SEDE LEGALE E NAZIONALE TARANTO VIA LIVIO ANDRONICO, 47 tel 099/4792086 347/5301704 slaicobasta@gmail.com
mercoledì 26 dicembre 2018
domenica 23 dicembre 2018
22 dicembre - PALERMO: Ass.za ig-personale: si apre il “libero mercato” al migliore offerente di studenti disabili, genitori e assistenti
Si
apre a Palermo da Gennaio 2019 il “libero mercato” delle
Cooperative Sociali (proprio così lo hanno chiamato dai palazzi del
potere!) degli studenti disabili, dei genitori, e degli assistenti al
miglior offerente, avallato dalla nuova procedura di ACCREDITAMENTO
che la Città Metropolitana di Palermo – Ufficio Politiche Sociali,
il cui odioso accanimento ideologico, politico e pratico non ha più
limiti, ha bandito in questi giorni per il servizio di assistenza
igienico-personale nelle scuole superiori, non accogliendo
assolutamente tutte le istanze critiche di diversi genitori e degli
Assistenti verso l’applicazione di questa procedura.
Continua
quindi dai palazzi istituzionali, nonostante le loro false
dichiarazioni sui giornali per dare un quadro della situazione che
non è affatto corrispondente alla realtà quotidiana, il pesante
attacco a diritti sacrosanti.
Si
apre il “libero mercato” delle Coop = se tu Assistente fai
scegliere al genitore dello studente disabile la nostra coop noi ti
assumeremo, FORSE!!!
Questo
e' il "nuovo" bando di accreditamento per l'ig-personale da
gennaio 2019 a Palermo, la sfrenata sporca corsa ad accaparrarsi più
“clienti”, i genitori, mettendo in campo sporchi ricatti
occupazionali verso gli assistenti ig-personale, tutti a rischio,
perche' le cooperative, in buona parte, stanno già dando dato
segnali concreti di non volere rispettare piu' nelle assunzioni il
criterio dell' anzianita' di servizio, cancellando la clausola di
salvaguardia.
Si
mettono a serio rischio studenti disabili su cui non si garantisce
più la continuità utente-operatore, e si mettono a serissimo
rischio occupazionale gli assistenti che si potrebbero ritrovare in
corso di anno scolastico senza lavoro.
Per
non parlare del servizio di trasporto! Studenti disabili privati del
servizio di trasporto dai palazzi del potere , non hanno frequentato
mai la scuola superiore a Palermo dal mese di settembre, pero'
l'importante e' fare alberi di natale sontuosi dentro quei palazzi,
come la Citta' Metropolitana di Palermo, festeggiare, come fa il
sindaco orlando "Palermo citta' della cultura" con
Mattarella... ipocrisia becera! Citta' per la cultura per chi??? E su
questa vicenda non un parola dice il Presidente della Regione
Siciliana Musumeci, definito giustamente da più parti fantasma!, per
non parlare del governo nazionale attuale, Lega/M5S, che ha perfino
istituito un ministero sulla disabilità che serve solo a fare
propaganda di massa reazionaria e fascista.
Poi
negli incontri istituzionali, vedi quello del 20 dicembre a Palazzo
Comitini:" e da gennaio che succede?" e ti allargano le
braccia " le gare vanno deserte, i genitori si devono
accontentare dei buoni ticket per il trasporto", una becera
elemosina giornaliera che per molte famiglie non risolve il problema
perche' diversi genitori che hanno lavori con turni notturni, anche
se fruissero dei suddetti buoni non possono lo stesso accompagnare
con mezzi propri i loro figli a scuola.
Uuna
sola parola .. vergogna! non basta più!
Lo
Slai Cobas sc è l’unica O.S. che continua a battersi insieme
diversi genitori di studenti disabili e Assistenti, cercando di
contrastare, non senza difficoltà, da mesi e mesi quanto avviene in
merito all’attacco di diritti basilari, come il diritto allo studio
e al lavoro.
Continueremo
a farlo perché necessario!
in
allegato articolo del Giornale di Sicilia del 21 dicembre
e
lettera MIUR dopo quella nazionale dello Slai
sabato 22 dicembre 2018
22 dicembre - info da tarantocontro: Il bluff per gli operai Ilva AS in cigs - Cosa dicono i Liberi e pensanti, tipo Ranieri, e la Cub/Flmu che hanno detto che l'unica strada per i lavoratori in cigs era rivolgersi alla Regione per l'integrazione e non battersi per il rientro in fabbrica?
DALL'INCONTRO
TENUTO DALLO SLAI COBAS CON FUNZIONARIO DELLA TASK FORCE REGIONALE
Vi
sarà una prima formazione di 40 ore che svilupperà Ilva AS
attraverso Fondo Impresa. Di queste 24 ore sono individuali,
indirizzati a capire il profilo del lavoratore. Dopo vengono offerte
16 ore di “formazione tecnica” collettiva.
Queste
40 ore non saranno retribuite!
Poi
vi saranno 210 ore di formazione (un
paio di mesi)
per 5 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, gestite con fondi della
Regione.
Queste
verranno pagate 7 o 7,50 euro all'ora.
La
Regione paga a conto e a saldo agli Enti, e così faranno gli Enti
verso gli operai, salvo i pochi che riescono ad anticipare.
Questa
formazione sarà in linea con l'analisi fatta dall'Ilva AS
(funzionale a capire dove collocare i lavoratori).
La
formazione potrà interessare 20/25 Enti. Ogni Ente al massimo
gestirà 10 corsi formativi.
La
Regione non dà delle linee di indirizzo per i corsi formativi, ma
svolge solo un controllo.
Circa
la finalizzazione al rientro presso la ArcelorMittal o al lavoro di
bonifiche, questa è auspicabile ma - dice la Regione -
“presupporrebbe una regia”.
I
TEMPI
Entro
gennaio un avviso; poi 60 gg per approvare piani formativi; poi altri
60gg perchè i piani approvati siano “caricati” sul sistema. In
tutto 4/5 mesi.
Quindi,
chi si è illuso che almeno con i corsi vi era una forma di
integrazione al reddito, si deve rassegnare che al massimo questa
integrazione durerà per due mesi.
Chi
ha già fatto questo tipo di corsi - per esempio gli operai della
Cementir - hanno detto che sono assolutamente inutili per una
finalizzazione lavorativa (rientro in fabbrica), al massimo, se va
bene, di forniscono conoscenze tecnico-scientifiche ad uso formazione
personale...
venerdì 21 dicembre 2018
21 dicembre - Tenaris Dalmine reparto di Sabbio di fronte all'azione di denuncia dello Slai Cobas non hanno il coraggio di rispondere e fanno parlare i comunicati anonimi
Altro
che saltati i nervi!
I
traffichini sottobanco colpiti nel segno sono passati alle
lettere anonime!
Per
vomitare idioti insulti allo Slai Cobas per rilanciare esattamente
quello che vuole l’azienda!
E
lo fanno molto stupidamente perché per difendere le trattative
sindacali Fiom Azienda (ricordate l’incredibile lettera contro Fim
e Uilm?) tirano fuori un sacco di particolari sulla trattativa
sconosciuti.
Perché
stanno in un comunicato anonimo, e non sono discussi e approvati
nelle assemblee operaie prima delle trattative?
PER
GLI OPERAI CHE VOGLIONO RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA
Una
prima risposta alla lettera “pseudo-anonima” apparsa in reparto
Purtroppo
per gli estensori della lettera la realtà è molto diversa da quella
che cercano di rappresentare strumentalmente per nascondere le
proprie responsabilità, a partire dal fatto che:
nelle
uniche assemblee fatte le decisioni prese a maggioranza dagli operai
erano state chiare e avevano vincolato i delegati a fornire copia di
tutti gli accordi vigenti sulle ODL, avviamenti, professionalità e
organici, svuotamento del forno durante gli scioperi e l’assemblea
che dovevano essere messi su ogni postazione, e poi i delegati Fiom
dovevano venire in reparto alla mattina per fermare le macchine
quando non erano rispettate dall’azienda. La turnazione con una
squadra doveva riprendere con regolarità con settimane alternate con
1° e 2° turno e oltre al recupero delle 60 euro
“sperimentali" che erano sparite per 7-15. Sulla sicurezza
dovevano essere fatti gli interventi in sospeso da tempo al controllo
visivo e al ripristino automatico dell’avvita cappellotti, che
continua ad essere fatto in manuale. Si rivendicava la conferma dei
lavoratori apprendisti e a tempo determinato, che dopo poche
settimane erano già messi in organico produttivo.
DOVE
SONO FINITI QUESTI FATTI?
Se
poi qualcuno si è fatto portavoce tra gli operai delle indicazioni
dell’azienda e delle sue esigenze in relazione al budget, illudendo
gli operai che l’unica possibilità è quella di portare a casa 4
soldi in cambio di peggioramenti, non cerchi strumentalmente di
attaccare lo Slai Cobas e il suo rappresentante di reparto che
propone e pratica un’altra strada sia a Sabbio che in tutta la
Tenaris Dalmine: quella di lottare e usare gli scioperi per difendere
tutti i posti di lavoro, il salario, i diritti, la sicurezza e la
salute di tutti gli operai, che i piani aziendali e gli accordi
sindacali di fiomfimuilm non tutelano, PERCHÈ SONO CENTRATI SOLO SUL
PROFITTO E LO SFRUTTAMENTO.
Per
chiudere sulla stupidità della lettera, pure la fantomatica sigla è
idiota perché quando gli operai sono colpiti dagli infortuni o dalle
malattie professionali, i genitori sono quelli che si preoccupano
veramente e di fronte al pericolo tumore/amianto o ai tubi volati
settimana scorsa sul passaggio pedonale, non avrebbero mai scritto
una lettera così contro gli interessi dei propri figli.
SLAI
COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
20.12.2018
21 dicembre - ARCELOR/MITTAL -AS ILVA TARANTO
comunicato
stampa
Taranto
assemblea
operaia con buona partecipazione ieri alla sede dello Slai Cobas
1)
per
preparare l’udienza del processo ‘ambiente svenduto’ del 7
gennaio 2019 dove toccherà alle parti civili da noi organizzate e
presentate: operai ilva/indotto – lavoratori cimiteriali e
dell’area della zona industriale Tamburi – abitanti Tamburi Paolo
Sesto – familiari morti per inquinamento – si è deciso che una
delegazione numerosa parteciperà all’udienza.
2)
costruire
tutti ricorsi e azioni legali possibili e necessarie con la
mobilitazione contro
l’accordo del 6 settembe Ilva/Arcelor Mittal
si
è deciso di
a-
far partire entro dicembre un esposto denuncia penale contro Arcelor
mittal/governo/ sindacati confederali dello slai cobas –
simile a quello che portò al processo ILVA/Nuova siet che si
concluse con una forte condanna a Riva e complici -
per
dare visibilità a questo esposto ci sarà un presidio alla
direzione Arcelor Mittal, alle portinerie, al tribunale di Taranto
nella seconda metà di gennaio
b
- impugnare l’accordo con un ricorso pilota da parte di operai non
iscritti ai sindacati firmatari e quindi non vincolati ad accettarlo
c
- costruire un collegio legale nazionale a tutela dell’applicazione
dell’art 2112 – violato in deroga dall’accordo – dello
statuto dei lavoratori ed altre leggi esistenti sulla parità di
trattamento sui posti di lavoro – a questo scopo vi sarà un
convegno nazionale a Taranto nei primi mesi del prossimo anno
d
-
sostenere tutti i ricorsi individuali da qualunque avvocato e sigla
sindacale promosso contro le discriminazioni in corso
e
- organizzare un ricorso collettivo di massa dei lavoratori messi
fuori in interi reparti per far posto a straordinari, spostamento di
operai, terziarizzazioni con ingresso di ditte esterne
info
parti
civili processo ambiente svenduto
comitato
di lotta cassintegrati as Ilva
Slai
Cobas per il sindacato di classe Taranto
slaicobasta@gmail.com
via
Livio Andronico 47 Taranto
347-5301704
21
dicembre 2018
manifesto
affisso alle portinerie e con le dovute precauzioni all’interno
dell’ilva e dei reparti e fatto circolare in internet e sui muri
della città
Le
feste di natale all'insegna della divisione dei lavoratori ex-Ilva
20 dicembre - info dalla Sicilia: Blutec ex Fiat Termini Imerese: L’incontro al Ministero di ieri mette in dubbio perfino il rinnovo della cassa integrazione, mentre il “nuovo” piano industriale è ancora in alto mare
Quindi
l’azienda, secondo il comunicato della Fiom: “ha garantito il
pagamento a partire da domani [oggi per chi legge, ndr] delle
spettanze pendenti: la tredicesima mensilità, la flexible benefit e
Metàsalute. Mentre per Cometa la copertura sarà a gennaio”,
inoltre “ha confermato che oggi [sempre ieri] presenterà la
richiesta per la cassa integrazione straordinaria per tutto il 2019.”
Quindi,
ancora ieri, 19 dicembre, la Blutec non aveva presentato la richiesta
di cassa integrazione, mettendo in serio pericolo pure questo
ammortizzatore per il 2019.
Poi
la Blutec ha presentato il “nuovo” piano di rilancio che nella
sostanza sembra il copiato di quelli precedenti: “A fine piano a
dicembre 2019, l’azienda prevede l’impiego di 692 lavoratori
attraverso un cronoprogramma, che a partire dai 132 dipendenti
attuali, prevede l’assunzione di 30 lavoratori a febbraio del 2019,
di 35 ad aprile, di 45 a maggio, di 85 a giugno, di 40 a luglio, di
50 ad agosto, di 60 a settembre, di 35 a ottobre, di 80 a novembre di
100 a dicembre.” Non si può nemmeno commentare un tale
“cronoprogramma”!
Ricordiamo
che i 132 operai di cui si parla in questo momento sono impegnati
fondamentalmente nei corsi di riqualificazione e non nella
produzione!
mercoledì 19 dicembre 2018
19 dicembre - Alla Tenaris Dalmine il problema per la Fiom non è fermare i piani padronali, ma contrastare lo Slai Cobas e la linea sindacale di classe. Per questo gli operai che vogliono veramente lottare e avere forza contro i padroni devono liberarsi dal riformismo Fiom.
RIPORTIAMO
QUANTO SUCCEDE IN UN REPARTO DELLA TENARIS DALMINE DOVE E' IN ATTO
UNO SCONTRO NON SOLO SINDACALE, MA ANCHE IDEOLOGICO:
TRA ORGANIZZAZIONE DI CLASSE PER IL POTERE OPERAIO E "FASCISMO" DA ARISTOCRAZIA OPERAIA.
TRA ORGANIZZAZIONE DI CLASSE PER IL POTERE OPERAIO E "FASCISMO" DA ARISTOCRAZIA OPERAIA.
PERCHE'
IL RIFORMISMO SERVE SEMPRE LA REAZIONE, A MAGGIOR RAGIONE IN QUESTA
FASE DI ASCESA DEL FASCIO-POPULISMO AL GOVERNO E TRA LE MASSE
Per
lo Slai Cobas le trattative sindacali devono essere trasparenti, su
mandato vincolante degli operai dato in assemblea. Gli operai devono
poter decidere la piattaforma rivendicativa e controllare la
trattativa. Tutti i sindacati scelti liberamente dagli operai
presenti in reparto devono avere il diritto di partecipare alle
trattative.
Senza
queste condizioni significa che una parte di operai decide
arbitrariamente sulla pelle degli altri e i sindacalisti di mestiere
sulla testa di tutti.
A
Sabbio il direttore venerdì ha ribadito quella che è da sempre la
linea dell’azienda: fare più bombole con meno operai: “possiamo
riuscire a fare in sicurezza la produzione di 9 ore in 8 ore...”
Che sono lo stesso spirito e gli stessi obiettivi del contratto
aziendale del 10.3.2017 FLESSIBILITÀ TOTALE firmato con FiomFimUilm.
E che l’azienda sta incassando applicandolo nei vari reparti. A
Sabbio grazie agli accordi sindacali con i confederali ha già potuto
fare più flessibilità e recuperi produttivi di quelli previsti
dall’accordo aziendale sulla flessibilità totale.
MA
HANNO INCONTRATO UNA FORTE RESISTENZA GRAZIE ALLA MOBILITAZIONE E
AGLI SCIOPERI DELLO SLAI COBAS E IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEL
REPARTO NON È ANCORA PASSATO.
19 dicembre - Morti sul lavoro, ma il Governo taglia le risorse per i piani di prevenzione. La manovra del governo ingannapopolo che salvaguarda i padroni assassini
La
denuncia di Andrea Maestri di Possibile: "questo è un uso
criminoso del potere politico"
18
dicembre 2018
Andrea
Maestri, della segreteria nazionale di Possibile, ha parole di fuoco
a commento di una delle modifiche alla manovra: "i morti sul
lavoro sono 713 nei primi 8 mesi del 2018, a cui si aggiungono gli
infortuni non mortali. E il governo che fa? Taglia le risorse per i
piani prevenzione. Questo è un uso criminoso del potere politico e
del consenso giocato sulla pelle dei lavoratori.
18 dicembre - ARCELOR/MITTAL PUO' NON RISPETTARE L'ACCORDO ILVA - FIRMATO: SINDACATI CONFEDERALI
(dal
blog tarantocontro)
A
Genova - I sindacati offrono un'ancora ad ArcelorMittal per non
riassorbire i lavoratori in cigs neanche nel 2023 - Non rispettano
neanche l'accordo illegittimo che loro hanno firmato.
Così
si apprestano a fare per i 2000 operai di Taranto?
Lo
Slai Cobas sc Taranto dice:
NO
ALL'IMBROGLIO
DEI LAVORI DI PUBBLICA UTILITA'
SI
AL
RIENTRO DEI LAVORATORI CIGS NEI REPARTI E SERVIZI RIDOTTI
NO
ALLA
TERZIARIZZAZIONE
NO
A
CARICHI DI LAVORO, CUMULO DI MANSIONI, STRAORDINARI CHE METTONO A
RISCHIO SICUREZZA E SALUTE
INFO
DA GENOVA:
I
sindacati soddisfatti dall'esito dell'incontro tecnico di Roma
Tavolo
Ilva al Mise, Società per Cornigliano salvagente dei 474 dipendenti
non assunti da Mittal
martedì
18 dicembre 2018
GENOVA
- Società
per Cornigliano
sarà il salvagente dei 474 lavoratori dell'Ilva, che non verranno
assunti direttamente da Arcelor
Mittal.
È questo l'esito dell'incontro tecnico sull'Ilva di Genova che si è
tenuto quest'oggi a Roma tra sindacati, commissari, Regione Liguria,
Società per Cornigliano e Arcelor Mittal.
18 dicembre - da Bergamo: Arrestato imprenditore delle cooperative. È il padrone della cooperativa Selection quella delle 17 operaie della Montello! Ma è il sistema dell’intermediazione della manodopera vero e proprio caporalato legalizzato, che va combattuto e abolito.
SLAI
COBAS
per
il sindacato di classe
via
Marconi 1 Dalmine
Comunicato
alla stampa
Arrestato
Giuseppe D’Armento imprenditore delle cooperative.
È
il padrone della cooperativa Selection quella delle 17 operaie della
Montello!
Ma è il sistema dell’intermediazione della manodopera vero e proprio caporalato legalizzato, che va combattuto e abolito.
Ma è il sistema dell’intermediazione della manodopera vero e proprio caporalato legalizzato, che va combattuto e abolito.
Un
altro grosso arresto nel mondo delle cooperative logistiche.
Non
si tratta di una mela marcia. É il sistema delle cooperative
logistiche che di fatto è la legalizzazione del caporalato, un
sistema di intermediazione di manodopera da combattere e da
abolire.
Un sistema per l’intermediazione di manodopera da vendere ai padroni a prezzi stracciati. Grazie alla facile e poco controllata evasione fiscale, grazie ai furti in buste paga. Livelli inferiori, tfr maturati che spariscono nei cambi appalto… ore e ore di straordinario pagate in nero e sempre meno della quantità realmente fatta per fare alcuni diffusi esempi.
Un sistema per l’intermediazione di manodopera da vendere ai padroni a prezzi stracciati. Grazie alla facile e poco controllata evasione fiscale, grazie ai furti in buste paga. Livelli inferiori, tfr maturati che spariscono nei cambi appalto… ore e ore di straordinario pagate in nero e sempre meno della quantità realmente fatta per fare alcuni diffusi esempi.
Un
sistema fondato sul ricatto occupazionale e retributivo grazie a
norme e ai contratti di lavoro inefficaci e compiacenti.
Un
sistema per arricchire le società di intermediazione. Un sistema per
favorire guadagni extra per i padroni ben consapevoli dell’oliato
meccanismo dei prezzi stracciati alla base dei cambi appalto sempre
più al ribasso.
18 dicembre - Non si ferma la carneficina degli operai, in aumento i lavoratori immigrati ASSASSINATI in nome del profitto: Ospitaletto (BS) Straziato dalla gru, operaio muore sul colpo
Il
piazzale dello stabilimento Aso di Ospitaletto, dove ieri mattina un
incidente è costato la vita a un lavoratore 52enne
Ci
sarebbe un errore umano dietro l’ennesima tragedia sul lavoro nel
Bresciano. Larbi El Harrak, operaio di origini marocchine di 52 anni,
ha perso la vita schiacciato dal bulbo del ragno meccanico per la
movimentazione di rottami che stava manovrando un suo collega di
lavoro. LA TRAGEDIA si è consumata intorno alle 9.45 di ieri mattina
nel piazzale di stoccaggio delle materie prime della Aso siderurgica,
in via Seriola a Ospitaletto. L’incidente è avvenuto davanti alle
telecamere della videosorveglianza dell’azienda e i filmati sono
stati acquisiti dai carabinieri e dall’Ats di Brescia, che stanno
ricostruendo la dinamica dell’infortunio per stabilire eventuali
responsabilità e verificare se al momento della disgrazia fossero
attivate tutte le misure di sicurezza. La procura ha aperto
un’inchiesta per omicidio colposo. (...)
Cinzia
Reboni
martedì 18 dicembre 2018
18 dicembre - dal blog tarantocontro: Prima di tutto, organizzare un Comitato di lotta dei cassintegrati Ilva - Dalle conclusioni dell'assemblea del 5 dicembre scorso
"Cosa
pensiamo di fare.
Ciò
che servirebbe di più è in realtà una azione extralegale. Vale a
dire che anche in pochi si cominci a costruire tra i cassintegrati un
Comitato. Questo è già avvenuto in altre realtà. Non bisogna
impressionarsi che all'inizio si è pochi. Il problema è che se per
gli operai Ilva è sempre stata negli ultimi anni una situazione
difficile per mettersi insieme, se non in alcuni momenti buoni di
lotta che però non hanno avuto seguito; per i cassintegrati è
ancora più complicato, non c'è più la fabbrica che vi tiene uniti.
Però è necessario. Un comitato che cominci a raccogliere, a vedersi
periodicamente per decidere insieme i passi da fare, cosa fare, ecc..
Questa questione sembrava ad un certo punto, pochi giorni dopo
l'operazione Mittal, che potesse avvenire perchè un centinaio di
operai si erano visti davanti cigs alla portineria D anche su
sollecitazione di operai interni; però poi questi, da Ranieri di
Liberi e pensanti a Sibilla della Cub, hanno fatto cadere tutto col
discorso: no, a noi non interessa rientrare al lavoro, ci interessa
avere l'integrazione dalla Regione attraverso i Lavori socialmente
utili.
Su questo indirizzo noi non eravamo e non siamo d'accordo, ma per dire che la prima questione è cominciare a riunirsi e noi faremo quello che è necessario, sarebbe bene che a metà gennaio ci
riconvochiamo.
Su questo indirizzo noi non eravamo e non siamo d'accordo, ma per dire che la prima questione è cominciare a riunirsi e noi faremo quello che è necessario, sarebbe bene che a metà gennaio ci
riconvochiamo.
17 dicembre - TARANTO: Usb Arcelor/MIttal/Ilva - ma stiamo su "scherzi a parte"?
USB
prima firma e poi si lamenta e si agita come una mosca in un bicchier
d’acqua dopo aver contribuito all’accordo ingannapoopolo
Arcelor/Mittal - governo - sindacati.
Noi
diciamo no allo sciopero da ‘scherzi a parte’, indetto da Usb da
oggi al 19 mattina.
L’accordo
va impugnato e fatto saltare e nei prossimi mesi questa situazione
alla luce dei fatti si produrrà.
Intanto
muoviamoci.
Ci
apprestiamo a scatenare una ondata di controlli su sicurezza e
condizioni di lavoro in AM
Ci
apprestiamo a lanciare l’esposto-denuncia e i ricorsi di massa
degli operai attualmente in CIG per il rientro in AM
Ci
apprestiamo a spiegare la vera natura degli incontri in Regione,
quello che si è realmente detto, quello che si prepara.
Dopo
aver esposto quello che intendiamo fare all’assemblea del 5
dicembre
il
20 dicembre dalle 18 in poi alla nuova sede Slai Cobas di via Livio
Andronico 47 (ang. via Polibio) Taranto tel. 3475301704 facciamo il
secondo passo
Il
20 dicembre parliamo anche del processo in corso ambiente svenduto
dove ora tocca allo Slai Cobas e alle parti civili da noi organizzate
prendere la parola e portare nel tribunale la voce degli operai Ilva,
lavoratori cimiteriali e cittadini Tamburi e Paolo VI che sono parte
civile – questo avverrà il
7 gennaio presso la Corte d’Assise di Paolo VI.
A
tutti gli operai interessati chiediamo di partecipare il 20 , far
circolare la notizia, farsi sentire
Slai
Cobas sc 347.5301704
lo
Slai Cobas non usa normalmente facebook o whatsapp
preferiamo
le telefonate dirette le email e il contatto personale diretto
sabato 15 dicembre 2018
15 dicembre - dallo Slai Cobas sc Bergamo: Il fascismo padronale nelle fabbriche: TenarisDalmine un discorso di classe intimidatorio a cui gli operai devono dare una risposta di classe
‘IO
POSSO LOTTARE INSIEME A VOI PER CONQUISTARE NUOVI MERCATI, MA ADESSO
O DI QUA O DI LA...’
RISPEDIAMO
AL MITTENTE LE PROVOCAZIONI DEL DIRETTORE DI PRODUZIONE TENARIS
DALMINE
SIG.
GIULIANO
QUANTO
AFFERMATO IERI DA QUESTO DIRIGENTE AZIENDALE E’ UN ATTACCO A TUTTI
GLI OPERAI DEL REPARTO DI SABBIO CHE SONO STATI CONVOCATI AD UNA
RIUNIONE IN ORARIO DI LAVORO, (ufficialmente, dal Direttore) PER
SENTIRSI DIRE, TRA L’ALTRO, CHE SONO DEI MANTENUTI DA MAMMA
TENARIS…..E CHE CONTINUANDO A FARE SCIOPERO PORTANO ALLA MORTE DEL
REPARTO… NOI STIAMO DISCUTENDO E VOI CI PUGNALATE ALLE SPALLE,
PERCHE CONTINUARE CON SCONTRI DEL CAZZO, QUESTA NON E’ UNA
DISCUSSIONE COSTRUTTIVA...
UN
DISCORSO INTIMIDATORIO PER METTERE PAURA FONDATO SULL’ IMBROGLIO:
NON
SONO I LAVORATORI CHE STANNO SCIOPERANDO CONTRO IL LORO LAVORO,
E'
L’AZIENDA CHE HA PEGGIORATO LE LORO CONDIZIONI DI LAVORO SU
SALARIO, DIRITTI E SICUREZZA, TAGLIANDO I TURNI, AUMENTANDO I RITMI,
SATURANDO GLI ORARI, TAGLIANDO GLI ORGANICI… PER AUMENTARE I SUOI
PROFITTI.
E
LOTTARE CONTRO TUTTO QUESTO E’ PIU’ CHE LEGITTIMO.
(ALTRO
PROBLEMA SONO GLI OBBIETTIVI E LA DIREZIONE DELLA LOTTA, MA QUESTO È
UN PROBLEMA DI LINEA SINDACALE INTERNO AGLI OPERAI)
QUELLO
CHE NON E’ LEGITTIMO, MA CHE DA TEMPO STA AVANZANDO IN TUTTE LE
FABBRICHE, ALIMENTATO DALLA POLITICA DEI GOVERNI, SONO GLI ATTACCHI
ALLA LIBERTA’ DI SCIOPERO E DI ORGANIZZAZIONE SINDACALE DEGLI
OPERAI
CHE
DALLA FIAT DI MARCHIONNE ALLA TENARIS SI CHIAMA FASCISMO PADRONALE.
E
CHE PER AFFERMARSI UTILIZZA PROPRIO IL LINGUAGGIO CHE HA UTILIZZATO
IL SIG. GIULIANO NEL SUO COMIZIO INFARCITO DI DEMAGOGIA POPULISTA, A
PARTIRE DAL FATTO CHE SI È PRESENTATO COME ‘NON DIRETTORE’,
COME PERSONA QUALSIASI. COME IL CAPITANO DI UNA SQUADRA CHE HA
BISOGNO CHE TUTTI SIANO FUSI CON L’AZIENDA:
‘IO
POSSO LOTTARE INSIEME A VOI PER CONQUISTARE NUOVI MERCATI, MA ADESSO
O DI QUA O DI LA...’
VECCHIO
TRUCCO IL CERCARE DI APPARIRE COME UNO DI NOI PER FARE PRESA, DOVE
NON ARRIVANO LE MINACCE, ARRIVANO LE INTERESSATE LUSINGHE.
NO
AL FASCISMO PADRONALE
SALARIO
DIRITTI LAVORO E SICUREZZA PER TUTTI
LA
LOTTA CONTINUA
SLAI
COBAS per il sindacato di classe
13
dicembre 2018
14 dicembre - Info da Taranto: Mittal ed esternalizzazione - Cisl e Cgil/ditte appaltatrici complici della "guerra tra poveri" in atto alla Arcelor/Mittal
I
sindacati confederali da un lato denunciano la politica di
terziarizzazione che la Arcelor/Mittal sta facendo; dall'altro nelle
ditte appaltatrici si rivolgono alla stessa Arcelor/Mittal perchè
vigili su questo andazzo.
La realtà è che Mittal e Ditte appaltatrici, come la Chemipul - ognuno per i loro interessi - fanno entrare nuovi lavoratori al posto di operai Ilva messi in cigs. La conseguenza è che: gli operai Ilva sono fuori dalla fabbrica e a reddito ridotto; gli operai delle ditte di appalto che da anni lavorano non vedono migliorate le loro condizioni di lavoro, in termini di aumento di ore e salari; e va avanti una oggettiva "guerra tra poveri" tra operai nuovi assunti e operai "storici" Ilva/appalto, di cui sono pienamente complici i sindacati che hanno firmato l'accordo Ilva/Arcelor/Mittal che ha avviato questa brutta situazione.
La realtà è che Mittal e Ditte appaltatrici, come la Chemipul - ognuno per i loro interessi - fanno entrare nuovi lavoratori al posto di operai Ilva messi in cigs. La conseguenza è che: gli operai Ilva sono fuori dalla fabbrica e a reddito ridotto; gli operai delle ditte di appalto che da anni lavorano non vedono migliorate le loro condizioni di lavoro, in termini di aumento di ore e salari; e va avanti una oggettiva "guerra tra poveri" tra operai nuovi assunti e operai "storici" Ilva/appalto, di cui sono pienamente complici i sindacati che hanno firmato l'accordo Ilva/Arcelor/Mittal che ha avviato questa brutta situazione.
Ora
i sindacati confederali, Cgil, Cisl, dell'appalto "si
lamentano", ma sono inutili e falsi, perchè chiedono proprio
alla "capo intesta" della situazione di vigilare... E' come
dire al grande truffatore di stare attento al piccolo truffatore.
Così è solo una presa in giro per tutti gli operai.
SONO GLI OPERAI CHE DEVONO RIBELLARSI, SOOTTRAENDOSI A QUESTO GIOCO AL MASSACRO.
SONO GLI OPERAI CHE DEVONO RIBELLARSI, SOOTTRAENDOSI A QUESTO GIOCO AL MASSACRO.
14 dicembre - Prima il razzismo ora lo schiavismo: l'Ungheria inizia a ribellarsi a Orban
Migliaia
di manifestanti sono andati a manifestare sulla piazza davanti al
Parlamento, scontri con la polizia. Il governo accusa Soros di aver
fomentato la protesta globalist
14 dicembre 2018
Prima
il razzismo, poi lo sfruttamnento e infine la limitazione delle
libertà. Una 'ricetta' che ha provocato scontri violenti fino a
tarda notte, a Budapest, fra manifestanti che protestano contro il
governo e la polizia, sulla piazza davanti al Parlamento. In migliaia
hanno protestato ieri sera di nuovo contro la legge sugli
straordinari, ribattezzata «schiavista», che aumenta a 400 ore
l'anno gli straordinari dei lavoratori.
13 dicembre - dal blog tarantocontro: LA VERITA' SUI CIGS ILVA - PROCESSO ILVA ORGANIZZARSI PER IL 7 GENNAIO
L’
assemblea alla Biblioteca comunale di Taranto del 5 dicembre è
andata bene con partecipazione numerosa di parti civili e
operai cassintegrati.
Sono
state illustrate linee di azione sul piano legale – con il
contributo attivo dei legali presenti – sia nei confronti del
processo Ambiente svenduto – dove è cominciato finalmente
l’intervento delle parti civili, sia nei confronti dello sciagurato
accordo governo/Arcelor Mittal/ sindacati firmatari, sia sulle
decisioni della Regione per i cassintegrati.
Abbiamo
studiato le questioni, fatto inchiesta e incontri mirati in Regione e
ora possediamo tutte le informazioni necessarie –
che tutti nascondono e forniscono parzialmente
-
per
costruire insieme i fatti, all’esterno come all’interno di AM e
Ilva AS, in Tribunale come in regione.
Per
il tribunale ‘processo ambiente svenduto’ la data importante è
il 7 gennaio.
Per
il resto, prima cominciamo a fare le cose nella chiarezza e autonomia
da tutti e meglio è.
Ne
parliamo nuovamente con tutti gli interessati
il 20 dicembre alla nuova sede Slai Cobas – via Livio Andronico 47
Taranto – angolo via Polibio, dalle 17.30 in poi.
mercoledì 12 dicembre 2018
12 dicembre - dal blog tarantocontro: Ancora licenziamento ai lavoratori ex Pasquinelli - Annunciato stato di agitazione
Continua
la precarietà infinita per i lavoratori ex Pasquinelli. Ora la Ditta
attuale, dopo pochi mesi di servizio, comunica il licenziamento dal
29 dicembre per termine appalto comunale. Si conferma pienamente
quello che lo Slai Cobas
sc aveva denunciato fin dal primo momento della messa fuori da parte
dell'Amiu dei lavoratori dall'impianto Pasquinelli della selezione
della differenziata:
- l'impianto dopo quasi due anni non rientra in funzione, con spreco di soldi pubblici per affidare la selezione a ditte private;
- l'impianto dopo quasi due anni non rientra in funzione, con spreco di soldi pubblici per affidare la selezione a ditte private;
-
la raccolta differenziata scandalosamente resta al 17% - e non c'è
prospettiva dell'avvio ai Tamburi e a Paolo VI;
-
i lavoratori vengono sbattuti da una ditta all'altra per alcuni mesi
per altri lavori, sempre a rischio di perdere il lavoro.
In
questo le responsabilità sono del Comune e dell'Amiu. Ma è stato
connivente in tutti questi due anni l'atteggiamento del sindacato Ugl
che col discorso della "continuità lavorativa" a qualsiasi
costo, accetta l'andazzo di "poco, maledetto e subito" che
ha reso questi lavoratori da una risorsa, per professionalità,
esperienza, per la città far parte del mare dei lavoratori precari a
Taranto, in cui al massimo il Comune interviene con appalti
tappabuchi.
Seguono
le lettere fatte al Comune e all'Amiu.
martedì 11 dicembre 2018
lunedì 10 dicembre 2018
domenica 9 dicembre 2018
9 dicembre - Vimercate, agguato a giovane e combattivo delegato del Si Cobas
IL DECRETO SICUREZZA SALVINI DI MAIO DA I SUOI MARCI FRUTTI
Venerdi sera a Vimercate, agguato a giovane e combattivo delegato del Si Cobas maturato nello schifoso mondo dello sfruttamento delle cooperative.
Un aggressione per fare male e fermare la lotta in fabbrica.
Un'aggressione mirata su commissione, al buio, all'ora di andare in fabbrica per il turno di notte, due bastardi lo hanno aspettato sotto casa, chiamato per nome e poi colpito a tradimento al volto con pugni di ferro e a terra preso a calci ovunque.
Ad aspettare per la fuga e per copertura, due auto con il motore acceso.
Il delegato è molto attivo in fabbrica con i suoi compagni di lavoro sta lottando senza sosta contro la cooperativa a cui sono stati appaltati.
Massima solidarietà e massima mobilitazione.
venerdì 7 dicembre 2018
7 dicembre - Ultima ora: Treno urta una piattaforma in galleria a Firenze: feriti gravemente tre operai
L'incidente
è avvenuto tra le stazioni di Campo Marte e Statuto. I tre
lavoratori, che stavano effettuando lavori di manutenzione per le
Ferrovie, ricoverati in prognosi riservata per politraumi
7
dicembre 2018
giovedì 6 dicembre 2018
6 dicembre - Primo info sul convegno/assemblea a TARANTO da tarantocontro: importante convegno assemblea ieri alla biblioteca comunale di Taranto
Approfondita
la
strada e l'azione per il processo 'Ambiente
sveduto' mentre arriva
l'ora delle parti civili ed
esposta la linea e l'azione dell'impugnazione di massa
esposta la linea e l'azione dell'impugnazione di massa
dell'accordo del 6
dicembre che ha consegnato fabbrica e città
ai padroni della
multinazionale indiana Arcelor Mittal
nei prossimi giorni le ulteriori iniziative per concretizzare le
nei prossimi giorni le ulteriori iniziative per concretizzare le
decisioni
info
info
slaicobasta@gmail.com
cell.
347-5301704
sede
via Livio Andronico 47 Taranto
Aperta
per tutta la questione processo Ambiente svenduto e le
vicende operai
Arcelor Mittal e cassintegrati Amministrazione
straordinaria Ilva
5 dicembre - Dallo Slai Cobas sc TA: La situazione dei migranti a Taranto - Respingiamo insieme gli effetti devastanti del decreto sicurezza di Salvini
Al
momento, per fortuna, la Prefettura di Taranto non ha inviato
disposizioni, che, in attuazione del decreto sicurezza razzista e
anticostituzionale, potrebbero portare anche a Taranto e in provincia
all'allontanamento dai centri di accoglienza e dagli Sprar per decine
e decine di migranti con permesso di soggiorno umanitario, con la
conseguenza nefasta di trovarsi da un giorno all'altro in mezzo ad
una strada, resi da questo governo "clandestini". La
Prefettura sta monitorando la situazione. E proprio ieri le
associazioni hanno programmato per oggi un incontro in prefettura per
allontanare questa assurda eventualità. Intanto è prevedibile con
il nuovo bando - che sarebbe prorogato di 4/5 mesi - un taglio del
fondi (per "prendere alla gola" e impedire anche per questa
via una minima accoglienza e assistenza ai migranti); fermo restando
che è da 6 mesi che le associazioni non vengono pagate. Tra i
migranti c'è chiaramente preoccupazione. Molti soprattutto in
provincia lavorano nelle campagne e quindi togliere loro ora
l'alloggio vorrebbe dire togliere anche il lavoro.
Noi,
dello Slai cobas sc, pensiamo che in primis i migranti devono essere
protagonisti di una nuova stagione di lotta a Taranto - come è stata
qualche anno fa per chiedere il diritto ai documenti e condizioni di
vita dignitose in alcuni centri di accoglienza (lotta che è stata
vincente) - E lo SLAI COBAS SC E' PRONTO A SOSTENERLI.
Pensiamo
che le associazioni, a fronte di disposizioni illegittime del governo
o eventualmente della Prefettura, debbano attuare una disobbedienza
civile, come in altre città sta accadendo.
martedì 4 dicembre 2018
4 dicembre - Il governo fascio/populista con traino Salvini prepara nuovi regali ai padroni. Un contributo
Inail,
sconti alle imprese? No
di
Vito Totire (*)
Con
l’andamento – e incremento – degli infortuni (anche mortali) è
una decisione da rifiutare
Il
quotidiano «Il Resto del Carlino» diffonde (domenica 2 dicembre)
una notizia relativa all’Inail: «Imprese – Giù i contributi
Inail. Sconti per le imprese anche dal taglio dei contributi Inail ;
operazione che consentirebbe di risparmiare circa 600 milioni. Una
misura fortemente voluta dalla Lega». Il linguaggio (sconti) è un
po’ da supermercato. Qualcuno risparmierà ma certo non i
lavoratori che da questi tagli possono attendersi ulteriori rigidità
da parte dell’Inail nelle procedure di riconoscimento di malattie e
infortuni.
Assistiamo
frequentemente a:
3 dicembre - Bari, 19enne in scooter muore dopo lo scontro con un'auto: stava consegnando pizze a domicilio
sfruttamento e morte per i giovani raiders
L'incidente
su viale Madre Teresa di Calcutta, nel tratto fra via Camillo Rosalba
e via De Laurentis, a Poggiofranco: qualche giorno prima un altro
motociclista era morto nella stessa zona. Indagato automobilista
20enne
di
CENZIO DI ZANNI
02
dicembre 2018
Un
motociclista di 19 anni, Alberto Piscopo Pollini, è morto nello
scontro fra lo scooter su cui viaggiava e una Citroen C3 nera guidata
da un ventenne. L'incidente a Bari, intorno alle 22,30 di sabato 1°
dicembre, su viale Madre Teresa di Calcutta, a Poggiofranco, nel
tratto fra via Camillo Rosalba e via De Laurentis. La vittima stava
consegnando pizze a domicilio per una società specializzata in
questo tipo di servizi.