Con il jobs act la norma che prevede
la possibilità per le aziende di utilizzare a fini disciplinari, sia strumenti
di lavoro dati ai dipendenti come pc, tablet e cellulari che sistemi di
videosorveglianza è diventata legge E cosi’ quanto era impedito dallo Statuto
dei lavoratori viene invece permesso dal Jobs act e ogni datore aziendale non
ha piu’ bisogno di accordarsi con il sindacato per installare telecamere e
procedere con un controllo asfissiante dei propri dipendenti. L’uso delle
telecamere e la videosorveglianza sul posto di lavoro è
ammesso a patto che tali controlli siano diretti sui macchinari non sui
lavoratori, in modo da garantire la privacy del dipendente. Ma quale
privacy potrà essere tutelata se un qualunque spione sarà autorizzato a entrare
dentro i nostri profili fb, spiare le amicizie, le tendenze politiche e
sessuali, penetrare negli spazi piu’ riservati della nostra esistenza?
Diamo
per scontato che gli operatori di mercato da anni ormai studino tendenze e
guste attraverso i social newtork ma siamo in presenza di un salto di qualità
che riguarda le piu’ elementari libertà democratiche individuali e collettive. Dall’uso
delle telecamere previsto dal Jobs act (ora capirete perché il Governo
Renzi ha sempre avuto come obiettivi la cancellazione dello statuto dei
lavoratori e la riscrittura della Costituzione giudicate dall’esecutivo del Pd
troppo garantiste) allo spionaggio contro i \le dipendenti il passo è stato
breve. Cosi’ due lavoratrici della Piaggio sono state licenziate(o sospese
visto che le notizie diffuse dai media sono incerte( per avere una
postato e l’altra commentato un giudizio poco lusinghiero sulla proprietà e sul
presidente del Consiglio Matteo Renzi. Fino ad oggi le sentenze di Cassazione
davano la possibilità ai padroni di sorvegliare dipendenti infedeli, per
esempio sono stati licenziati lavoratori che durante la malattia svolgevano un
secondo lavoro. Ma l’uso fatto dei detective privati o di guardie aziendali è
andato oltre colpendo anche delegati sindacali, lavoratori scomodi per i quali
hanno collezionato un quadro probatorio che ha portato al loro licenziamento. I
controlli aziendali sono rivolti ormai a controllare la vita privata dei
lavoratori, non ci si limita a vedere se usi Fb durante l’orario di lavoro (il
che di per sè non pregiudica la tua attività lavorativa), si vuole
impedire sistematicamente ogni attività sindacale , sociale e politica che non
sia allineata ai voleri padronali e governativi. In numerosi enti pubblici
hanno approvato codici di comportamento che vietano perfino la stampa e la
diffusione di documenti aziendali pena provvedimenti disciplinari severi,
accuse civili, penali e deferimenti alla Magistratura contabile. La Pubblica
amministrazione diventa cosi’ un luogo impenetrabile al pari di una azienda che
produce brevetti da difendere, per i cittadini non esiste piu’ possibilità di
critica e di informazione. Ora capirete che il passo verso l’istituzione di un
regime è breve e la vittoria del Si al Referendum di Ottobre potrebbe dare il
là a soluzioni bonapartiste. Da qui alla dittatura e alla sospensione di
elementari garanzie democratiche il passo è breve e non puo’ esserci sentenza o
parere legale a giustificare la perdita di libertà di espressione e di azione. La
correttezza e buona fede verso l’azienda pubblica e privata si trasformano in
una accettazione passiva e acritica delle decisioni governative e delle
strategie aziendali, non si accontentano di pagarci poco, di rinnovare dopo
anni i contratti nazionali, di sfruttarci ogni giorno sempre di piu’, di farci
ammalare senza neppure riconoscere le patologie contratte, oggi sono passati
allo spionaggio (pagato con i soldi nostri) per renderci silenti e proni ai
padroni e ai loro politici. I social newtwork sono ormai uno sfogatoio di massa
dove si trovano sovente i peggiori istinti irrazionali insieme a notizie e
riflessioni che vengono respinte dalla informazione ufficiale. Ma quel
sentimento di rabbia e di impotenza che si scatena sui social è anche il
segnale dei nostri tempi nei quali si diventa leoni alla tastiera del pc ma
silenti nei luoghi di lavoro, rassegnati a subire senza mai alzare la testa. Al
di là di quanto scritto, sorvegliare i social newtork per licenziare i
dipendenti (fuori dall’orario di lavoro) è un atto di fascismo aziendale che la
Magistratura non potrà accettare. Queste sono le conseguenze della
legislazione giuslavorista voluta dal Jobs act., questi saranno i futuri
scenari se non fermeremo l’autoritarismo del Governo che ormai minaccia
le libertà individuali e colletive.
Cobas Pisa
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