Sono a Sant'aAnastasia di Napoli per la commemorazione della strage della Flobert dove morirono 12 lavoratori alla Flobert. Vorrei essere oggi anche in Piazza Maggiore a Bologna per la strage di Suviana. Oggi la situazione è addirittura peggiorata. Ferrovie dello Stato (Brandizzo) e Enel coinvolte nelle due ultime stragi. Nella strage Esselunga lavoratori morti in nero
Parto con la morte nel cuore per Sant'Anastasia di Napoli a commemorare la strage della Flobert dell'11 aprile 1975: ma ieri a Suviana di Bologna una strage di lavoratori come allora. Il precariato e il caporalato uccide oggi più di allora
Domani mattina parto per andare al 49esimo anniversario, invitato da Ciro Liguoro unico sopravvissuto della strage di Sant'Anastasia dell'11 aprile 1975, dove morirono 12 giovani lavoratori. E proprio oggi, a Suviana in provincia di Bologna è capitata la stessa cosa, sette lavoratori morti per un'esplosione in una centrale idroelettrica dell’ENEL. E ora, contrariamente a 49 anni fa, delle stragi come questa di Suviana, e quella di Brandizzo (Ferrovie dello Stato) sono provocate da quelle che a mio parere sono delle forme legalizzate di caporalato, in questo caso di Stato, ma diffusissimo anche nel privato, come altro modo definirle quando senti che a Suviana (come a Brandizzo) c'è un caposquadra, ex dipendente ENEL, che dirige dei lavoratori di ditte esterne. La maggioranza dei morti e delle stragi (come anche quella all'Esselunga di Firenze) sono provocate dagli appalti e subappalti, lavoratori per la stragrande maggioranza precari e ricattabili. Siamo con i 9 morti di oggi, a contare 291 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati per giorno, mese e anno, per identità, età (professione anche se in nero), nazionalità e cenni sulle tragedie, con i morti sulle strade e in itinere arriviamo a 366 complessivi. Il numero esponenziale di morti è soprattutto dovuto al precariato a al nuovo caporalato, scaricato su questi poveri lavoratori tutte le iniquità del sistema lavoro. Un Amen non si nega a nessuno.
Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro. http://
Nessun commento:
Posta un commento