Torino, sciagura nella
fabbrica di panettoni: muore schiacciato da un macchinario
La vittima
aveva 23 anni e faceva il turno di notte ai forni. Il cordoglio della sindaca
Appendino
di
FEDERICA CRAVERO e CARLOTTA ROCCI
|
03 dicembre
2016
Il cartello
che segnala il lutto a "La Torinese"
Ancora due settimane di lavoro. Poi il 17
dicembre per Matteo Bianchi, 23 anni, di Val della Torre, sarebbe scaduto il
contratto da lavoratore stagionale, iniziato a ottobre. Addetto ai forni, turno
di notte, nel laboratorio de La Torinese, storica ditta di panettoni dove
lavora anche la madre.
Ma non ci sarà alcuna festa per Natale a casa di Matteo, morto ieri sera in un incidente sul lavoro. I carabinieri assieme allo Spresal stanno ancora accertando la dinamica ma dai primi rilievi sembra che si il ragazzo sia avvicinato ad un macchinario con delle pinze e barre a pressione, usate per le lavorazioni dei panettoni, e sia rimasto incastrato con la parte superiore del corpo. L'allarme è scattato intorno alle 23.
I soccorsi da parte dei colleghi,
che hanno chiamato 118 e vigili del fuoco, sono stati immediati ma il giovane è
morto sul colpo. Quella di Matteo è la brutta storia del Natale che sta
arrivando. La storia di un ragazzo che stava lavorando per far fronte agli
ordini per le feste della storica azienda dolciaria di via Avellino 8. La
Torinese è nata nel 1932 come un’azienda di famiglia a Porta Palazzo e si era
poi spostata in Borgo Dora dove c’è anche un punto vendita.Ma non ci sarà alcuna festa per Natale a casa di Matteo, morto ieri sera in un incidente sul lavoro. I carabinieri assieme allo Spresal stanno ancora accertando la dinamica ma dai primi rilievi sembra che si il ragazzo sia avvicinato ad un macchinario con delle pinze e barre a pressione, usate per le lavorazioni dei panettoni, e sia rimasto incastrato con la parte superiore del corpo. L'allarme è scattato intorno alle 23.
Sull’incidente indagano i carabinieri e gli ispettori Spresal che dovranno accertare che non ci siano state anomalie nel rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Lo Spaccio dell'azienda è chiuso con un cartello che indica il grave lutto aziendale. Agli operai che non se la sentono di continuare a lavorare è stata data la possibilità di tornare a casa. E su twitter la sindaca Chiara Appendino esprime la sua vicinanza, a nome della città, ai familiari della vittima.
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