Dopo lo sciopero nazionale dei metalmeccanici del 20 gennaio, la Federmeccanica ribadisce il suo NO secco, rispondendo così alle "speranze" dei sindacati confederali di un cambio di passo con la nuova presidenza della Federmeccanica che avverrà ai primi di luglio. I padroni si sentono tuttora forti e perseguono nella loro strada di togliere piuttosto che dare qualcosa in più della miseria da loro messa sul piatto, perseguono nella strada di attacco ai diritti sindacali dei lavoratori, di menefreghismo verso le condizioni di lavoro degli operai e operaie. Cercano anche di dividere gli operai, la loro forza che può pesare solo con la lotta e l'unità, facendo accordi parziali, in alcune fabbriche (firmati da una parte dei sindacati che hanno indetto sciopero, in particolare la Cisl) su cassintegrazione, licenziamenti concedendo al massimo qualche incentivo. Ora cosa fanno i sindacati metalmeccanici? Come è scritto nel loro comunicato attenderanno l'incontro del 26 giugno con Confindustria (che sicuramente non dirà diversamente da Federmeccanica).
Così la fine negativa di questa lunga battaglia contrattuale è nota. Ma come diceva lo striscione dello Slai Cobas nella manifestazione regionale a Bergamo: Contratto: non possiamo perdere! Lotta dura fino in fondo!
La continuità della lotta dopo lo sciopero e manifestazioni del 20, in tutte le forme deve essere all'OdG, la risposta all'arroganza di Federmeccanica. Siano gli operai e operaie più coscienti ad imporlo.
Dal COMUNICATO STAMPA DI FIOM, UILM, FIM:
Federmeccanica – Assistal respingono il dialogo
Le Segreterie Nazionali di FIM FIOM UILM hanno partecipato alla riunione convocata presso la sede di via Flavia del Ministero del Lavoro, insieme a Federmeccanica e Assistal. La convocazione è giunta a seguito dell’ultimo sciopero nazionale di FIM FIOM UILM del 20 giugno u.s per rivendicare l’apertura del tavolo negoziale interrotto dal 12 novembre 2024. La riunione è stata presieduta dalla Ministra Marina Elvira Calderone che ha dichiarato al tavolo la disponibilità del Ministero, su iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a sostenere la vertenza contrattuale mettendo a diposizione le competenze del dicastero.
Le associazioni datoriali hanno ribadito la loro indisponibilità a discutere del rinnovo del CCNL, dei minimi tabellare, in termini di definizione del loro valore e di soluzioni che si collochino fuori dalla previsione IPCA. Le Associazioni datoriali hanno riconfermato le loro precondizioni senza fornire elementi di novità utili per la ripresa del negoziato.
Le Segreterie di FIM FIOM UILM hanno ribadito la grave anomalia di questa vertenza che non ha mai avuto un confronto vero e concreto sul quale incardinare il negoziato. In questi mesi le Segreterie Nazionali di FIM FIOM UILM hanno più volte sottolineato la volontà a discutere senza pregiudiziali, partendo dai contenuti della piattaforma presentata.
FIM FIOM UILM, in previsione dell’incontro programmato per il prossimo 26 giugno tra CGIL CISL UIL e Confindustria, trasferiranno le difficoltà registrate nel confronto per il rinnovo del CCNL.
Purtroppo, la riunione si è conclusa senza la condivisione di una data in cui aggiornare il confronto a causa dell’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal.

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