informazione
dall’ILVA Taranto - fate circolare – nuovo appuntamento
mercoledì 7 novembre ore 10 portineria D
Lo
avevamo proposto e auspicato – e questa mattina è
partita la protesta autorganizzata degli operai Ilva contro
l’accordo
Ilva- le liste di proscrizione all’insegna di criteri
discriminatori verso tanti operai considerati scomodi messi in
cigs senza ritorno smembrando reparti e prefigurando un futuro con
meno operai più sfruttamento e tanta tanta esternalizzazione
questa
mattina un centinaio di operai esclusi iscritti a diversi sindacati
si è ritrovata alla port D – presidiata con carabinieri, polizia,
digos ecc – per un presidio autorganizzato direttamente
si
tratta di un primo contingente di quei 2500 di cui la gran
parte non intende accettare la situazione che si è creata
ognuno
di loro aveva una storia da raccontare, un reparto in cui ha vissuto
fino al 30 e in cui ha lavorato rischiando vita e salute, e che
ora gli viene negato secondi criteri stabiliti solo da AM
e
sostenuti e pilotati da capi e sindacalisti firmatari dell’accordo
un
operaio tra loro – Sibilla - ha fatto una forte denuncia
dell’immunità penale, che garantisce ai nuovi padroni di fare
tutto il comodo loro, su diritti, sicurezza e salute, ha fatto
appello a diventare sempre più numerosi e decidere in assemblea
tutti insieme la strada della lotta da percorrere per contrastare le
decisioni AM,
per
imporre lavoro e salute, mentre l’accordo per tanti operai e
cittadini e’ niente lavoro, precarietà e assistenza a vita, e per
sicurezza e salute siamo a piani e parole senza certezze
Diverso
e -secondo noi non condivisibile - è stato l’intervento di Aldo
Ranieri, che da un lato ha firmato le dimissioni questa mattina –
questa è una scelta individuale legittima di un operaio che ha tanto
lottato in fabbrica e in città per i diritti e la salute contro i
ricatti, dall’altro ora dice di lasciare in pace la Mittal, di
tenersi la cassaintegrazione e l’amministrazione straordinaria e
rivolgersi alla regione per lavori socialmente utili e integrazione
salariale. Gli operai hanno salutato Ranieri ma non sono affatto
d’accordo con le sue proposte – un altro operaio ha proposto
invece di continuare la lotta ai cancelli della fabbrica –
chiamando i duemila cassintegrati a presidiare le portinerie, a
premere, anche verso i sindacati firmatari, perchè accordo e criteri
siano rivisti e permettano a tanti operai di rientrare.
Noi
appoggiamo risolutamente questa proposta – se i criteri sono
pilotati, discriminatori e illegittimi allora devono essere
contestati e imporre a Mittal il rientro dei cassintegrati che ne
hanno diritto
e
su questo operai già assunti e operai fuori si devono unire ed
essere forti.
La
lotta è cominciata ora mercoledì 7 alle 10 – bisogna ritrovarsi
in numero maggiore di prima , per continuare la lotta – e non si
azzardi Mittal e la polizia a toccarli e a impedirgli la legittima
protesta per il lavoro e i diritti – Circa l’incontro di Roma,
non c’è fiducia tra gli operai presenti – ma sicuramente tutti
anche i sindacati confederali al tavolo di Roma – devono tener
conto della protesta
informazione
a cura
dello
Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto
slaicobasta@gmail.com
tel.
347-1102638
5
novembre 2018
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