31 marzo - I LAVORATORI DELLA LOGISTICA DI BRIGNANO NON SONO SOLI. Solidarietà



A nome del gruppo di compagni della rivista "pagine marxiste" vi inviamo la nostra solidarietà. Ed alla prima riunione che organizzeremo pubblica a Bergamo,  saremo felici di ospitare un vostro intervento così da poterci spiegare meglio l'attacco repressivo che state subendo. Teneteci aggiornati. Saluti comunisti.



A TUTTI I SINDACATI DI BASE
A tutte le forze solidali con la lotta dei lavoratori della logistica

La repressione dei padroni delle cooperative della logistica, fatta di attacchi pesanti, di aggressioni ai presidi di lotta, con l'uso di squadrismo di capi, padroncini, manovalanza servile, fino all'uccisione mesi fa di un operaio egiziano, fatta di licenziamenti, di denunce, provocazioni, contro le necessarie e giuste lotte dei lavoratori della logistica contro il moderno schiavismo, sta diventando endemica, sempre più pesante, con polizia, prefettura, istituzioni che o contribuiscono alla repressione o col loro silenzio sono comunque complici.
Questa repressione ora punta ad attaccare direttamente l'organizzazione di base, di classe dei lavoratori, perchè senza sindacato di classe i lavoratori possano essere meglio supersfruttati, non riconosciuti i loro diritti fondamentali, divisi.
Questo è il significato principale dell'ultimo pesantissimo atto repressivo.
11 lavoratori, tra cui 4 delegati dello Slai cobas per il sindacato di classe dei magazzini Kamila di Brignano (BG) sono stati licenziati e tutto fa pensare che sono in arrivo altri licenziamenti.

31 marzo - Con Margherita, con Fiorella, con tutte le Donne le Lavoratrici "BELLE-RIBELLI e COMBATTIVE!"



Ancora solidarietà con le compagne di Taranto colpite dalla repressione: da Milano, Torino, L'Aquila, Palermo...
Tutta la mia solidarietà a Margherita, Fiorella e a tutte le lavoratrici colpite dalla repressione.
Non vi lasceremo da sole e a tutte un saluto e un abbraccio di lotta. Antonella di Milano
Da Torino solidarietà alla compagna Margherita. 
Ilenia 

Quando uno stato fascista, sessista, classista e razzista ci colpisce, vuol dire che siamo nel giusto
Vuol dire che la linea del femminismo proletario rivoluzionario, che oggi questo stato attacca, ha mille ragioni per avanzare e conquistare l'avanguardia della rivoluzione.
Massima solidarietà a Fiorella, alle compagne dell'mfpr colpite dalla repressione, a tutte le donne che si ribellano e lottano
 perché è la lotta che ci fa belle perché è la lotta senza opportunismi che ci darà un futuro
 perchè le donne proletarie sono tutto e non possono accontentarsi di niente o peggio di niente
Avanti Fiorella, chi non lotta preoccupa, non chi ci reprime la repressione è lo specchio che mostrifica la nostra immagine più siamo belle e più brutte ci fa apparire e tu, con il tuo cuore grande, sei un gigante e lo sai che quegli specchi puoi infrangere

Luigia - L'Aquila

SE LOTTARE PER IL LAVORO, I DIRITTI, LA LIBERTA’, LA DIGNIA’ UMANA E UN MONDO MIGLIORE VUOL DIRE ESSERE CRIMINALI, ALLORA VOGLIAMO ESSERE TUTTE CRIMINALI!
GIU’ LE MANI DA MARGHERITA, DA FIORELLA E DA TUTTE LE LAVORATRICI,PRECARIE E DISOCCUPATE, DA TARANTO A PALERMO, DA L’AQUILA A TORINO ECC., COLPITE DALLA REPRESSIONE DELLO STATO BORGHESE, MISOGINO, CHE SULLE DONNE, E SOPRATTUTTO SULLE AVANGUARDIE DI LOTTA SI ACCANISCE DOPPIAMENTE!
MA SEBBEN CHE SIAMO DONNE, PAURA NON ABBIAMO….

31 marzo - Ancora sotto attacco chi lotta in prima fila a Taranto: Condannata a più di 5 mesi Fiorella Masci dello Slai Cobas sc perchè aggredita dai Vigili in una lotta per il lavoro - SOLIDARIETA' A FIORELLA! Andremo avanti!


L'ordinanza di condanna per Fiorella

Fiorella, lavoratrice dello Slai Cobas sc di Taranto, è tra le più conosciute e amate rappresentanti, attiviste dello Slai Cobas, tra le lavoratrici, lavoratori, disoccupati e ora anche tra i migranti, non solo per la combattività nel suo settore lavorativo (pulizie nelle scuole per la Dussmann), ma soprattutto per la sua generosità, coraggio ad essere sempre in prima fila nelle lotte degli altri Cobas.

31 marzo - Licenziati Safim TO: solidarietà e sostegno





LA SAFIM, LOGISTICA DEI SUPERMERCATI MERCATO’, LICENZIA 4 RAPPRESENTANTI SINDACALI E DENUNCIA 30 OPERAI
SABATO 8 APRILE 2017, ORE 14.30
DUE PRESIDI DI SOLIDARIETA' IN SOSTEGNO AI LICENZIATI SAFIM DAVANTI AI SUPERMERCATI DIMAR - MERCATO' DI VIA CARSO E VIA BOTTICELLI 114 (TORINO)
I “Crivello” proprietari della Safim, dopo aver per anni schiavizzato i lavoratori, dopo essersi arricchiti con uno spudorato sfruttamento, vigliaccamente, denunciano e licenziano chi ha protestato. La Safim non conosce il rispetto e la dignità di chi lavora, vuole solo schiavi !

31 marzo - Innse, quarta settimana di presidio: Camozzi provoca sotto lo sguardo connivente della digos



Aggiornamento di oggi, 30 marzo, dai cancelli della Innse. 
Quarta settimana di presidio della portineria.
La Camozzi continua ad istigare con atteggiamenti provocatori il presidio davanti alla Innse ma gli operai non si sono fatti intimorire e hanno risposto per le rime alla dispotica arroganza padronale.
Oggi gli operai sono usciti dall’officina proclamando due ore di sciopero per rispondere alla provocazione messa in atto dal padrone che nottetempo ha portato via una macchina utensile, facendo fare il lavoro di carico ad un’ impresa esterna e utilizzando a questo scopo la copertura e la compiacenza di due vergognosi figuri: il responsabile della produzione e il responsabile della sicurezza (RSPP).
Ma l’azienda è andata oltre nell’orchestrare questa provocazione.
Questa mattina il capo del personale e il capo della sicurezza interna si sono presentati ai cancelli durante lo sciopero in atto, sbraitando volgarità e mostrando atteggiamenti grossolani e rozzi. Il palese intento era chiaramente quello di voler entrare a tutti i costi in azienda, pur davanti all’evidente scontro che era in atto e all’ azione provocatoria che avevano organizzato la sera precedente con l’uscita della macchina utensile. 
Una macchina che la Camozzi ha sempre dichiarato ai quattro venti obsoleta e inutilizzabile perché antiquata e sorpassata. 

31 marzo - Lo Stato di Polizia di Minniti si abbatte sui lavoratori



Bloccati i pullman dei lavoratori. Ecco lo Stato Penale all’opera


Nella foto, uno dei pullman bloccati dalla polizia questa mattina alle porte di Roma. Balza agli occhi che gli occupanti dei pullman sono lavoratori, in particolare Vigili del Fuoco. Sabato scorso hanno bloccato i pullman dei manifestanti perchè temevano l'arrivo dei black block al corteo contro il vertice dell'Unione Europea. Hanno fermato e rinchiuso arbitrariamente in una caserma di periferia tutto il giorno 150 persone per la "loro appartenenza ideologica". Questa mattina hanno fermato 9 pullman di lavoratori e lavoratrici precari che stavano venendo a Roma per una manifestazione sindacale della Usb. Sarà per la "loro appartenenza sindacale"? Adesso basta! Questo clima di intimidazione, assedio e stato di polizia non può e non sarà accettato. A meno che non venga dichiarato l'inizio dello Stato Penale. Ma allora tutto cambia.
I lavoratori Lsu della Campania, bloccati, sono risuciti infine ad arrivare con tre ore ritardo alla manifestazione sindacale che li attendeva in piazza. GUARDA IL VIDEO

31 marzo - Logistica Kamila/BG: poco prima della conferenza stampa è arrivata la notizia di infortunio a Brignano



Apprendiamo ora che nel pomeriggio di ieri verso le ore 16.00 durante la movimentazione di alcuni pallets carichi di carta igienica un facchino è stato travolto da uno di questi pallets
Ancora una volta possiamo citare la fortuna i danni x le informazioni finora in nostro possesso sembrerebbero limitati
Cosa sarebbe successo se anziché carta igienica ci  fossero state pesanti latte di olio?
Intanto i lavoratori che rivendicano sicurezza competenza ed esperienze alla guida dei muletti e nelle corsie vengono licenziati accusati di boicottaggio e sabotaggio!!!
Slai Cobas sc

giovedì 30 marzo 2017

30 marzo - Lotta dei lavoratori della logistica Kamila: oggi conferenza stampa -LICENZIAMENTI O CAPORALATO?-...con precisazione




   alla c.a. della redazione
dalle ore 15.30 piazzetta Spada a Bergamo conferenza stampa
Non c'è pace, non c'è lavoro per i facchini del magazzino Kamila di Brignano, sotto le cooperative del consorzio CISA e CLS.
9 licenziati, 2 sospesi in attesa di subire lo stesso destino, tutti dello Slai Cobas sc, tra questi 4 delegati.



SI PRECISA CHE IL COMUNICATO PRECEDENTE CHE FA RIFERIMENTO A 9 LICENZIATI E 2 SOSPESI RIGUARDA NUOVI LICENZIAMENTI AVVENUTI IN QUESTI GIORNI
 È il risultato di una vera è propria montatura usata dalle cooperative per i licenziamenti, trasformando l'attività sindacale, con le rivendicazioni salariali e la difesa della salute e della sicurezza nel magazzino, in pesanti capi d'accusa quali sabotaggio e boicottaggio delle cooperative.

Ma non è finita, alle quotidiane discriminazioni martedì se ne è aggiunta un'altra che ha fatto piombare il magazzino in un clima ottocentesco da caporalato: decine di lavoratori iscritti allo Slai Cobas sc lasciati senza lavoro per quasi due ore in mezzo al magazzino fino a quando i capi sono passati a sceglierne qualcuno e mandare a casa, senza alcuna spiegazione nè ragione, gli altri!!!
Intanto vengono comandati altri lavoratori da altre piattaforme prima e dopo il loro normale turno, ad andare a Brignano per coprire i buchi. doppia giornata di lavoro, per turni sfinenti, macinando chilometri (non pagati) a rischio per se e per tutti...
Tutti i 22 lavoratori interessati ora hanno presentato un esposto alla DTL.
30.3.17  dalle ore 15.30 alle ore 17.30 conferenza stampa
presenti i lavoratori colpiti e i colleghi del magazzino
in preparazione iniziative legali e sindacali.
per lo Slai Cobas sc
sergio caprini
3407226074