domenica 23 dicembre 2018

22 dicembre - PALERMO: Ass.za ig-personale: si apre il “libero mercato” al migliore offerente di studenti disabili, genitori e assistenti

Si apre a Palermo da Gennaio 2019 il “libero mercato” delle Cooperative Sociali (proprio così lo hanno chiamato dai palazzi del potere!) degli studenti disabili, dei genitori, e degli assistenti al miglior offerente, avallato dalla nuova procedura di ACCREDITAMENTO che la Città Metropolitana di Palermo – Ufficio Politiche Sociali, il cui odioso accanimento ideologico, politico e pratico non ha più limiti, ha bandito in questi giorni per il servizio di assistenza igienico-personale nelle scuole superiori, non accogliendo assolutamente tutte le istanze critiche di diversi genitori e degli Assistenti verso l’applicazione di questa procedura.
Continua quindi dai palazzi istituzionali, nonostante le loro false dichiarazioni sui giornali per dare un quadro della situazione che non è affatto corrispondente alla realtà quotidiana, il pesante attacco a diritti sacrosanti.
Si apre il “libero mercato” delle Coop = se tu Assistente fai scegliere al genitore dello studente disabile la nostra coop noi ti assumeremo, FORSE!!!
Questo e' il "nuovo" bando di accreditamento per l'ig-personale da gennaio 2019 a Palermo, la sfrenata sporca corsa ad accaparrarsi più “clienti”, i genitori, mettendo in campo sporchi ricatti occupazionali verso gli assistenti ig-personale, tutti a rischio, perche' le cooperative, in buona parte, stanno già dando dato segnali concreti di non volere rispettare piu' nelle assunzioni il criterio dell' anzianita' di servizio, cancellando la clausola di salvaguardia.
 
Si mettono a serio rischio studenti disabili su cui non si garantisce più la continuità utente-operatore, e si mettono a serissimo rischio occupazionale gli assistenti che si potrebbero ritrovare in corso di anno scolastico senza lavoro.
Per non parlare del servizio di trasporto! Studenti disabili privati del servizio di trasporto dai palazzi del potere , non hanno frequentato mai la scuola superiore a Palermo dal mese di settembre, pero' l'importante e' fare alberi di natale sontuosi dentro quei palazzi, come la Citta' Metropolitana di Palermo, festeggiare, come fa il sindaco orlando "Palermo citta' della cultura" con Mattarella... ipocrisia becera! Citta' per la cultura per chi??? E su questa vicenda non un parola dice il Presidente della Regione Siciliana Musumeci, definito giustamente da più parti fantasma!, per non parlare del governo nazionale attuale, Lega/M5S, che ha perfino istituito un ministero sulla disabilità che serve solo a fare propaganda di massa reazionaria e fascista.
Poi negli incontri istituzionali, vedi quello del 20 dicembre a Palazzo Comitini:" e da gennaio che succede?" e ti allargano le braccia " le gare vanno deserte, i genitori si devono accontentare dei buoni ticket per il trasporto", una becera elemosina giornaliera che per molte famiglie non risolve il problema perche' diversi genitori che hanno lavori con turni notturni, anche se fruissero dei suddetti buoni non possono lo stesso accompagnare con mezzi propri i loro figli a scuola.
Uuna sola parola .. vergogna! non basta più!
Lo Slai Cobas sc è l’unica O.S. che continua a battersi insieme diversi genitori di studenti disabili e Assistenti, cercando di contrastare, non senza difficoltà, da mesi e mesi quanto avviene in merito all’attacco di diritti basilari, come il diritto allo studio e al lavoro.

Continueremo a farlo perché necessario!
Slai Cobas sc Palermo

in allegato articolo del Giornale di Sicilia del 21 dicembre 

e lettera MIUR dopo quella nazionale dello Slai


sabato 22 dicembre 2018

22 dicembre - info da tarantocontro: Il bluff per gli operai Ilva AS in cigs - Cosa dicono i Liberi e pensanti, tipo Ranieri, e la Cub/Flmu che hanno detto che l'unica strada per i lavoratori in cigs era rivolgersi alla Regione per l'integrazione e non battersi per il rientro in fabbrica?

DALL'INCONTRO TENUTO DALLO SLAI COBAS CON FUNZIONARIO DELLA TASK FORCE REGIONALE
Vi sarà una prima formazione di 40 ore che svilupperà Ilva AS attraverso Fondo Impresa. Di queste 24 ore sono individuali, indirizzati a capire il profilo del lavoratore. Dopo vengono offerte 16 ore di “formazione tecnica” collettiva.
Queste 40 ore non saranno retribuite!
Poi vi saranno 210 ore di formazione (un paio di mesi) per 5 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, gestite con fondi della Regione.
Queste verranno pagate 7 o 7,50 euro all'ora.
La Regione paga a conto e a saldo agli Enti, e così faranno gli Enti verso gli operai, salvo i pochi che riescono ad anticipare.
Questa formazione sarà in linea con l'analisi fatta dall'Ilva AS (funzionale a capire dove collocare i lavoratori).
La formazione potrà interessare 20/25 Enti. Ogni Ente al massimo gestirà 10 corsi formativi.
La Regione non dà delle linee di indirizzo per i corsi formativi, ma svolge solo un controllo.
Circa la finalizzazione al rientro presso la ArcelorMittal o al lavoro di bonifiche, questa è auspicabile ma - dice la Regione - “presupporrebbe una regia”. 
I TEMPI
Entro gennaio un avviso; poi 60 gg per approvare piani formativi; poi altri 60gg perchè i piani approvati siano “caricati” sul sistema. In tutto 4/5 mesi.
Quindi, chi si è illuso che almeno con i corsi vi era una forma di integrazione al reddito, si deve rassegnare che al massimo questa integrazione durerà per due mesi. 
Chi ha già fatto questo tipo di corsi - per esempio gli operai della Cementir - hanno detto che sono assolutamente inutili per una finalizzazione lavorativa (rientro in fabbrica), al massimo, se va bene, di forniscono conoscenze tecnico-scientifiche ad uso formazione personale...

venerdì 21 dicembre 2018

21 dicembre - Tenaris Dalmine reparto di Sabbio di fronte all'azione di denuncia dello Slai Cobas non hanno il coraggio di rispondere e fanno parlare i comunicati anonimi

Altro che saltati i nervi! 
I traffichini sottobanco colpiti nel segno sono passati alle lettere anonime!
Per vomitare idioti insulti allo Slai Cobas per rilanciare esattamente quello che vuole l’azienda!
E lo fanno molto stupidamente perché per difendere le trattative sindacali Fiom Azienda (ricordate l’incredibile lettera contro Fim e Uilm?) tirano fuori un sacco di particolari sulla trattativa sconosciuti.
Perché stanno in un comunicato anonimo, e non sono discussi e approvati nelle assemblee operaie prima delle trattative?
PER GLI OPERAI CHE VOGLIONO RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA
Una prima risposta alla lettera “pseudo-anonima” apparsa in reparto 
Purtroppo per gli estensori della lettera la realtà è molto diversa da quella che cercano di rappresentare strumentalmente per nascondere le proprie responsabilità, a partire dal fatto che:
nelle uniche assemblee fatte le decisioni prese a maggioranza dagli operai erano state chiare e avevano vincolato i delegati a fornire copia di tutti gli accordi vigenti sulle ODL, avviamenti, professionalità e organici, svuotamento del forno durante gli scioperi e l’assemblea che dovevano essere messi su ogni postazione, e poi i delegati Fiom dovevano venire in reparto alla mattina per fermare le macchine quando non erano rispettate dall’azienda. La turnazione con una squadra doveva riprendere con regolarità con settimane alternate con 1° e  2° turno e oltre al recupero delle 60 euro “sperimentali" che erano sparite per 7-15. Sulla sicurezza dovevano essere fatti gli interventi in sospeso da tempo al controllo visivo e al ripristino automatico dell’avvita cappellotti, che continua ad essere fatto in manuale. Si rivendicava la conferma dei lavoratori apprendisti e a tempo determinato, che dopo poche settimane erano già messi in organico produttivo.
DOVE SONO FINITI QUESTI FATTI?
Se poi qualcuno si è fatto portavoce tra gli operai delle indicazioni dell’azienda e delle sue esigenze in relazione al budget, illudendo gli operai che l’unica possibilità è quella di portare a casa 4 soldi in cambio di peggioramenti, non cerchi strumentalmente di attaccare lo Slai Cobas e il suo rappresentante di reparto che propone e pratica un’altra strada sia a Sabbio che in tutta la Tenaris Dalmine: quella di lottare e usare gli scioperi per difendere tutti i posti di lavoro, il salario, i diritti, la sicurezza e la salute di tutti gli operai, che i piani aziendali e gli accordi sindacali di fiomfimuilm non tutelano, PERCHÈ SONO CENTRATI SOLO SUL PROFITTO E LO SFRUTTAMENTO.
Per chiudere sulla stupidità della lettera, pure la fantomatica sigla è idiota perché quando gli operai sono colpiti dagli infortuni o dalle malattie professionali, i genitori sono quelli che si preoccupano veramente e di fronte al pericolo tumore/amianto o ai tubi volati settimana scorsa sul passaggio pedonale, non avrebbero mai scritto una lettera così contro gli interessi dei propri figli.
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
20.12.2018


21 dicembre - ARCELOR/MITTAL -AS ILVA TARANTO

comunicato stampa
 Taranto
assemblea operaia con buona partecipazione ieri alla sede dello Slai Cobas
 1) per preparare l’udienza del processo ‘ambiente svenduto’ del 7 gennaio 2019 dove toccherà alle parti civili da noi organizzate e presentate: operai ilva/indotto – lavoratori cimiteriali e dell’area della zona industriale Tamburi – abitanti Tamburi Paolo Sesto – familiari morti per inquinamento – si è deciso che una delegazione numerosa parteciperà all’udienza.
 2) costruire tutti ricorsi e azioni legali possibili e necessarie con la mobilitazione contro l’accordo del 6 settembe Ilva/Arcelor Mittal
si è deciso di
a- far partire entro dicembre un esposto denuncia penale contro Arcelor mittal/governo/ sindacati confederali dello slai cobas  – simile a quello che portò al processo ILVA/Nuova siet che si concluse con una forte condanna a Riva e complici -
per dare visibilità a questo esposto  ci sarà un presidio alla direzione Arcelor Mittal, alle portinerie, al tribunale di Taranto nella seconda metà di gennaio
b - impugnare l’accordo con un ricorso pilota da parte di operai non iscritti ai sindacati firmatari e quindi non vincolati ad accettarlo
c - costruire un collegio legale nazionale a tutela dell’applicazione dell’art 2112 – violato in deroga dall’accordo – dello statuto dei lavoratori ed altre leggi esistenti sulla parità di trattamento sui posti di lavoro – a questo scopo vi sarà un convegno nazionale a Taranto nei primi mesi del prossimo anno
d - sostenere tutti i ricorsi individuali da qualunque avvocato e sigla sindacale promosso contro  le discriminazioni in corso
e - organizzare un ricorso collettivo di massa dei lavoratori messi fuori in interi reparti per far posto a straordinari, spostamento di operai, terziarizzazioni con ingresso di ditte esterne
 info
parti civili processo ambiente svenduto
 comitato di lotta cassintegrati as Ilva
 Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto
slaicobasta@gmail.com
via Livio Andronico 47 Taranto
347-5301704
21 dicembre 2018

 manifesto affisso alle portinerie e con le dovute precauzioni all’interno dell’ilva e dei reparti e fatto circolare in internet e sui muri della città
 Le feste di natale all'insegna della divisione dei lavoratori ex-Ilva

20 dicembre - info dalla Sicilia: Blutec ex Fiat Termini Imerese: L’incontro al Ministero di ieri mette in dubbio perfino il rinnovo della cassa integrazione, mentre il “nuovo” piano industriale è ancora in alto mare

Quindi l’azienda, secondo il comunicato della Fiom: “ha garantito il pagamento a partire da domani [oggi per chi legge, ndr] delle spettanze pendenti: la tredicesima mensilità, la flexible benefit e Metàsalute. Mentre per Cometa la copertura sarà a gennaio”, inoltre “ha confermato che oggi [sempre ieri] presenterà la richiesta per la cassa integrazione straordinaria per tutto il 2019.”
Quindi, ancora ieri, 19 dicembre, la Blutec non aveva presentato la richiesta di cassa integrazione, mettendo in serio pericolo pure questo ammortizzatore per il 2019.
Poi la Blutec ha presentato il “nuovo” piano di rilancio che nella sostanza sembra il copiato di quelli precedenti: “A fine piano a dicembre 2019, l’azienda prevede l’impiego di 692 lavoratori attraverso un cronoprogramma, che a partire dai 132 dipendenti attuali, prevede l’assunzione di 30 lavoratori a febbraio del 2019, di 35 ad aprile, di 45 a maggio, di 85 a giugno, di 40 a luglio, di 50 ad agosto, di 60 a settembre, di 35 a ottobre, di 80 a novembre di 100 a dicembre.” Non si può nemmeno commentare un tale “cronoprogramma”!
Ricordiamo che i 132 operai di cui si parla in questo momento sono impegnati fondamentalmente nei corsi di riqualificazione e non nella produzione!
E ancora: “la novità del piano industriale è l’assemblaggio e la produzione di macchine elettriche
LSEV tramite l’accordo con un nuovo player cinese JAC.”

mercoledì 19 dicembre 2018

19 dicembre - Alla Tenaris Dalmine il problema per la Fiom non è fermare i piani padronali, ma contrastare lo Slai Cobas e la linea sindacale di classe. Per questo gli operai che vogliono veramente lottare e avere forza contro i padroni devono liberarsi dal riformismo Fiom.

 RIPORTIAMO QUANTO SUCCEDE IN UN REPARTO DELLA TENARIS DALMINE DOVE E' IN ATTO UNO SCONTRO NON SOLO   SINDACALE,  MA ANCHE IDEOLOGICO:
TRA ORGANIZZAZIONE DI CLASSE PER IL POTERE OPERAIO E  "FASCISMO" DA ARISTOCRAZIA OPERAIA.
PERCHE' IL RIFORMISMO SERVE SEMPRE LA REAZIONE, A MAGGIOR RAGIONE IN QUESTA FASE DI ASCESA DEL FASCIO-POPULISMO AL GOVERNO E TRA LE MASSE
Per lo Slai Cobas le trattative sindacali devono essere trasparenti, su mandato vincolante degli operai dato in assemblea. Gli operai devono poter decidere la piattaforma rivendicativa e controllare la trattativa. Tutti i sindacati scelti liberamente dagli operai presenti in reparto devono avere il diritto di partecipare alle trattative.
Senza queste condizioni significa che una parte di operai decide arbitrariamente sulla pelle degli altri e i sindacalisti di mestiere sulla testa di tutti.
A Sabbio il direttore venerdì ha ribadito quella che è da sempre la linea dell’azienda: fare più bombole con meno operai: “possiamo riuscire a fare in sicurezza la produzione di 9 ore in 8 ore...” Che sono lo stesso spirito e gli stessi obiettivi del contratto aziendale del 10.3.2017 FLESSIBILITÀ TOTALE firmato con FiomFimUilm. E che l’azienda sta incassando applicandolo nei vari reparti. A Sabbio grazie agli accordi sindacali con i confederali ha già potuto fare più flessibilità e recuperi produttivi di quelli previsti dall’accordo aziendale sulla flessibilità totale.
MA HANNO INCONTRATO UNA FORTE RESISTENZA GRAZIE ALLA MOBILITAZIONE E AGLI SCIOPERI DELLO SLAI COBAS E IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEL REPARTO NON È ANCORA PASSATO.

19 dicembre - Morti sul lavoro, ma il Governo taglia le risorse per i piani di prevenzione. La manovra del governo ingannapopolo che salvaguarda i padroni assassini

La denuncia di Andrea Maestri di Possibile: "questo è un uso criminoso del potere politico"
18 dicembre 2018
Andrea Maestri, della segreteria nazionale di Possibile, ha parole di fuoco a commento di una delle modifiche alla manovra: "i morti sul lavoro sono 713 nei primi 8 mesi del 2018, a cui si aggiungono gli infortuni non mortali. E il governo che fa? Taglia le risorse per i piani prevenzione. Questo è un uso criminoso del potere politico e del consenso giocato sulla pelle dei lavoratori.

18 dicembre - ARCELOR/MITTAL PUO' NON RISPETTARE L'ACCORDO ILVA - FIRMATO: SINDACATI CONFEDERALI

(dal blog tarantocontro)
A Genova - I sindacati offrono un'ancora ad ArcelorMittal per non riassorbire i lavoratori in cigs neanche nel 2023 - Non rispettano neanche l'accordo illegittimo che loro hanno firmato.
Così si apprestano a fare per i 2000 operai di Taranto?
Lo Slai Cobas sc Taranto dice:
NO ALL'IMBROGLIO DEI LAVORI DI PUBBLICA UTILITA'
SI AL RIENTRO DEI LAVORATORI CIGS NEI REPARTI E SERVIZI RIDOTTI
NO ALLA TERZIARIZZAZIONE
NO A CARICHI DI LAVORO, CUMULO DI MANSIONI, STRAORDINARI CHE METTONO A RISCHIO SICUREZZA E SALUTE 
INFO DA GENOVA: 
I sindacati soddisfatti dall'esito dell'incontro tecnico di Roma
Tavolo Ilva al Mise, Società per Cornigliano salvagente dei 474 dipendenti non assunti da Mittal
martedì 18 dicembre 2018
GENOVA - Società per Cornigliano sarà il salvagente dei 474 lavoratori dell'Ilva, che non verranno assunti direttamente da Arcelor Mittal. È questo l'esito dell'incontro tecnico sull'Ilva di Genova che si è tenuto quest'oggi a Roma tra sindacati, commissari, Regione Liguria, Società per Cornigliano e Arcelor Mittal.

18 dicembre - da Bergamo: Arrestato imprenditore delle cooperative. È il padrone della cooperativa Selection quella delle 17 operaie della Montello! Ma è il sistema dell’intermediazione della manodopera vero e proprio caporalato legalizzato, che va combattuto e abolito.

SLAI COBAS
per il sindacato di classe
via Marconi 1 Dalmine
Comunicato alla stampa
Arrestato Giuseppe D’Armento imprenditore delle cooperative.
È il padrone della cooperativa Selection quella delle 17 operaie della Montello!
Ma è il sistema dell’intermediazione della manodopera vero e proprio caporalato legalizzato, che va combattuto e abolito.
Un altro grosso arresto nel mondo delle cooperative logistiche.
Non si tratta di una mela marcia. É il sistema delle cooperative logistiche che di fatto è la legalizzazione del caporalato, un sistema di intermediazione di manodopera da combattere e da abolire.
Un sistema per l’intermediazione di manodopera da vendere ai padroni a prezzi stracciati. Grazie alla facile e poco controllata evasione fiscale, grazie ai furti in buste paga. Livelli inferiori, tfr maturati che spariscono nei cambi appalto… ore e ore di straordinario pagate in nero e sempre meno della quantità realmente fatta per fare alcuni diffusi esempi.
Un sistema fondato sul ricatto occupazionale e retributivo grazie a norme e ai contratti di lavoro inefficaci e compiacenti.
Un sistema per arricchire le società di intermediazione. Un sistema per favorire guadagni extra per i padroni ben consapevoli dell’oliato meccanismo dei prezzi stracciati alla base dei cambi appalto sempre più al ribasso.

18 dicembre - Non si ferma la carneficina degli operai, in aumento i lavoratori immigrati ASSASSINATI in nome del profitto: Ospitaletto (BS) Straziato dalla gru, operaio muore sul colpo

Il piazzale dello stabilimento Aso di Ospitaletto, dove ieri mattina un incidente è costato la vita a un lavoratore 52enne 
 Ci sarebbe un errore umano dietro l’ennesima tragedia sul lavoro nel Bresciano. Larbi El Harrak, operaio di origini marocchine di 52 anni, ha perso la vita schiacciato dal bulbo del ragno meccanico per la movimentazione di rottami che stava manovrando un suo collega di lavoro. LA TRAGEDIA si è consumata intorno alle 9.45 di ieri mattina nel piazzale di stoccaggio delle materie prime della Aso siderurgica, in via Seriola a Ospitaletto. L’incidente è avvenuto davanti alle telecamere della videosorveglianza dell’azienda e i filmati sono stati acquisiti dai carabinieri e dall’Ats di Brescia, che stanno ricostruendo la dinamica dell’infortunio per stabilire eventuali responsabilità e verificare se al momento della disgrazia fossero attivate tutte le misure di sicurezza. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. (...)
Cinzia Reboni


martedì 18 dicembre 2018

18 dicembre - dal blog tarantocontro: Prima di tutto, organizzare un Comitato di lotta dei cassintegrati Ilva - Dalle conclusioni dell'assemblea del 5 dicembre scorso

"Cosa pensiamo di fare.
Ciò che servirebbe di più è in realtà una azione extralegale. Vale a dire che anche in pochi si cominci a costruire tra i cassintegrati un Comitato. Questo è già avvenuto in altre realtà. Non bisogna impressionarsi che all'inizio si è pochi. Il problema è che se per gli operai Ilva è sempre stata negli ultimi anni una situazione difficile per mettersi insieme, se non in alcuni momenti buoni di lotta che però non hanno avuto seguito; per i cassintegrati è ancora più complicato, non c'è più la fabbrica che vi tiene uniti. Però è necessario. Un comitato che cominci a raccogliere, a vedersi periodicamente per decidere insieme i passi da fare, cosa fare, ecc.. Questa questione sembrava ad un certo punto, pochi giorni dopo l'operazione Mittal, che potesse avvenire perchè un centinaio di operai si erano visti davanti cigs alla portineria D anche su sollecitazione di operai interni; però poi questi, da Ranieri di Liberi e pensanti a Sibilla della Cub, hanno fatto cadere tutto col discorso: no, a noi non interessa rientrare al lavoro, ci interessa avere l'integrazione dalla Regione attraverso i Lavori socialmente utili.
Su questo indirizzo noi non eravamo e non siamo d'accordo, ma per dire che la prima questione è cominciare a riunirsi e noi faremo quello che è necessario, sarebbe bene che a metà gennaio ci
riconvochiamo.

17 dicembre - TARANTO: Usb Arcelor/MIttal/Ilva - ma stiamo su "scherzi a parte"?

USB prima firma e poi si lamenta e si agita come una mosca in un bicchier d’acqua  dopo aver contribuito all’accordo ingannapoopolo Arcelor/Mittal - governo - sindacati.
Noi diciamo no allo sciopero da ‘scherzi a parte’, indetto da Usb da oggi al 19 mattina.
L’accordo va impugnato e fatto saltare e nei prossimi mesi questa situazione alla luce dei fatti si produrrà.
Intanto muoviamoci.
Ci apprestiamo a scatenare una ondata di controlli su sicurezza e condizioni di lavoro in AM
Ci apprestiamo a lanciare l’esposto-denuncia e i ricorsi di massa degli operai attualmente in CIG per il rientro in AM
Ci apprestiamo a spiegare la vera natura degli incontri in Regione, quello che si è realmente detto, quello che si prepara.
Dopo aver esposto quello che intendiamo fare all’assemblea del 5 dicembre
il 20 dicembre dalle 18 in poi alla nuova sede Slai Cobas di via Livio Andronico 47 (ang. via Polibio) Taranto tel. 3475301704 facciamo il secondo passo
Il 20 dicembre parliamo anche del processo in corso ambiente svenduto dove ora tocca allo Slai Cobas e alle parti civili da noi organizzate prendere la parola e portare nel tribunale la voce degli operai Ilva, lavoratori cimiteriali e cittadini Tamburi e Paolo VI che sono parte civile – questo avverrà il 7 gennaio presso la Corte d’Assise di Paolo VI.
A tutti gli operai interessati chiediamo di partecipare il 20 , far circolare la notizia, farsi sentire

Slai Cobas sc 347.5301704
lo Slai Cobas non usa normalmente facebook o whatsapp
preferiamo le telefonate dirette le email e il contatto personale diretto


sabato 15 dicembre 2018

15 dicembre - dallo Slai Cobas sc Bergamo: Il fascismo padronale nelle fabbriche: TenarisDalmine un discorso di classe intimidatorio a cui gli operai devono dare una risposta di classe

 ‘IO POSSO LOTTARE INSIEME A VOI PER CONQUISTARE NUOVI MERCATI, MA ADESSO O DI QUA O DI LA...’
RISPEDIAMO AL MITTENTE LE PROVOCAZIONI DEL DIRETTORE DI PRODUZIONE TENARIS DALMINE 
SIG. GIULIANO

QUANTO AFFERMATO IERI DA QUESTO DIRIGENTE AZIENDALE E’ UN ATTACCO A TUTTI GLI OPERAI DEL REPARTO DI SABBIO CHE SONO STATI CONVOCATI AD UNA RIUNIONE IN ORARIO DI LAVORO, (ufficialmente, dal Direttore) PER SENTIRSI DIRE, TRA L’ALTRO, CHE SONO DEI MANTENUTI DA MAMMA TENARIS…..E CHE CONTINUANDO A FARE SCIOPERO PORTANO ALLA MORTE DEL REPARTO… NOI STIAMO DISCUTENDO E VOI CI PUGNALATE ALLE SPALLE, PERCHE CONTINUARE CON SCONTRI DEL CAZZO, QUESTA NON E’ UNA DISCUSSIONE COSTRUTTIVA...
UN DISCORSO INTIMIDATORIO PER METTERE PAURA FONDATO SULL’ IMBROGLIO:
NON SONO I LAVORATORI CHE STANNO SCIOPERANDO CONTRO IL LORO LAVORO,
E' L’AZIENDA CHE HA PEGGIORATO LE LORO CONDIZIONI DI LAVORO SU SALARIO, DIRITTI E SICUREZZA, TAGLIANDO I TURNI, AUMENTANDO I RITMI, SATURANDO GLI ORARI, TAGLIANDO GLI ORGANICI… PER AUMENTARE I SUOI PROFITTI.
E LOTTARE CONTRO TUTTO QUESTO E’ PIU’ CHE LEGITTIMO.
(ALTRO PROBLEMA SONO GLI OBBIETTIVI E LA DIREZIONE DELLA LOTTA, MA QUESTO È UN PROBLEMA DI LINEA SINDACALE INTERNO AGLI OPERAI)
QUELLO CHE NON E’ LEGITTIMO, MA CHE DA TEMPO STA AVANZANDO IN TUTTE LE FABBRICHE, ALIMENTATO DALLA POLITICA DEI GOVERNI, SONO GLI ATTACCHI ALLA LIBERTA’ DI SCIOPERO E DI ORGANIZZAZIONE SINDACALE DEGLI OPERAI
CHE DALLA FIAT DI MARCHIONNE ALLA TENARIS SI CHIAMA FASCISMO PADRONALE.
E CHE PER AFFERMARSI UTILIZZA PROPRIO IL LINGUAGGIO CHE HA UTILIZZATO IL SIG. GIULIANO NEL SUO COMIZIO INFARCITO DI DEMAGOGIA POPULISTA, A PARTIRE DAL FATTO CHE SI È PRESENTATO  COME ‘NON DIRETTORE’, COME PERSONA QUALSIASI. COME IL CAPITANO DI UNA SQUADRA CHE HA BISOGNO CHE TUTTI SIANO FUSI CON L’AZIENDA:
 ‘IO POSSO LOTTARE INSIEME A VOI PER CONQUISTARE NUOVI MERCATI, MA ADESSO O DI QUA O DI LA...’
VECCHIO TRUCCO IL CERCARE DI APPARIRE COME UNO DI NOI PER FARE PRESA, DOVE NON ARRIVANO LE MINACCE, ARRIVANO LE INTERESSATE LUSINGHE.
NO AL FASCISMO PADRONALE
SALARIO DIRITTI LAVORO E SICUREZZA PER TUTTI
LA LOTTA CONTINUA
SLAI COBAS per il sindacato di classe
13 dicembre 2018




14 dicembre - Info da Taranto: Mittal ed esternalizzazione - Cisl e Cgil/ditte appaltatrici complici della "guerra tra poveri" in atto alla Arcelor/Mittal

I sindacati confederali da un lato denunciano la politica di terziarizzazione che la Arcelor/Mittal sta facendo; dall'altro nelle ditte appaltatrici si rivolgono alla stessa Arcelor/Mittal perchè vigili su questo andazzo.
La realtà è che Mittal e Ditte appaltatrici, come la Chemipul - ognuno per i loro interessi - fanno entrare nuovi lavoratori al posto di operai Ilva messi in cigs. La conseguenza è che: gli operai Ilva sono fuori dalla fabbrica e a reddito ridotto; gli operai delle ditte di appalto che da anni lavorano non vedono migliorate le loro condizioni di lavoro, in termini di aumento di ore e salari; e va avanti una oggettiva "guerra tra poveri" tra operai nuovi assunti e operai "storici" Ilva/appalto, di cui sono pienamente complici i sindacati che hanno firmato l'accordo Ilva/Arcelor/Mittal che ha avviato questa brutta situazione.
Ora i sindacati confederali, Cgil, Cisl, dell'appalto "si lamentano", ma sono inutili e falsi, perchè chiedono proprio alla "capo intesta" della situazione di vigilare... E' come dire al grande truffatore di stare attento al piccolo truffatore. Così è solo una presa in giro per tutti gli operai.
SONO GLI OPERAI CHE DEVONO RIBELLARSI, SOOTTRAENDOSI A QUESTO GIOCO AL MASSACRO. 


14 dicembre - Prima il razzismo ora lo schiavismo: l'Ungheria inizia a ribellarsi a Orban

Migliaia di manifestanti sono andati a manifestare sulla piazza davanti al Parlamento, scontri con la polizia. Il governo accusa Soros di aver fomentato la protesta globalist 14 dicembre 2018 
 Prima il razzismo, poi lo sfruttamnento e infine la limitazione delle libertà. Una 'ricetta' che ha provocato scontri violenti fino a tarda notte, a Budapest, fra manifestanti che protestano contro il governo e la polizia, sulla piazza davanti al Parlamento. In migliaia hanno protestato ieri sera di nuovo contro la legge sugli straordinari, ribattezzata «schiavista», che aumenta a 400 ore l'anno gli straordinari dei lavoratori.

13 dicembre - dal blog tarantocontro: LA VERITA' SUI CIGS ILVA - PROCESSO ILVA ORGANIZZARSI PER IL 7 GENNAIO

L’ assemblea alla Biblioteca comunale di Taranto del 5 dicembre è andata bene  con partecipazione numerosa di parti civili e operai cassintegrati.
Sono state illustrate linee di azione sul piano legale – con il contributo attivo dei legali presenti – sia nei confronti del processo Ambiente svenduto – dove è cominciato finalmente l’intervento delle parti civili, sia nei confronti dello sciagurato accordo governo/Arcelor Mittal/ sindacati firmatari, sia sulle decisioni della Regione per i cassintegrati.
Abbiamo studiato le questioni, fatto inchiesta e incontri mirati in Regione e ora possediamo tutte le informazioni necessarie – che tutti nascondono e forniscono parzialmente -
per costruire insieme i fatti, all’esterno come all’interno di AM e Ilva AS, in Tribunale come in regione.
Per il tribunale ‘processo ambiente svenduto’ la data importante è il 7 gennaio.
Per il resto, prima cominciamo a fare le cose nella chiarezza e autonomia da tutti e meglio è.
Ne parliamo nuovamente con tutti gli interessati il 20 dicembre alla nuova sede Slai Cobas – via Livio Andronico 47 Taranto – angolo via Polibio, dalle 17.30 in poi.
 info tel. 347-5301704


mercoledì 12 dicembre 2018

12 dicembre - dal blog tarantocontro: Ancora licenziamento ai lavoratori ex Pasquinelli - Annunciato stato di agitazione

Continua la precarietà infinita per i lavoratori ex Pasquinelli. Ora la Ditta attuale, dopo pochi mesi di servizio, comunica il licenziamento dal 29 dicembre per termine appalto comunale. Si conferma pienamente quello che lo Slai Cobas sc aveva denunciato fin dal primo momento della messa fuori da parte dell'Amiu dei lavoratori dall'impianto Pasquinelli della selezione della differenziata:
- l'impianto dopo quasi due anni non rientra in funzione, con spreco di soldi pubblici per affidare la selezione a ditte private;
- la raccolta differenziata scandalosamente resta al 17% - e non c'è prospettiva dell'avvio ai Tamburi e a Paolo VI;
- i lavoratori vengono sbattuti da una ditta all'altra per alcuni mesi per altri lavori, sempre a rischio di perdere il lavoro.
In questo le responsabilità sono del Comune e dell'Amiu. Ma è stato connivente in tutti questi due anni l'atteggiamento del sindacato Ugl che col discorso della "continuità lavorativa" a qualsiasi costo, accetta l'andazzo di "poco, maledetto e subito" che ha reso questi lavoratori da una risorsa, per professionalità, esperienza, per la città far parte del mare dei lavoratori precari a Taranto, in cui al massimo il Comune interviene con appalti tappabuchi.
Questo non può e non deve continuare!
Seguono le lettere fatte al Comune e all'Amiu.

domenica 9 dicembre 2018

9 dicembre - Vimercate, agguato a giovane e combattivo delegato del Si Cobas

IL DECRETO SICUREZZA SALVINI DI MAIO DA I SUOI MARCI FRUTTI
Venerdi sera a Vimercate, agguato a giovane e combattivo delegato del Si Cobas maturato nello schifoso mondo dello sfruttamento delle cooperative.
Un aggressione per fare male e fermare la lotta in fabbrica.
Un'aggressione mirata su commissione, al buio, all'ora di andare in fabbrica per il turno di notte, due bastardi lo hanno aspettato sotto casa, chiamato per nome e poi colpito a tradimento al volto con pugni di ferro e a terra preso a calci ovunque.
Ad aspettare per la fuga e per copertura, due auto con il motore acceso.
Il delegato è molto attivo in fabbrica con i suoi compagni di lavoro sta lottando senza sosta contro la cooperativa a cui sono stati appaltati.
Massima solidarietà e massima mobilitazione.

venerdì 7 dicembre 2018

7 dicembre - Ultima ora: Treno urta una piattaforma in galleria a Firenze: feriti gravemente tre operai

L'incidente è avvenuto tra le stazioni di Campo Marte e Statuto. I tre lavoratori, che stavano effettuando lavori di manutenzione per le Ferrovie, ricoverati in prognosi riservata per politraumi
7 dicembre 2018
Incidente ferroviario la notte scorsa a Firenze. Un treno merci, che transitava tra le stazioni di Campo Marte e Statuto, ha urtato una piattaforma su rotaia sulla quale si trovavano tre operai che sono caduti a terra, sul massicciato.

giovedì 6 dicembre 2018

6 dicembre - Primo info sul convegno/assemblea a TARANTO da tarantocontro: importante convegno assemblea ieri alla biblioteca comunale di Taranto

Approfondita la strada e l'azione per il processo 'Ambiente
 sveduto' mentre arriva l'ora delle parti civili ed 
esposta la linea e l'azione dell'impugnazione di massa
 dell'accordo del 6 dicembre che ha consegnato fabbrica e città
 ai padroni della multinazionale indiana Arcelor Mittal

nei prossimi giorni le ulteriori iniziative per concretizzare le
 decisioni

info 
slaicobasta@gmail.com 
cell. 347-5301704
sede via Livio Andronico 47 Taranto 
Aperta  per tutta la questione processo Ambiente svenduto e le
 vicende operai Arcelor Mittal  e cassintegrati Amministrazione
 straordinaria Ilva
il martedì dalle 17.30 alle 20


5 dicembre - Dallo Slai Cobas sc TA: La situazione dei migranti a Taranto - Respingiamo insieme gli effetti devastanti del decreto sicurezza di Salvini

Al momento, per fortuna, la Prefettura di Taranto non ha inviato disposizioni, che, in attuazione del decreto sicurezza razzista e anticostituzionale, potrebbero portare anche a Taranto e in provincia all'allontanamento dai centri di accoglienza e dagli Sprar per decine e decine di migranti con permesso di soggiorno umanitario, con la conseguenza nefasta di trovarsi da un giorno all'altro in mezzo ad una strada, resi da questo governo "clandestini". La Prefettura sta monitorando la situazione. E proprio ieri le associazioni hanno programmato per oggi un incontro in prefettura per allontanare questa assurda eventualità. Intanto è prevedibile con il nuovo bando - che sarebbe prorogato di 4/5 mesi - un taglio del fondi (per "prendere alla gola" e impedire anche per questa via una minima accoglienza e assistenza ai migranti); fermo restando che è da 6 mesi che le associazioni non vengono pagate. Tra i migranti c'è chiaramente preoccupazione. Molti soprattutto in provincia lavorano nelle campagne e quindi togliere loro ora l'alloggio vorrebbe dire togliere anche il lavoro.
Noi, dello Slai cobas sc, pensiamo che in primis i migranti devono essere protagonisti di una nuova stagione di lotta a Taranto - come è stata qualche anno fa per chiedere il diritto ai documenti e condizioni di vita dignitose in alcuni centri di accoglienza (lotta che è stata vincente) - E lo SLAI COBAS SC E' PRONTO A SOSTENERLI.
Pensiamo che le associazioni, a fronte di disposizioni illegittime del governo o eventualmente della Prefettura, debbano attuare una disobbedienza civile, come in altre città sta accadendo.


martedì 4 dicembre 2018

4 dicembre - Il governo fascio/populista con traino Salvini prepara nuovi regali ai padroni. Un contributo

Inail, sconti alle imprese? No
di Vito Totire (*)
Con l’andamento – e incremento – degli infortuni (anche mortali) è una decisione da rifiutare
Il quotidiano «Il Resto del Carlino» diffonde (domenica 2 dicembre) una notizia relativa all’Inail: «Imprese – Giù i contributi Inail. Sconti per le imprese anche dal taglio dei contributi Inail ; operazione che consentirebbe di risparmiare circa 600 milioni. Una misura fortemente voluta dalla Lega». Il linguaggio (sconti) è un po’ da supermercato. Qualcuno risparmierà ma certo non i lavoratori che da questi tagli possono attendersi ulteriori rigidità da parte dell’Inail nelle procedure di riconoscimento di malattie e infortuni.
Assistiamo frequentemente a:

3 dicembre - Bari, 19enne in scooter muore dopo lo scontro con un'auto: stava consegnando pizze a domicilio

sfruttamento e morte per i giovani raiders
L'incidente su viale Madre Teresa di Calcutta, nel tratto fra via Camillo Rosalba e via De Laurentis, a Poggiofranco: qualche giorno prima un altro motociclista era morto nella stessa zona. Indagato automobilista 20enne
di CENZIO DI ZANNI
02 dicembre 2018 
 Un motociclista di 19 anni, Alberto Piscopo Pollini, è morto nello scontro fra lo scooter su cui viaggiava e una Citroen C3 nera guidata da un ventenne. L'incidente a Bari, intorno alle 22,30 di sabato 1° dicembre, su viale Madre Teresa di Calcutta, a Poggiofranco, nel tratto fra via Camillo Rosalba e via De Laurentis. La vittima stava consegnando pizze a domicilio per una società specializzata in questo tipo di servizi.