4 giugno - Lavoratori Carrefour contro il lavoro notturno
Lucca, 2 giugno 2015 – Non sono andati a lavorare
e hanno manifestato di fronte al supermercato aderendo allo sciopero indetto da
Filcams Cgil, Uiltucs-Uil e Fisascat – Cisl. Circa il 45% dei lavoratori del
Carrefour della Santissima Annunziata ha disertato ieri casse e reparti per
protestare contro le novità introdotte dall’azienda che, proprio da ieri ha
fatto scattare l’orario prolungato di apertura fino alla mezzanotte. “E’
incredibile– sentenziano Umberto Marchi Filcams Cgil e Giovanni Sgrò
Uiltucs -Uil – i costi della struttura sono troppo alti, quindi, per venire
incontro all’azienda abbiamo da poco siglato un accordo che prevede i turni domenicali
per il personale, in questo modo si risparmia, perché il Carrefour restava
aperto nei festivi utilizzando il lavoro interinale. Adesso, invece, si è
voluto dare corso a un nuovo prolungamento degli orari, tenendo aperto il punto
vendita fino alla mezzanotte, tutti i giorni e anticipando l’apertura di
un’ora, alle ore 7,30. Di fatto tutto il risparmio attuato adesso verrà
vanificato». I sindacati avevano chiesto tempo per interpellare i lavoratori,
mentre la direzione societaria ha attuato la sperimentazione di orari
prolungati fino al 30 settembre». Negli anni passati – aggiungono ancora i
sindacati – si era già tentata la strada dell’apertura fino alle 21,30, ma poi
era stata fatta marcia indietro visto che le spese erano lievitate senza
benefici. Adesso si va a ripercorrere quel sentiero che sappiamo fallimentare
in partenza. Inoltre ci era stato detto che questa sperimentazione a livello
regionali stava avvenendo solo a Lucca, invece abbiamo appreso dalla stampa che
si sta realizzando anche a Massa. Sappiamo che per tenere aperto nelle ore
serali faranno ricorso al personale interinale, con tanto di guardie e servizio
di sorveglianza. Infatti il supermercato è in mezzo ai campi e preda di
malintenzionati nelle ore serali. Il sospetto è che i costi aumenteranno e con
le ingenti perdite poi troveranno la scusa per annunciare la chiusura e mettere
per strada 140 famiglie lucchesi». I sindacati lamentano anche il fatto
che la proprietà ha portato ad esempio quanto avvenuto a Torino al supermercato
di Montecucco, «dove hanno detto che “le persone alla sera vanno a fare la
spesa in pantofole”. Ma qui – sottolineano I rappresentanti di Cgil Cisl e Uil
– non siamo in un quartiere popoloso, siamo in mezzo ai campi e quelle
aspettative non sono realistiche».
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