....complici sono i sindacati confederali che si dico indignati ma poi sono quelli che firmano o combattono questi provvedimenti
L’uomo, un 71enne, stava effettuando alcuni lavori di manutenzione: il compito gli era stato affidato da un muratore con partita Iva che aveva ricevuto l’incarico da un'azienda di cosmetici
Lodi Vecchio, 6 ottobre 2024 – Morire a 71 anni precipitando da una scala per dieci metri. La tragedia ieri a Lodi Vecchio, attorno alle 11.30, nell’azienda Romy Cosmetics, che produce cosmetici conto terzi e si affaccia su viale Europa. Qui il pensionato residente a Tavazzano stava effettuando alcuni lavori vicino alla copertura della ditta quando ha perso l’equilibrio ed è volato a terra.
L’anziano è stato subito soccorso da addetti che si trovavano nelle vicinanze, ma invano: i soccorritori del 118 non hanno potuto che dichiarare il decesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dell’Ats di Lodi per ricostruire con esattezza la dinamica dell’infortunio.
“Subappalto” tragico
Sembra che il pensionato fosse stato chiesto “in prestito“ per riparare un’infiltrazione d’acqua su un tetto in amianto: secondo fonti sindacali, l’azienda aveva commissionato la mansione a un muratore con partita Iva, che a sua volta si è servito di un collaboratore, appunto il settantunenne.
“Sia l’affidatario diretto dell’attività sia il suo aiutante erano certamente sprovvisti di qualsiasi dispositivo di protezione individuale quali le imbracature e tutta l’attrezzatura a garanzia della sicurezza sul lavoro – spiega la segretaria generale della Filctem Cgil Lodi, Morwenna Di Benedetto – Siamo fortemente indignati per quanto accaduto. Ancora una volta emergono tutte le criticità dei nostri sistemi di controllo che, a causa soprattutto della carenza di personale ispettivo, perdono di efficacia”.
Inoltre, attacca il sindacato, “non si può non mettere in risalto l’esigenza di tanti anziani di integrare la pensione con lavoretti indispensabili per lenire l’indigenza. È un fenomeno che si sta diffondendo sempre più e merita di essere monitorato con maggiore attenzione”.
Infine, ribadisce Di Benedetto, “auspichiamo che questo nostro dolore possa scuotere quegli imprenditori che non usano la coscienza nelle loro scelte bensì vengono guidati solo da logiche di risparmio sulla forza lavoro e profitto per loro stessi”.
Pensionato chiamato per "lavoretto extra" precipita e muore. Ira dei sindacati: "In nero, per pochi euro"
L’incidente è avvenuto sabato 5 ottobre 2024, intorno alle 11:30, presso l'azienda Romy Cosmetics a Lodi Vecchio
Un pensionato di 71 anni ha perso la vita dopo essere caduto da una scala, precipitando per circa dieci metri. L’incidente è avvenuto sabato 5 ottobre 2024, intorno alle 11:30, presso l'azienda Romy Cosmetics a Lodi Vecchio, situata su viale Europa. Pare che l'uomo stesse effettuando un "lavoretto" extra.
Pensionato chiamato per un lavoretto "extra" precipita e muore
L'anziano, residente a Tavazzano, stava eseguendo alcuni lavori vicino alla copertura dell'edificio, quando ha perso l’equilibrio, precipitando al suolo. Nonostante l’intervento immediato di alcuni presenti e l’arrivo dei soccorritori del 118, per la vittima non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono giunti anche i carabinieri e i tecnici dell’Ats, che hanno avviato le indagini sull'accaduto.
Secondo quanto emerso dalle fonti sindacali, il pensionato era stato chiamato per riparare un’infiltrazione d’acqua su un tetto in amianto. L'incarico sarebbe stato affidato dall'azienda a un muratore con partita IVA, il quale ha poi coinvolto il collaboratore di 71 anni.
Ci si chiede a quale titolo il pensionato fosse al lavoro e perché, come pare, fosse sprovvisto d’imbragatura.
Ira dei sindacati
"Sia il muratore che il suo collaboratore erano privi di qualsiasi dispositivo di protezione individuale, come imbracature e attrezzature per la sicurezza sul lavoro", ha dichiarato Morwenna Di Benedetto, segretaria generale della Filctem Cgil di Lodi. "Siamo profondamente indignati da quanto accaduto, e questo incidente mette nuovamente in evidenza le gravi lacune nei nostri sistemi di controllo, aggravate dalla cronica mancanza di personale ispettivo". I sindacati hanno anche sottolineato un problema più ampio: "È sempre più frequente che gli anziani siano costretti ad accettare piccoli lavori per integrare pensioni insufficienti, una situazione che si sta diffondendo rapidamente." "Soltanto uno stato legato alla povertà potrebbe infatti giustificare la decisione di questo uomo di operare un sabato mattina in nero e nelle condizioni più rischiose possibili, magari per una manciata di euro”. Quindi il cordoglio: “Ci stringiamo con rispetto e cordoglio al dolore che affligge la famiglia del lavoratore e che questo dolore possa essere “sentito” da tutti quegli imprenditori che non mettono coscienza nelle proprie scelte, ma vengono guidati solo da logiche di risparmio sulla forza lavoro e profitto per sé stessi”.
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