mercoledì 5 aprile 2017

6 aprile - Come va alla Innse. Info



Aggiornamento dai cancelli della Innse di oggi 5 aprile.
Quinta settimana di presidio della portineria della Innse.
L’atto gravissimo di questi giorni è che l’azienda non sta riconoscendo hai delegati i permessi per svolgere la loro normale attività sindacale. 
I nostri delegati sono così costretti, per partecipare agli incontri e per  svolgere una regolare attività, ad utilizzare permessi non retribuiti o permessi individuali. 
Un esplicita rappresaglia di stampo evidentemente fascista contro la nostra lotta. 
Una chiara e lampante violazione della legge 300 (statuto dei lavoratori) che per ora nessuna istituzione ne nessuna organizzazione sindacale  ha ancora fermato. 
Il padrone nella sua ipocrisia è arrivato al punto di riconoscere la rsu solo nel caso in cui sottoscriverebbe  l’accordo capestro presentato al Mise, un  atto dispotico e tirannico del “buon padrone” Camozzi.  
Intanto oggi in tribunale il giudice ha sentito due testimoni nell’udienza sui 19 provvedimenti disciplinari. 

Il testimone per la nostra parte è stato un operaio non coinvolto nei procedimenti disciplinari, invece per l’azienda il testimone è stato il capo della sicurezza interna. Un udienza che è stata caratterizzata dell’animosità abbastanza autoritaria del giudice, che non ha ammesso alcune domande, rivolte ai testimoni,  del nostro avvocato.
Ricordiamo a tutti i simpatizzanti, ai sostenitori e ai solidali con la nostra lotta, che è attiva una pagina web “http://www.giulemanidallainnse.it” destinata alla raccolta di fondi per far fronte alle spese legali.
Il nostro appello a tutti i solidali e tutti i compagni che sostengono la nostra battaglia rimane invariato, invitiamo tutti i sostenitori degli operai della Innse a venire al presidio per garantire un sostegno effettivo alla nostra lotta.
L’appuntamento è per domani mattina, 6 aprile , dalle ore 7.00 davanti ai cancelli della Innse.

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