva entro la fine dell'anno...
Sulla proposta di un piano di deindustrializzazione
del territorio, pur
considerando la validità di detta proposta, ha
sottolineato l'importanza di
mantenere comunque un solido apparato industriale nel
paese.
Per il resto il Presidente Renzi ha mantenuto una
posizione vaga e senza
assumere impegni precisi, non chiarendo nei fatti
quali sono le reali
intenzioni del Governo per il futuro dei Lavoratori
Ilva e Appalti e della
città di Taranto..."
Sul resto del comunicato siamo alle solite richieste
generiche, da un lato
inutili ("nazionalizzazione" che senza un
potere in mano agli operai vuol
dire solo che lo Stato fa esattamente e anche peggio
dei privati, vedi ex
Italsider, vedi ora Eni, ecc.), dall'altro sbagliate
("creare alternative
agli insediamenti industriali" - che seminano
solo illusioni coltivando idee
reazionarie tra le masse su un auspicabile ritorno
alla Taranto di più di
100 anni fa). Nessuna pressante richiesta concreta
verso il governo sui
fondi per le bonifiche interne ed esterne all'Ilva, su
un decreto operaio
che salvaguardi comunque posti di lavoro e salario;
nessuna richiesta
concreta su sicurezza, postazione ispettiva fissa in
Ilva...
Alla fine anche l'Usb deve ammettere che Renzi non ha
detto nulla! O meglio,
ha detto "Sì, comprendo, però... andremo avanti,
sulla svendita dell'Ilva,
su Tempa rossa, ecc., come adesso...".
E non saranno certo gli inviti di Rizzo e nuovi
incontri a cambiare la
situazione... MA BEN ALTRO!
Ma su questo Rizzo non ci sta. Non si può guastare il
vestito della festa...
MA COSI' PURE L'USB ALL'ILVA FINISCE INEVITABILMENTE
COME I SINDACATI
CONFEDERALI
slai cobas per il sindacato di classetaranto
15-9-2014
da altro comunicato
...Rizzo e il suo sindacato sono diventati una realtà
equivoca nel panorama
in
fabbrica e cittadino - Nei giorni scorsi hanno
revocato uno sciopero in
acciaieria 1 mentre era ancora caldo il corpo di Iodice
accettando per
buone le chiacchiere del management aziendale.. ieri
hanno fatto parte a sè
Rizzo stava già dal mattino con il vestito buono e si
è sottratto alla
contestazione per essere ricevuto e avere lo
strapuntino nella corte
raccolta in prefettura.
Fare i sindacati 'responsabile' a taranto è un crimine
ed una repsonsabilità
che si condivide con padroni, istituzioni corrotte e
sindacalisti al
servizio di azienda e produzione per il profitto
Ed è bene dire che noi disprezziamo profondamente chi
quando è fuori dalle
consorteria fa il fuochista, spesso in maniera
esagerata, da
iperprotagonista per trasformarsi non appena entra
nella consorteria in
pompiere
E i lavoratori devono sapere anche questa parte della
verità, se non
vogliono passare da padelle a braci.
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