giovedì 1 gennaio 2015

13 dicembre: Sullo sciopero del 12 dicembre

Lo sciopero di oggi conferma pienamente il giudizio che avevamo dato prima e ci chiama a insistere.
Questo sciopero generale del 12 dicembre indetto da CGIL-UIL non fa gli interessi dei lavoratori, ma solo ed esclusivamente quello dei sindacalisti del padrone e della collaborazione UIL-CGIL che anelano ad essere ascoltati dal governo del jobs act, per riprendere il loro posto al tavolo di una nuova concertazione con i padroni e il governo Renzi.
Lo sciopero generale sarebbe servito ai lavoratori precari e disoccupati e serve ancora, se fosse stato su una piattaforma che rappresentasse realmente gli interessi dei lavoratori e fosse organizzato e sviluppato come blocco totale e rivolta operaia e popolare per far cadere il governo RENZI.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe è solidale con i tanti lavoratori che hanno scioperato per respingere il jobs act e l’attacco all’articolo 18.
Ma questo sciopero CGIL-UIL non è in nessuna maniera in grado di ottenere questi obiettivi.
Sarebbe stato opportunismo e imbroglio da parte nostra aderirvi quando non è tempo di illudere i lavoratori e le masse popolari che il movimento esistente sia l’unico movimento possibile – come purtroppo sostiene, con motivazioni opportuniste, ambigue e contorte, una parte del movimento, quella dei sostenitori che il movimento è tutto e il fine è nulla, e trascina gli studenti alla coda del sindacalismo confederale – unirsi al sindacalismo confederale e a quello esplicitamente padronale,
non è unirsi ai lavoratori che scendono in piazza , ma contribuire a legittimarne direzione,
apparato e linea – quando serve l’alternativa sindacale di classe, la riorganizzazzione
della classe e la lotta di classe su tutti i piani.

Slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
slaicobasta@gmail.com
12 dicembre 2014


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