Stamane, 29 MAGGIO, dalle ore 8:00 alle ore 9:00
davanti ai cancelli dell'impianto logistico GS-Carrefour di Pieve Emanuele si è
svolta l'assemblea dei lavoratori della cooperativa Millennium360, convocata
dal S.I. COBAS di Pavia, cui hanno partecipato anche alcuni delegati ed operai
del S.I. COBAS di altre aziende (i compagni della CEVA di Albairate, della DHL
di Carpiano, della Eurodifarm di Casalmaiocco, della Carrefour di Pavia, i
lavoratori licenziati della RHIAG di Siziano. Il miserabile espediente messo in
atto dalla cooperativa consorziata GECO di spostare l'orario di ingresso dalle
ore 8:00 alle 9:00 per non dovere retribuire l'ora ai lavoratori riuniti in
assemblea, non ha intaccato l'effetto e la partecipazione dei numerosi
lavoratori che si sono accostati e sono intervenuti. La cooperativa, subentrata
nell'appalto ad Ottobre 2014, ha fin da allora adottato il regime di Cassa
Integrazione in Deroga a rotazione per i 102 lavoratori sospesi per sette-dieci
giorni a testa per ognuno dei mesi lavorati. Dagli 80.000 colli movimentati
nella primavera dello scorso 2014 (periodo in cui Carrefour-GECO lasciarono a
casa già 25 lavoratori), la multinazionale francese della GDO ha
progressivamente diminuito le merci lavorate nel magazzino di Pieve Emanuele;
pur esigendo nel contempo, strumento dell'operazione il braccio servile dei
mezzani cooperativi di GECO, una sempre maggiore produttività (in colli/h) dai
lavoratori ed utilizzando tale pretesto come leva di sfruttamento e ricatto
come "garanzia" per riportare nel magazzino un numero maggiore dei
35.000-38.000 colli giornalieri e mantenere la piena occupazione. Tutto ciò a
fronte di mezzi di lavoro (voice malfunzionanti, commissionatori elettrici e
muletti perennemente guasti ed ammassati in officina) ed una condizione
generale dello stato del magazzino totalmente inadeguati a consentire
produttività così alte. Per realizzare tale "mission", buona parte
dei lavoratori, sotto il costante ricatto di ulteriori esuberi (ora dichiarati
ufficialmente), si sono recati al lavoro negli ultimi mesi ben prima
dell'inizio del turno per riuscire ad accaparrarsi i pochi mezzi funzionanti,
aumentare la media oraria iniziando un po' prima e riducendosi a mangiare
guidando i mezzi pur di non finire in una lista di proscrizione di nuovi
licenziati.
La schiavitù è dietro l'angolo.
La schiavitù è dietro l'angolo.
Fino alla comunicazione di oggi, nel tardo pomeriggio,
in cui la cooperativa ha annunciato l'apertura della procedura di licenziamento
per altri 25 operai, calendarizzando già fin dalla prossima settimana
l'utilizzo forzato delle ferie e di permessi dei lavoratori essendo conclusa la
CIGD.
IL S.I. COBAS INVITA TUTTI I LAVORATORI AD UNA
MOBILITAZIONE GENERALIZZATA PER ENTRARE IN ROTTA DI COLLISIONE CON TALE GRAVE
PIANO DI RISTRUTTURAZIONE PADRONALE
Nessun commento:
Posta un commento