lunedì 4 agosto 2025

4 agosto - CARNEFICINA SENZA FINE. OPERAI COME CARNE DA MACELLO

 Incidenti sul lavoro, due operai muoiono nel Veneziano pulendo una fossa biologica di una villa: avevano 21 e 39 anni

di Antonella Gasparini

L'episodio nel comune di Santa Maria di Sala: fatali le esalazioni durante le operazioni di pulizia della cisterna

Due operai egiziani sono morti lunedì mattina cadendo in una cisterna per la raccolta di residui biologici, a Santa Maria di Sala, in
provincia di Venezia. Si tratta di Sayed Abdelwahab Hamad Mahmoud, 39 anni, e Ziad Saad Abdou Mustafa, di 21 anni. Secondo le prime informazioni, entrambi erano impegnati nelle operazioni di pulizia di una fossa biologica quando hanno perso la vita: fatali sarebbero state le esalazioni anche se l'esatta dinamica non è ancora chiara. L'incidente sul lavoro si è verificato verso le 10 all'interno del giardino di una villa in via Desman. La tempestività dei soccorsi non è bastata perché i due lavoratori potessero salvarsi.

Incidente mentre lavora nei campi, morto un operaio bresciano

La Redazione Web

Mario Malzani, 50enne nato a Pontoglio, è deceduto questa mattina a Canneto sull’Oglio nel Mantovano, paese nel quale abitava. Sarebbe stato risucchiato dagli ingranaggi di un macchinario


Report dei morti per infortuni sul lavoro dal 1 gennaio al 31 luglio 2025

Ogni 6 ore muore un lavoratore. Il 2025 è l’anno più tragico da quando esiste l’Osservatorio (18 anni)

Dati aggiornati al 31 luglio 2025

Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.

Regioni italiane con più morti sul lavoro (rapportate alla popolazione) e senza i morti in itinere che è opportuno mettere a parte per non creare confusione. INAIL li diffonde insieme

Regione (dalla peggiore)

Morti

Popolazione

Morti/milione (senza itinere)

1

Abruzzo

31

1.280.000

24,2

2

Basilicata

10

540.000

18,5

3

Trentino-Alto Adige

15

1.080.000

13,9

4

Toscana

50

3.660.000

13,7

5

Umbria

11

860.000

12,8

6

Emilia-Romagna

56

4.460.000

12,6

7

Liguria

18

1.490.000

12,1

8

Veneto

56

4.850.000

11,5

9

Calabria

19

1.820.000

10,4

10

Campania

58

5.580.000

10,4

11

Puglia

40

3.860.000

10,4

12

Sardegna

16

1.550.000

10,3

13

Marche

15

1.500.000

10,0

14

Friuli Venezia Giulia

12

1.200.000

10,0

15

Sicilia

46

4.870.000

9,4

16

Valle d’Aosta

1

125.000

8,0

17

Piemonte

31

4.250.000

7,3

18

Lombardia

73

10.060.000

7,3

19

Lazio

38

5.630.000

6,7

20

Molise

1

290.000

3,4

Le responsabilità politiche e normative

  • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (2015), l’aumento dei morti è stato del 43%.

  • Appalti a cascata: la legge voluta dal ministro Salvini, entrata in vigore nel giugno 2023, ha provocato un aumento del 15% dei decessi, soprattutto in edilizia e appalti pubblici.

Le grandi tragedie degli ultimi tempi

  • Brandizzo – Ferrovie dello Stato

  • Suviana – Enel

  • Calenzano – ENI

  • Esselunga di Firenze (16 febbraio 2024): 5 operai morti in un cantiere con ben 49 aziende subappaltatrici.

  • Napoli 3 morti

Dati allarmanti del 2025

  • Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni.
    Di questi, il 17% ha più di 70 anni.

  • Il 32% delle vittime è costituito da lavoratori stranieri.
    A loro andrebbe riconosciuta la cittadinanza italiana dopo 5 anni. […]

  • Molti lavoratori del Sud Italia muoiono in trasferta al Nord.

  • Le donne muoiono meno sui luoghi di lavoro, ma quasi quanto gli uomini in itinere, spesso per la fretta e la stanchezza nel conciliare lavoro e famiglia. […]

Categorie più colpite

    • 94 morti per schiacciamento da trattori o mezzi agricoli (erano 143 nel 2024)

    • 88 autotrasportatori deceduti

    • 88 morti per fatica o stress da superlavoro (operai, braccianti, medici, infermieri, ecc.)

    • 48 morti per infortuni domestici

    • 11 morti durante potatura di alberi

    • Il 32,5% delle vittime ha più di 60 anni; il 17% oltre 70.

    • Gli stranieri sotto i 65 anni diventeranno presto la maggioranza delle vittime sui luoghi di lavoro.

Un lavoro quotidiano di memoria e denuncia

L’Osservatorio Indipendente di Bologna Morti sul Lavoro è nato il 1° gennaio 2008, all’indomani della strage della Thyssenkrupp di Torino.

È il primo e unico osservatorio italiano che monitora tutti i caduti sul lavoro, anche quelli non coperti da INAIL, lavoratori in nero o con assicurazioni diverse.

Ogni vittima è registrata con nome, età, professione, nazionalità e luogo della tragedia. Una voce fuori dal coro che rifiuta ogni minimizzazione di fronte a una carneficina.

 Carlo Soricelli è curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna Morti sul Lavoro



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