PROCESSO MORTE PIETRO MIRABELLI IN
SVIZZERA: COSI’ VA LA GIUSTIZIA DI CLASSE, PEGGIO CHE IN ITALIA
Cari amici e compagni,
vi informo che ho appena saputo da Antonio
Mirabelli, nipote di Pietro, nostro amico e compagno, che è stato depositato
l’Atto di accusa a Lugano per la morte di Pietro (ucciso il 22 settembre 2010
da un masso staccatosi dalla volta della galleria ove stava operando un
compagno di lavoro), con la richiesta di rinvio a giudizio di 3 imputati.
Dopo oltre 5 anni di indagini estremamente
lacunose ed il tentativo maldestro, rintuzzato, di archiviare tutto, si è
arrivati a un risultato piuttosto parziale e deludente che difficilmente potrà
essere rovesciato in dibattimento: vengono infatti rinviati a giudizio
l’ingegnere addetto alla sicurezza sul lavoro, un preposto (il cosiddetto capo
sciolta, in pratica un capo Reparto) e l’operaio spagnolo che ha cagionato
l’incidente: un operaio specializzato ”Jumbista” (il Jumbo è una macchina
complessa utilizzata per forare la roccia in galleria) che non aveva ricevuto
una formazione adeguata all’uso del mezzo.
Fuori dal processo i principali
responsabili: il datore di lavoro della Ditta Condotte, il Direttore di
Cantiere della stessa ditta e il Committente Svizzero (la Società
Alp Transit) che ha affidato l’appalto ad un’azienda palesemente incapace
di lavorare in sicurezza (già 10 i morti nei lavori di scavo della Galleria del
San Gottardo).
Saluti
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