Muore schiacciato da una
lastra di marmo. Aveva 61 anni, era un lavoratore interinale
A perdere
la vita un operaio di Carrara in un laboratorio della zona industriale di
Massa
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9 maggio
2016
MASSA. Ancora sangue nel mondo nel marmo. Nelle prime
ore della mattinata di lunedì alla ripresa del lavoro un uomo del 1955 ha perso
la vita dopo un grave infortunio in un laboratorio di marmi di Massa. A dare
l'allarme sono stati i compagni di lavoro. I soccorsi sono arrivati in tempi
strettissimi, l'uomo è arrivato in fin di vita al pronto soccorso ed è morto
poco dopo. La vittima si chiamava Carlo Morelli, aveva 61 anni, abitava
a Marina di Carrara. Era dipendente della cooperativa Co.Se.Luc, una segheria
di marmo nella zona industriale di Massa di proprietà di Giuseppe Corsi, anche
presidente della cooperativa. Secondo una prima ricostruzione Morelli stava
caricando con altri compagni di lavoro un carrello di lastre di marmo nel
laboratorio, quando, per cause ancora non accertate, è stato travolto da una
parte del carico ed è morto schiacciato. Morelli avrebbe dovuto firmare un
contratto a tempo indeterminato a breve e smettere di essere un lavoratore
precario. Era un lavoratore interinale e ai compagni nei giorni scorsi aveva
detto "finalmente farò le ferie questa estate". Morelli
lavorava nel settore da oltre 30 anni: l'ultimo impiego alla Ronco Marmi srl di
Carrara, che chiuse nel 2012, lasciandolo senza lavoro. Viveva con la moglie e
a carico aveva anche la figlia, di 35 anni e il nipotino. Sono passate appena
due settimane da quando, il 18 aprile scorso, Massa e Carrara si sono unite nel
lutto per dare l'addio ai due cavatori morti, Federico Benedetti e
Roberto Ricci Antonioli , nella cava Antonioli a Colonnata.
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