martedì 4 agosto 2015

4 agosto - Roma: USB P.I.-Cobas P.I.-USI-ASBEL/CNL, dichiarano lo stato di agitazione nella vertenza Roma Capitale



Stato d'agitazione. Tutto il personale Roma Capitale.
Roma 03.08.2015
Al Prefetto dell’UTG di Roma
Franco Gabrielli
Fax 0667294555
ROMA

Al Sindaco di Roma Capitale
Ignazio Marino
Fax 0667103590

Al Vice sindaco e Assessore al Bilancio e al Personale di Roma Capitale
Marco Causi
Fax 06-6795538

All’Assessore alle Politiche Scolastiche ed Educative di Roma Capitale
Marco Rossi Doria
Fax 065783742

Al Direttore del Dipartimento Risorse Umane di Roma Capitale
Laura Benente
Fax 0669923177

Al Comandante della Polizia Locale
Dr. Raffaele Clemente
Fax 066789545

Ai Direttori dei Municipi

Al Direttore dell'Anagrafe
dott. Angelo Ottavianelli

E, p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali del Comune di Roma
Fax 06/69923177

Oggetto: Indizione stato di agitazione congiunto e attivazione procedure ex L. 146/90 e L. 83/2000, quale tentativo preventivo di conciliazione di sciopero e procedura di raffreddamento del conflitto - vertenza relativa alla modifica unilaterale del Contratto Collettivo Decentrato per il personale di Roma Capitale.

Con la presente, le scriventi O.O.S.S., ai sensi e per gli effetti della Legge 146/90 e dell’Accordo Collettivo Nazionale del 22 Settembre 2002, proclamano congiuntamente lo stato di agitazione di tutto il personale comunale. La presente proclamazione accoglie in una cornice generale e unitaria i precedenti annunci effettuati dalle singole sigle, ribadendo le vertenze in corso, alle quali si intende dare pieno sostegno. Oggetto della controversia è costituito dalla assoluta indisponibilità in ordine alla discussione relativa e alle iniziative assunte dall’Ente in materia di disciplina decentrata del personale non dirigente dell’Ente e riguardo le politiche assunzionali.
In particolare, le scriventi O.O.S.S. segnalano come motivi della mobilitazione: 

·    L’imposizione di un atto unilaterale e la mancata volontà di riaprire un confronto vero con le Parti Sociali (dopo l’esito referendario che ha bocciato l’ipotesi di preintesa già firmata dalle OO.SS. CGIL e  CISL) in cui si discutano le proposte avanzate dalle scriventi O.O.S.S. su ogni settore;
·    Le gravissime ripercussioni che tale imposizione ha prodotto sulle condizioni di lavoro e sul trattamento economico di tutto il personale capitolino, messo ora nella condizione di non poter erogare servizi di qualità alla cittadinanza, nonché sopraffatto e stressato da un aumento dei carichi di lavoro che pregiudicano la salute psicofisica, con ripercussioni anche in ambito familiare.
·    L’assoluta mancanza di confronto sindacale rispetto al varo della Macrostruttura, cui è collegata la prosecuzione della revisione dell’impianto organizzativo a livello di singola struttura (micro organizzazione), in contrasto con quanto definito in sede giudiziale;
·    La prosecuzione del regime di maggior favore nei confronti della dirigenza, destinataria di premi di risultato mai verificabili e del tutto scollegati ai criteri di misurazione della performance adottati per il comparto, e gratificata anche attraverso la proliferazione di direzioni d’area prive di alcuna effettiva utilità;
·     L’applicazione di un sistema di valutazione privo di una concreta possibilità di riesame, oltre che basato su criteri iniqui e di dubbia efficienza e poca trasparenza.
·    L’introduzione della cosiddetta produttività di sistema in maniera del tutto avulsa dal contesto di riferimento, con l’effetto di un impoverimento immediato del personale dipendente in un clima di totale disinteresse della dirigenza e di incertezza assoluta circa gli obiettivi reali da raggiungere.
·    L’annullamento del pagamento di alcune indennità o la modifica delle modalità di accesso a tali indennità definite nello stesso atto unilaterale.
·     L’incertezza - palesata dalle dichiarazioni espresse in sede negoziale - riguardo la corresponsione delle indennità correlate ad attività già effettuate e quelle da destinare al personale precario, nonché l’impossibilità di procedere alla revisione delle posizioni individuali, con il conseguente recupero economico delle somme dovute, per limiti ed errori di progettazione del sistema informativo adottato dal Dipartimento Risorse Umane .
·    L’insufficienza della attuale dotazione organica al fine di garantire idonei servizi alla cittadinanza.
·    L’imposizione di una turnazione del personale addetto ai servizi anagrafici e di stato civile, per garantirne l’apertura fino alle 18.30, che comporta un sovraccarico di lavoro enorme, fonte di disagi e stress da lavoro correlato. Inoltre l'esiguità del personale presente non permette di svolgere le attività di back office in modo efficace in una materia tanto delicata come lo stato civile che richiede controlli accurati.
·   L’inerzia assoluta dei vertici dell’Amministrazione di fronte a problematiche rilevanti riguardanti il diritto alla salute, quali quelle derivate dalla sentenza del TAR Lazio in materia di assenze per visite mediche, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici.
·     La parziale applicazione o mancata realizzazione delle disposizioni a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
·      La mancanza di ascolto verso le legittime richieste di parte sindacale per la “ripubblicizzazione” di servizi attualmente esternalizzati, come quelli relativi agli assistenti educativi culturali, alla tutela ambientale o ai servizi culturali per i quali è stato largamente dimostrato l’esito fallimentare dell’affidamento ai privati.
·         Il mancato scorrimento delle graduatorie delle progressioni verticali e l’utilizzo di tutti i posti disponibili per dar luogo a tale scorrimento.
·     L’imposizione di un modello organizzativo della Polizia Locale che ha reso impossibile lo svolgimento del servizio di istituto nei quartieri di periferia sia per il sistema di turnazione che svuota le Unità Operative di personale nei giorni di riposo forzato, sia per lo spostamento delle pattuglie nei prefestivi e festivi verso il Centro di Roma. A questo si aggiunga la rotazione del personale da un Gruppo ad un altro, fatto senza il rispetto di alcun criterio utile al servizio e tantomeno alla lotta alla corruzione, modalità più volte condannate dal Tribunale del Lavoro, con sentenze ignorate dal Comando Generale. Contrariamente a quanto annunciato, da ciò è derivata una riduzione dei  risultati per produttività e efficienza, peggiorando il servizio al cittadino, rendendo quasi impercettibile il servizio alla città da parte della Polizia Locale. Il personale della polizia locale, inoltre, con l’applicazione dell’atto unilaterale, pur mantenendo lo stesso livello di prestazione lavorativa, ha subito, come tutto il personale capitolino, una drastica riduzione del proprio trattamento economico.
·    L’applicazione tramite Delibera di Giunta del verbale siglato il 15 maggio da cgil cisl uil e csa sul personale scolastico ed educativo, fonte di gravi danni ed inefficienze sia per l’Amministrazione che per il personale dipendente (costretto a sobbarcarsi un maggior carico di lavoro a causa del mancato invio del personale supplente, a fronte di vistosi tagli sul salario accessorio) e l’utenza, alla quale non potranno essere assicurati i servizi e la qualità degli stessi garantiti all’atto dell’iscrizione alle scuole e nidi, determinandosi così un grave disservizio ed una situazione di inammissibile e probabile pericolo per la sicurezza dei bambini;
·   la mancata indizione di una procedura concorsuale con il cd. doppio canale destinata al personale precario, inserito a pieno titolo nelle graduatorie municipali unificate per incarichi e supplenza nella scuola dell’infanzia e nei Nidi.
·    Il mancato rispetto del piano assunzionale 2010-13 e la mancata assunzione dei vincitori dei concorsi pubblici.
·   La mancanza di un piano di investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria e la messa in sicurezza degli edifici scolastico-educativi e di quelli adibiti a sede municipale;
Conseguentemente, deve ritenersi avviata la procedura conciliativa prevista dalle norme sopra menzionate, da esperirsi attraverso la convocazione delle parti in controversia entro il termine di tre giorni lavorativi.
Per contatti e comunicazioni per le vie brevi potrete fare riferimento ai seguenti recapiti:
f.to Roberto Betti        f.to Gianni Carravetta           f .to. Marco Ralli        f.to Giorgio Salerno
USB Pubblico Impiego
Via dell'Aeroporto, 129- 00175
tel. 06/762821
Fax 06/7628233
COBAS Pubblico Impiego
Viale Manzoni 55 – 00185 ROMA
tel. 0677591926 fax 06 55301716
ASBEL-CNL
Tel. 3493118167
Fax 0645549175
www.asbel-cnl.it

USI
Largo Veratti 25 00146 ROMA
Fax 06/77201444 Tel 06/70451981

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