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Morti sul lavoro nel 2015
31 luglio
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 384 lavoratori, con le morti sulle strade e
in itinere si superano i 760 morti complessivi (stima minima). Erano 369 il 31 luglio del 2014 + 4% rispetto all’anno scorso, erano 358 il 31 luglio del 2008, anno d’apertura dell’Osservatorio + 6,8% . Altro che cali delle morti per infortuni sul lavoro, si sono solo
trasferiti in categorie non tutelate direttamente dall’INAIL e dallo Stato Italiano.
L’allungamento dell’età pensionabile con la Legge Fornero, l’abolizione
dell’articolo 18 per i nuovi assunti, il Jobs act e “l’alleggerimento “ delle
normative sulla Sicurezza degli ultimi governi stanno producendo questi
risultati. Occorre tenere presente che nelle statistiche delle morti sul lavoro
lo Stato considera morti sul lavoro anche i lavoratori che muoiono sulle strade
e in itinere e che tantissime categorie come per esempio le Partite Iva
Individuali, Vigili del Fuoco, Poliziotti, Carabinieri, lavoratori in nero,
pensionati in agricoltura e tante altre non rientrano nelle statistiche
ufficiali. L’INAIL ha registrato nel 2014 complessivamente 662 morti sul
lavoro, di questi oltre 300 sono morti in itinere ma le denunce per infortuni
mortali sono state 1107. Noi nel 2014 abbiamo registrati ben 661 morti sui
luoghi di lavoro (tutti documentati) se si aggiungono i morti sulle strade e in
itinere si superano nel 2014 i 1300 morti. Come potete vedere i morti per
infortuni sui luoghi di lavoro non sono mai stati così tanti da quando il 1°
gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio. In questi otto anni di monitoraggio
delle vittime i morti per infortunio si sono in larga parte trasferiti
dall’INAIL a altre categorie, sono aumentati i morti in nero, in grigio, ma
soprattutto nelle Partite Iva individuali. Ma perché questa enorme differenza?
L’INAIL occorre ricordarlo ancora una volta, registra le morti solo dei propri
assicurati e in tantissimi non lo sono. Sta a noi che svolgiamo un lavoro
volontario fare conoscere anche questo aspetto ai cittadini italiani. Terribile
la situazione in Toscana quest’anno, regione che vede già un aumento delle
morti per infortuni sui luoghi di lavoro del 34% sull’intero 2014, anno che ha
avuto 28 lavoratori morti sui LUOGHI DI LAVORO. Micidiale la sequenza delle
morti causate dal trattore in Italia, sono già 80 dall’inizio dell’anno e 50
dal 1° maggio Festa dei Lavoratori e inaugurazione dell’EXPO che “nutre il
pianeta”, ma anche il suolo italiano con il sangue dei nostri agricoltori.
Morti per infortuni sui luoghi di lavoro nelle regioni italiane per ordine
decrescente delle morti.
Lombardia 47. Toscana 42. Veneto 34. Campania 26. Lazio (24). Sicilia 23 Puglia 23. Emilia-Romagna 21. Piemonte19. Abruzzo 13. Marche 12. Trentino-Alto Adige 12. Liguria 10. Umbria 10. Molise 8. Friuli-Venezia Giulia 7. Sardegna 7. Calabria 5. Basilicata 4. Valle D’Aosta 0. I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono
segnalati a carico delle regioni. Sono le province di Brescia e Bari con 15 morti sui luoghi di
lavoro a guidare questa triste classifica. Seguono Vicenza e Salerno con 12.
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