È morto dopo due settimane di agonia Mauro
Francou, l'operaio di 44 anni che il 16 luglio rimase coinvolto nell'esplosione
della Carmagnani di Grugliasco, in strada San Paolo. L'uomo stava lavorando con
dei fusti di acetato di butile quando un'esplosione l'ha travolto provocandogli
ustioni sull'80 per cento del corpo. Le condizioni erano da subito apparse
disperate, tanto che il lavoratore era stato trasportato in elisoccorso al Cto
di Torino dove è rimasto fino alla morte. Sull'accaduto il pm Raffaele
Guariniello ha aperto un'inchiesta e i consulenti hanno individuato nella
possibile causa dell'esplosione del materiale altamente infiammabile delle
piccole scariche elettrostatiche. L'acetato di butilene è infatti
particolarmente sensibile all'elettricità e i fusti e le tubature attraverso
cui viene riversato sono isolati in modo tale da impedire qualsiasi tipo di
alterazione.
Il 16 luglio, però, l'esplosione si è verificata, seconda la ricostruzione della procura, proprio per una scarica elettrica che ha coinvolto il materiale che stava maneggiando Francou. Le operazioni di caricamento dei fusti erano terminate e lui era l'unico operaio presente: stava facendo defluire i residui di acetato dalle tubature in un ultimo fusto che con l'esplosione si è rotto. Il liquido, infiammato, l'ha immediatamente avvolto. Ora Guariniello ha disposto l'autopsia sul corpo di Francou.
Il 16 luglio, però, l'esplosione si è verificata, seconda la ricostruzione della procura, proprio per una scarica elettrica che ha coinvolto il materiale che stava maneggiando Francou. Le operazioni di caricamento dei fusti erano terminate e lui era l'unico operaio presente: stava facendo defluire i residui di acetato dalle tubature in un ultimo fusto che con l'esplosione si è rotto. Il liquido, infiammato, l'ha immediatamente avvolto. Ora Guariniello ha disposto l'autopsia sul corpo di Francou.
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