UN GIORNO DEI VOSTRI PROFITTI NON VALE IL NOSTRO
FUTURO, LA NOSTRA VITA
(Dalle lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe)
Un giorno dei vostri profitti non
vale
il nostro futuro, la nostra vita
Alle lavoratrici: l'8 marzo facciamo tutte
lo sciopero delle donne! Blocchiamo tutto!
Noi donne lavoratrici, precarie, disoccupate, braccianti, migranti…
sappiamo ogni giorno che significa non avere diritto ad un lavoro e un salario
decente, subire ogni giorno discriminazioni, essere licenziate se non sei
disposta a tutto, se fai figli; noi lottiamo nelle cooperative contro contratti
vergognosi che ci offendono; contro le violenze e molestie che spesso dobbiamo
subire dai capi nei luoghi di lavoro; esauriamo la nostra vita nelle fabbriche
dove ci riducono sempre più a macchina per il profitto dei grandi padroni, che
tagliano le nostre pause, che ci negano anche di andare in bagno, e ogni giorno
tolgono un pezzo della nostra salute, della nostra vita; lottiamo nel
commercio, nei pubblici esercizi, contro il lavoro nero, i ricatti continui;
lottiamo come disoccupate contro l'umiliazione di elemosinare un lavoro;
subiamo la schiavitù e le violenze sessuali di caporali e padroni nelle
campagne, dove moriamo di fatica; lottiamo nella scuola, nei call center contro
la precarietà che ci stronca la vita, ecc.
Tutto questo è violenza! Doppia violenza! Non basta dire, come
diranno tanti l'8 marzo, che “siamo contro la violenza”, se poi si accetta che
le donne siano sempre pagate meno e siano discriminate sui posti di lavoro,
siano le prime ad essere licenziate, e non avere altro futuro.
Noi vogliamo e dobbiamo mettere in discussione, rovesciare l’intero sistema
capitalista!
Per questo noi operaie, lavoratrici, precarie abbiamo mille ragioni per
fare lo “Sciopero delle donne”! E in questo 8 marzo con lo sciopero vero ci
uniamo a tutte le donne in lotta nel nostro paese e nel mondo.
Con questo sciopero vogliamo dare un segnale forte, di rottura, per pesare
concretamente, far preoccupare.
L'8 marzo non bastano le assemblee sui posti di lavoro (come vorrebbe la
Camusso-Cgil), né le sole iniziative di piazza, è lo sciopero delle donne il
vero segnale!
Per questo chiamiamo tutte le operaie, le lavoratrici di tutti i posti di
lavoro, le migliaia di precarie, le braccianti, le immigrate ad essere in prima
fila nel prendere in mano lo "sciopero delle donne", perchè è lo
sciopero che unisce la nostra lotta come classe e come donne.
Portiamo la nostra piattaforma costruita con la nostra fatica, le nostre
denunce, la nostre proteste.
E l'8 marzo diciamo a padroni, governo, Stato, uomini che odiano le donne:
non vogliamo sentire le vostre frasi ipocrite, promesse false, parliamo e
lottiamo noi! E continueremo a farlo, perchè non accetteremo come inevitabile
la nostra condizione, e perchè abbiamo tutta la vita da cambiare.
4 marzo 2017
Lavoratrici dello SLAI COBAS per il
sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com - 3475301704
PS - Lo sciopero delle donne è
stato indetto ufficialmente, finora, da Slai cobas per il sindacato di classe,
Usi, Usb, Cobas confederazione, Cub, Slal Cobas, SGB, dalla Flc CGIL, settori
di donne della Fiom stanno premendo perchè anche la segreteria Fiom indica lo
sciopero.
Con queste indizioni è garantita a tutte le lavoratrici, sia dei settori
privati, che pubblici, comunque iscritte ai sindacati, o non iscritte ad
alcuno, la copertura sindacale. Quindi tutte possono fare sciopero. Lo sciopero
delle donne è di 24 ore, nazionale e generale
Perchè facciamo lo sciopero delle donne:
- Lavoro per tutte le donne
- Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari – No Jobs act
- NO a discriminazioni salariali, pari salario per pari lavoro
- Meno orario e aumento delle pause
- Riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro, come difesa anche della
nostra salute
- inserire nel TU sicurezza lo stress lavoro correlato-violenza.
- Riposo sabato e domenica o 2 gg consecutivi nelle aziende a turnazione
continua
- Turni che non aggravino la condizione delle donne
- Condizioni di lavoro e ambienti di lavoro (compreso servizi igienici) a
tutela della salute, anche riproduttiva, delle donne e della dignità delle
lavoratrici, richiesta agli Enti ispettivi di una verifica generale, sotto il
nostro controllo
- Abbassamento dell'età pensionabile delle donne, come riconoscimento del
doppio lavoro
- Assemblee sindacali retribuite delle donne in più rispetto a quelle
stabilite
- Donne dappertutto, nelle Rsu, Rls, decise dalle lavoratrici
- Allontanamento dai luoghi di lavoro per tutti coloro – capi, padroni,
ecc. - responsabili di molestie, ricatti, violenze sessuali, atteggiamenti
razzisti; tutela delle lavoratrici denuncianti
- NO al caporalato in agricoltura
- Trasporto gratuito verso e dalle campagne
- passaggio da salario a cottimo al salario orario - applicazione del CCNL,
parità salariale con gli uomini
- No all’uso di prodotti tossici durante il lavoro nei campi, strutture
mediche vicine ai luoghi di lavoro
- bagni, servizi igienici nelle campagne
- Nei passaggi di appalti o ditte, automaticità del passaggio delle
lavoratrici con conservazione dei diritti acquisiti
- nei rapporti part time, orario non al di sotto di 30 ore settimanali
- Salario minimo garantito per tutte le donne
- Divieto di indagine sulla condizione matrimoniale, di maternità, di
orientamento sessuale, nelle
assunzioni o licenziamenti
- NO a discriminazioni sul lavoro legate allo stato familiare, di
maternità, di razza
- Diritto di cittadinanza e uguali diritti lavorativi, salariali e
normativi per le immigrate
- Nessuna persecuzione delle prostitute, diritti di tutte ai servizi
sociali e al salario minimo garantito
- Estensione dei permessi retribuiti per malattia dei figli oltre i 3 anni
di vita dei bambini, per entrambi i genitori.
- Socializzazione e gratuità dei servizi domestici essenziali, asili,
servizi di assistenza per anziani, ecc, aumento dei nidi e scuole per
l’infanzia e vicino ai luoghi di lavoro
- Difesa e ampliamento del diritto di aborto, obbligatorietà di interventi
di interruzione gravidanza in tutte le strutture pubbliche, abolizione
dell'obiezione di coscienza, consultori laici gestiti e controllati dalle donne
- Accesso gratuito per le donne ai servizi sanitari
- Interventi contro i denunciati per violenze, stalking, maltrattamenti -
Divieto di permanenza in casa
- Procedura d'urgenza nei processi per stupro e femminicidi e accettazione
delle parti civili di
organizzazioni di donne, con patrocinio gratuito per le donne
- Abolizione nelle scuole, nei mass media, negli eventi culturali, di
testi, foto che offendono le donne
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