A Bologna la giornata di lotta del 24 ottobre contro Confindustria e il Governo è stato un presidio itinerante composto da lavoratori della logistica e del pubblico impiego organizzati dai sindacati di base Si Cobas, Sgb con lo striscione “Confindustria Governo: untori! Salute, soldi e diritti prima dei vostri profitti”, assieme a compagni del Crash, ai giovani del Fgc e a proletari comunisti.
Noi Restiamo intanto segnala l’affissione di uno striscione in solidarietà alla rivolta di Napoli della scorsa notte: “Ieri sera il tappo é saltato, stampa e politica parlano già di infiltrazioni mafiose, egemonia neofascista, sommosse negazioniste… La verità é che dopo mesi sprecati in passarelle politiche e annunci trionfali nulla di concreto é stato fatto dal Governo per evitare una seconda ondata di crisi sanitaria e conseguenti restrizioni necessarie per tutelare la salute pubblica. I costi di questa non-gestione della situazione, come sempre, vengono scaricati sulle fasce più deboli della popolazione tra le quali noi giovani che ancora una volta vediamo sacrificati presente e futuro per tutelare gli interessi del mercato. Già in primavera durante il lockdown avevamo detto che per rispondere alla crisi attuale é necessario mettere in campo manovre straordinarie e ripensare sul piano strutturale i pilastri fallimentari della nostra società. Esigere il blocco degli affitti e delle utenze, l’accesso ad un reddito dignitoso e la tutela della salute prima di ogni cosa non solo é possibile ma necessario”.
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