Venerdì 17 Marzo a Palermo precari e lavoratori dello Slai Cobas per il s.c. hanno partecipato allo sciopero della scuola, indetto dai sindacati di base, contro le leggi-delega del governo Gentiloni/Fedeli, prendendo parte al corteo cittadino che da piazza Verdi ha raggiunto Piazza Indipendenza.
Centinaia tra docenti, lavoratori ATA, precari assistenti, genitori con i figli disabili e tanti studenti di diverse scuole superiori hanno animato il corteo, organizzato dopo alcune assemblee, in cui si sono discusse le diverse ragioni per cui scendere in sciopero contro l'attacco alla scuola pubblica che il governo continua a mettere in atto.
Alla testa del corteo un grande striscione portato da lavoratori, precari e genitori di ragazzi disabili, a seguire gli studenti con gli striscioni delle diverse scuole.
I precari e lavoratori dello Slai Cobas s.c. avevano alcuni cartelli che riassumevano la sostanza del "nuovo" attacco del governo alla scuola, le cui leggi-delega costituiscono un ulteriore passo in avanti della trasformazione reazionaria della scuola, sempre più' al servizio dei padroni: imposizione dell'alternanza scuola-lavoro per gli studenti, cioè sfruttamento di fresca manodopera gratis, imposizione delle prove Invalsi, cioè dividere le scuole sempre più tra quelle di serie A e quelle di serie B, attacco pesante al sostegno, al diritto all'assistenza degli studenti disabili, svuotamento della legge 104, attacco al personale Ata con le reti di ambito, cioè nuovi tagli ai posti di lavoro...
Il corteo proseguendo per via Maqueda si è fermato ai 4 Canti dove tra gli altri vi è stato l'intervento di una precaria Assistente igienico-personale, delegata dello Slai Cobas s.c., che ha denunciato che il MIUR vuole anche scaricare le mansioni di assistenza ai Collaboratori Scolastici, solo per risparmiare sulla pelle dei disabili e per buttare fuori dal lavoro migliaia di precari che da 20 anni fanno il servizio... QUESTO GOVERNO DEVE ESSERE CACCIATO!
Il corteo ha continuato per corso Vittorio Emanuele animato da diversi slogan contro il governo, e giunti davanti la questura le precarie Assistenti dello Slai Cobas s.c. hanno di nuovo fatto sentire tutta la loro rabbia contro Digos e polizia per le denunce ricevute nei giorni scorsi " Ve lo abbiamo detto l'8 marzo nello sciopero delle donne, la vostra repressione non ferma la nostra lotta!" con slogan che poi tutto il corteo ha ripreso.
Arrivati alla Presidenza della Regione la protesta è continuata, tanti gli interventi al microfono mentre si è ottenuto, dopo pressione, anche un incontro al palazzo.
C'è stato l'intervento della mamma di Ivan, applaudita dagli studenti, che ha gridato a gran voce che suo figlio deve avere immediatamente l'assistenza che gli spetta e che dai palazzi non si rischino a tagliare figure importanti come quella dell'igienico personale o il trasporto.
A seguire l'intervento di uno studente, che ha ribadito che "...oggi è un giorno importante, perché gli studenti sono scesi in piazza insieme ai lavoratori della scuola contro la 107... che non si lotta solo "nell'autunno caldo" ma quando è necessario contro un governo che vuole distruggere la scuola pubblica..." e ha anche riportato l'esempio che quando un ragazzo come Ivan non può andare a scuola per 3 mesi ormai si parla di una scuola di élite. Su questo punto un altro studente ha detto che oltre al fatto che comunque ci sono lavoratori della scuola che stanno perdendo il lavoro, il diritto allo studio deve essere garantito a tutti gli studenti ma in primis ai disabili e ha ribadito che quando sono venuti a sapere di questa vicenda hanno deciso che bisognava scendere con i lavoratori in piazza perché è una cosa veramente aberrante, perché coloro che stanno nei palazzi oltre ad essere degli amministratori pessimi sono anche delle persone pessime...
Forte denuncia poi contro la questione dei test Invalsi e invito a tutti a boicottarli e dell'alternanza scuola-lavoro.
A seguire altri interventi degli studenti universitari e di lavoratori e lavoratrici...
L'impegno finale collettivo è stato quello di proseguire sulla strada dell'unità tra studenti e lavoratori in questa lotta contro il governo.
Alla fine una delegazione formata da rappresentanti Cobas, Slai Cobas s..c con genitori di ragazzi disabili, Usb e studenti ha fatto l'incontro al palazzo dal quale è scaturita la convocazione il 22 Marzo prossimo di una riunione con il Presidente Crocetta.
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