Contro la criminalizzazione della solidarietà al popolo palestinese
Ciao compagn@
invio questo comunicato, nel quale portiamo la nostra solidarietà a Sebastiano, a tutti i vostri indirizzi a mia conoscenza (confermate per favore quelli corretti). A breve sarà pubblicato sul sito e fatto girare.
Un saluto a Sebastiano ciao
CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE DELLA SOLIDARIETA'.
CONTRO IL GENOCIDIO NON SI TACE!
Dopo l'inizio della guerra disumana e criminale contro il popolo Palestinese si è espresso in tutta Italia un movimento di solidarietà contro il sionismo e il genocidio organizzando iniziative di ogni tipo che vanno dai presidi alle manifestazioni alle azioni di boicottaggio. cobas
Non sono mancate le azioni e gli scioperi che hanno caratterizzato dal punto di vista della solidarietà internazionalista e di classe la causa palestinese. Il blocco del porto di Genova della scorsa settimana è stato infatti molto partecipato ed è riuscito ad indicare una netta contrapposizione alla logistica delle armi e alla politica guerrafondaia che il governo italiano sta praticando, evidenziando cosi la criminale complicità di Meloni e company con il governo sionista Israeliano.
In questi mesi però non sono mancate le reazioni repressive e violente a questo movimento di solidarietà da parte governativa fino alla legittimazione di squadracce sioniste. Esemplare il caso del corteo del 25 aprile a Roma quando dallo spezzone della brigata ebraica sono arrivati lanci di sassi e petardi contro il corteo antifascista e internazionalista a fianco del popolo palestinese. Ricordiamo inoltre l'agguato sotto casa allo chef Rubio da parte di una squadraccia fascio-sionista e gli altri casi di aggressione subiti da solidali con il popolo palestinese da parte di queste nuove squadracce che ben rappresentano il volto di un nuovo fascismo che si identifica con Israele e giustificandone il compimento del Genocidio in atto.
In chiave repressiva assistiamo a vari gravi casi di intervento giudiziario e da stato di polizia che mirano a bloccare il dissenso anti sionista: esempio ne è il foglio di via a Sebastiano, compagno operaio di Dalmine dello Slai Cobas sc, reo di aver protestato in piazza a Milano il 25 aprile
Gravissimo anche per la sudditanza nei confronti dell'entità sionista-Israele è stato l'arresto in Italia di tre giovani palestinesi, Anan, Ali e Mansour su esplicita richiesta di Israele. Anan, Ali e Mansour sono colpevoli solamente di aver protestato in piazza in Cisgiordania, insieme a migliaia di altre e altri ragazzi/e palestinesi per l'occupazione illegale di nuove case e nuova terra palestinese da parte delle forze militari israeliane. Arrestati per questo molti anni fa e poi rilasciati, sono ora ricercati per vendetta da parte israeliana.
Perchè la loro stessa esistenza è una testimonianza di lotta di liberazione e va annientata.
Anan, Ali e Mansour saranno in udienza a Roma per il giudizio in cassazione con l'accusa di terrorismo (!!!) perchè,per Israele, chiunque legittimamente si opponga al sionismo è un "terrorista ma, esiste il rischio concreto di estradizione per uno di loro, Anan Yaeesh, che si tradurrebbe con l'essere ancora sottoposto a tortura e a detenzione illegale senza processo e al trattamento disumano riservato ai prigionieri (ostaggi) palestinesi in mano agli aguzzini sionisti.
Tutto questo è inaccettabile.
E' solo un futile tentativo di fermare le mobilitazioni che denunciano Israele come stato fascista e assassino che sta compiendo un genocidio a Gaze e in Cisgiordania.
Non solo. La complicità del governo Meloni-Salvini-Taiani è tale le forze di destra fasciste e post fasciste usano le mobilitazioni in solidarietà con la Palestina, trasparenti nei loro contenuti di antifascismo. antinazismo e antisionismo, per tacciarle di antisemitismo, provando cosi a nascondere i gravi episodi in cui i " ragazzi" dei movimenti giovanili di FDI urlano violenti slogan hitleriani ... sieg heil e inneggino platealmente al fascismo che ha (tra l'altro) promulgato le leggi razziali, al nazismo e all'olocausto.
Le gravi dichiarazioni del ministro Piantedosi sono, al riguardo, estremamente indicative di questa tattica per assolvere e spostare l'attenzione su qualcosa che semplicemente non esiste perchè contrapposto ai valori e al dna delle manifestazioni di solidarietà
Segnaliamo inoltre la colpevole "superficialità" dei rappresentanti della comunità ebraica nello sminuire l'importanza e la gravità di questi fatti per non disturbare i filosionisti al governo, preferendo invece accusare di antisemitismo le manifestazioni contro il genocidio.
Nel muovere solidarietà verso i compagni colpiti dalla repressione, continuiamo e continueremo a rilanciare le iniziative che le comunità palestinesi chiameranno in ogni angolo d'Italia.
La repressione non ferma la solidarietà.
Contro il genocidio del popolo palestinese.
Contro il sionismo nuovo fascismo e contro tutti i fascismi.
CONTRO IL GENOCIDIO NON SI TACE
NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE.
Csa Vittoria
www.csavittoria.org - info@csavittoria.org
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