Scritto da
ccw
Calcinate – Pessime condizioni di lavoro e proteste
inascoltate: ecco cosa sta succedendo, oramai da tempo, ai lavoratori del polo
logistico Italtrans, dipendenti delle cooperative in appalto di Kamila
Srl e Auchan. Le coop non sono poche (CISA, Sbs, LG, Gss, Cooperativa
Bergamasca, CLS, New Utility) e gestiscono il settore del facchinaggio, dandosi
spesso il “cambio”: un’occasione che non si
lasciano sfuggire per spostare lavoratori, sostituire i soggetti più scomodi o,
addirittura, imporre condizioni sempre peggiori, ricattando chi ha il timore di
perdere il posto.
Eppure i guadagni non mancano: nel settore logistico
sono tra le imprese con i migliori profitti. La catena di appalti e
subappalti permette ai marchi della grande distribuzione di nascondere le
proprie responsabilità, fingendo di non “sapere” nulla sul come si lavora.
Ma di fatto stiamo parlando di grandi aziende alimentari, le stesse dei
supermercati dove andiamo a fare la spesa.
Per tutte queste ragioni venerdì 3 marzo alle ore
15 il sindacato Slai Cobas SC ha indetto una manifestazione che ha scelto
come punto di partenza proprio l’Auchan di di Bergamo. L’obiettivo è quello di
obbligare i vertici aziendali a prendere posizione sulle condizioni di lavoro
di chi manipola le merci destinate a finire sugli scaffali di Via Carducci. Il
sindacato ha più volte segnalato come nei magazzini si lavori senza le
necessarie misure di sicurezza, con ritmi di movimentazioni delle merci
insostenibili.
E chi fa notare di avere delle difficoltà si vede poi ridurre l’orario di lavoro. Il tutto in un contesto in cui le ore di lavoro sono molte e la paga non copre neanche la sopravvivenza. A tutto ciò si aggiunge l’incertezza dei cambi appalto, che rende ancora più precario un lavoro senza pause e i cui ritmi mettono a repentaglio la salute.
E chi fa notare di avere delle difficoltà si vede poi ridurre l’orario di lavoro. Il tutto in un contesto in cui le ore di lavoro sono molte e la paga non copre neanche la sopravvivenza. A tutto ciò si aggiunge l’incertezza dei cambi appalto, che rende ancora più precario un lavoro senza pause e i cui ritmi mettono a repentaglio la salute.
Kamila Srl è di proprietà al 55% di Agorà Network e al
45% da BB Holding, legata a Italtrans. L’azienda, leader nella logistica, ha
acquisito il controllo del polo di Calcinate da settembre del 2015 e continua a
crescere: si sta realizzando un nuovo polo logistico a Calcio collegato alla BreBeMi. Ad aprile del 2016 la sua
amministratrice delegata, Laura Bertulessi, ha ricevuto l’eccellenza sul palco
della Fenice di Venezia, nonché i complimenti del Presidente Mattarella. Il
nome di Laura Bertulessi, insieme a Germano Bellina, sono emersi all’interno
delle indagini che coinvolgono Placido Sapia, presidente dell’agenzia di lavoro
interinale Maxwork, accusata di aver evaso 56
milioni di contributi da versare all’INPS per i propri dipendenti, con l’aiuto
dell’ex questore di Bergamo Finolli. Berulessi e Bellina detengono ognuno il 50% di
Italfin srl, società immobiliare a cui Sapia ha venduto una villa a Gorle. Il
sospetto degli inquirenti è che questa vendita servisse a sottrarre l’immobile
dai beni pignorabili della Maxwork.
Nessun commento:
Posta un commento