COMUNICATO
MARTEDÌ 21 APRILE '15, 2 DELEGATI RSU DELL'USI DELL'OSPEDALE SAN PAOLO,
COMPARIRANNO DAVANTI AL GIUDICE DELLE INDAGINI PRELIMINARI DEL TRIBUNALE DI
MILANO PER IL REATO DI INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO, ARTT. 61, 340, 110
C.P. (reato che prevede l' arresto da 1
a 5 anni).
Del disegno persecutorio inarrestabile da parte della
Dirigenza leghista dell’ospedale San Paolo contro i componenti RSU e lavoratori
iscritti all’ USI, non esistono più dubbi. A settembre '14 avevamo appena iniziato
a festeggiare per la riammissione in servizio di Raffaele T. (sospeso a
febbraio e licenziato a maggio '14), che i dirigenti dell’ospedale hanno
pensato bene di comminare per ritorsione una sospensione disciplinare di 11
giorni ai delegati Pino P. e Giovanna R., “rei” di avere occupato mesi addietro
gli uffici del SITRA, per sensibilizzare e mobilitare i lavoratori contro un
altro licenziamento a scapito di Nella, una infermiera ultra ventennale e
contro il tentativo di introdurre nelle corsie gli Infermieri tramite le
agenzie interinali. Ora a marzo '15, stavamo iniziando a rallegrarci del
risultato raggiunto dalla nostra sigla sindacale nell’elezione della nuova
componente RSU che una denuncia penale per interruzione di pubblico ufficio ha
colpito i nostri Delegati, sempre inerente all’ occupazione già citata e per
cui erano già stati sanzionati disciplinarmente. Questa vicenda raggiunge la
dimensione del grottesco, in quanto la prima udienza in Camera di Consiglio si
è svolta senza la comparsa dei delegati imputati e con la presenza degli
avvocati d'ufficio perchè le notifiche ai 2 sono state recapitate ad indirizzi
sbagliati e per ironia della sorte, ad uno di questi è capitato proprio quello
dell'avv. Donato V. dell'Azienda. Ma quello che sconcerta, a fronte della richiesta
di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero del Tribunale davanti al
Giudice per le indagini preliminari, è la volontà persecutoria della
Dirigenza di questo ospedale che, tramite l'infaticabile Dirigente dell'
U.P.D. (che sempre più sta per Ufficio Persecuzione Dipendenti), ha opposto
istanza di opposizione all'archiviazione del procedimento penale. Però ci
vuole fantasia nell'accusare quelli dell'USI di interruzione di pubblico
servizio quando è proprio la Dirigenza di questo ospedale che ha nel suo
programma la chiusura di reparti e servizi; come anche ce ne vuole ad
equiparare l'interruzione di pubblico servizio del Sitra, della durata di 10
minuti, a quella avvenuta in Pronto Soccorso della durata di 2 giorni a causa di
lavori al tetto eseguiti malamente. Pertanto se con la trattativa seguita
all'episodio dell'occupazione del Sitra, l'Amministrazione ha dimostrato di
parlare con lingua biforcuta sottoscrivendo con USI ed FSI impegni sui
procedimenti disciplinari disattendendoli il giorno dopo, con questo
procedimento penale l'Amministrazione punta direttamente all'eliminazione dei
Delegati che più “rompono le scatole”. Come segreteria continueremo in maniera
ancora più forte a dare sostegno sia morale che attivo ai nostri compagni nella
lotta che stanno portando avanti da tempo ed invitiamo tutti i lavoratori a
farlo, perchè al di là di tutto l'intento della nostra Dirigenza è convincere
le persone che il lavoro sia un privilegio, che è giusto reprimere i diritti,
soffocare ogni libero dissenso con la forza pretendendo più flessibilità,
precarietà e sottomissione.
Milano, 17/4/15 Segreteria USI Sanità San Paolo
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