sabato 31 ottobre 2020

31 ottobre - 30 OTTOBRE: La repressione non ci fermerà! In lotta oggi al Tribunale le precarie e i precari Assistenti igienico personale processati a Palermo

E' iniziato oggi 30 ottobre il processo contro le precarie e 

precari assistenti igienico personale in lotta da anni a 

Palermo, rinviati a giudizio per avere difeso il lavoro! 

Le lotte in difesa del lavoro, diritti, della condizione di vita più generale nn si processano!

Un sit-in davanti al Tribunale combattivo, al fianco di lavoratrici e  lavoratori giovani compagni e attivisti delle lotte sociali, con continua denuncia slogan e ampio volantinaggio dell'appello 

Siamo una goccia di

 un mare grande di

 lavoratori 

lavoratrici operai 

operaie precari

 precarie migranti 

attivisti/e delle lotte 

sociali compagni/e... 

contro cui

questo Stato borghese scaglia la repressione in tutte le 

forme per frenare, soffocare, impedire le lotte... questo 

mare si deve unire e sollevare nella lotta contro padroni, 

governo, questo sistema sociale..


La repressione non ci può fare fa paura perchè lottare contro questo 

sistema capitalistico di oppressione, sfruttamento, miseria per i 

proletari, attacco alle lotte dei lavoratori e doppiamente delle

lavoratrici... è necessario!


 
La giustezza delle lotte messe in campo in difesa della condizione di lavoro e di vita la rivendichiamo pienamente! 

GRAZIE PER TUTTA LA SOLIDARIETA' CHE E' ARRIVATA DA DIVERSE CITTA' E DA LAVORATRICI E LAVORATORI IN LOTTA, LA SOLIDARIETA' DI CLASSE E' UN'ARMA! SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!


Dal Tribunale ai palazzi del potere... la lotta deve continuare!

LAVORO perchè ci spetta di diritto!

SOSTEGNO ECONOMICO fino a quando non ricominciamo a lavorare!

Precarie e Precari Assistenti igienico personale specializzati Slai Cobas sc PA




31 ottobre - La quarantena della sicurezza sul lavoro. La costante di questo sistema al di la dell'emergenza COVID

 

di Francesco Filiera

Quelle appena passata è stata una giornata nera per quanto riguarda i morti sul lavoro.

Una piaga sociale troppo spesso ridimensionata nel dibattito pubblico, con numeri da capogiro – più di mille morti all’anno solo nell’ultimo decennio –, figlia di un menefreghismo (e impunità) padronale, che corrisponde  fedelmente al “grado di civiltà” espresso dal “modello occidentale”; quello che produce, per esempio, un’infinità di varianti di spazzolini, ma non è in grado di offrire prospettive di vita degne alla maggioranza dei suoi abitanti. La varietà e la dislocazione delle ultime tragedie offrono tuttavia un quadro esaustivo della rilevanza e della gravità della questione.

Giovedì 29 ottobre, alla Cifa, una ditta che produce betoniere in provincia di Mantova, un operaio di 45 anni è deceduto schiacciato dalla caduta di un grosso peso mentre operava all’interno dello stabilimento, mansione commissionata da un’impresa esterna alla ditta. Sempre giovedì, stavolta in provincia di La Spezia, un operaio di 36 anni è morto nel pomeriggio mentre stava lavorando, travolto da un silos in una segheria di marmo dismessa, mentre effettuava operazioni di smantellamento. Anche qui, il contratto era in subappalto.

31 ottobre - ALTRI MESSAGGI DI SOLIDARIETÀ CON LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ASS. IGIENICO PERSONALE DI PALERMO

 

Da Giovanna Russo, Sinistra Anticapitalista

Care compagne, lottare per i propri diritti non può essere un reato. E' ingiustificato e abominevole quanto stanno subendo le lavoratrici assistenti igienico personale di Palermo. Continuiamo la lotta contro questo sistema fondato sullo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori.


Grande solidarietà dalle compagne di BERGAMO e lavoratori di MASCHIO N.S siamo con assistenti igienico personale di Palermo che oggi 30 ottobre verranno processati perché lottano per posto di lavoro e loro diritti.
Siamo contro questo repressione borghese.
Il lavoro e un diritto e non si tocca!
Se toccano uno toccano tutti.
Lavoratori maschio n.s Bergamo

SOLIDARIETÀ ALLE LAVORATRICI ASSISTENTI IGIENICO-PERSONALI DELLO SLAI COBAS DI PALERMO

Oggi le lavoratrici e i lavoratori delle coop sociali che gestiscono il servizio di assistenza igienico-personale agli studenti disabili, per la provincia di Palermo, verranno processati per avere difeso il diritto al lavoro. Verranno processati per avere manifestato contro una gara d'appalto «irregolare e truffaldina» che sanciva il licenziamento di di più della metà delle precarie.
Ancora una volta lo Stato, attraverso le procure, risponde alle lotte per i diritti sociali con la repressione. Pensano di metterci paura ma non ci fermeranno mai.

Fronte Popolare Autorganizzato - SI Cobas Messina

su osservatorio repressione

http://www.osservatoriorepressione.info/event/palermo-inizia-processo-palermo-precari-coop-sociali-assistenti-igienico-personale-2/?fbclid=IwAR1qWrsIqv5kRrAa4lJKmuvk3s6wL8tk8B4pvwgzDx0sVA2_D-gQyI9sDDI



31 ottobre - dal blog tarantocontro: ArcelorMittal - Lo sciopero del 5 novembre per il CCNL dei metalmeccanici deve essere realmente di LOTTA!

 

Dal comunicato di Fim, Fiom, Uilm su ArcelorMittal:

“In tutti gli stabilimenti continua il ricorso alla cassa integrazione senza soluzione di continuità, il livello di investimenti anche nella manutenzione ordinaria degli impianti si è sostanzialmente azzerato, la sicurezza sul lavoro si è ridotta... Per questo riteniamo vadano rilanciate iniziative di mobilitazione, informazione, sensibilizzazione negli stabilimenti e nei territori di riferimento, a partire dalla caratterizzazione della vertenza ArcelorMittal nello sciopero del 5 novembre“.

 Gli operai dell'ArcelorMittal, dell'appalto, dell'Ilva AS devono prendere questo sciopero del 5/11 e le iniziative nelle loro mani

A Taranto, chiaramente, questo sciopero è legato anche alla permanenza della situazione grave in ArcelorMittal - che non può più essere affrontata con le parole "rassicuranti" di Direzione aziendale e governo (che continuano a parlarsi in segreto), mentre AM continua nel suo strapotere in fabbrica, sospendendo dal lavoro un lavoratore e un delegato Fiom; nè si può affrontare con le sole lamentele verbali dei sindacati confederali, che da settembre annunciano, ma non fanno, assemblee in fabbrica e a cui basta una convocazione di incontro, inconcludente, a Roma per sospendere blocchi alle portinerie e scioperi, come è successo settimane fa. 

 Insieme a forti aumenti salariali nel nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici, il 5 novembre portiamo nella lotta la piattaforma operaia, proposta dallo Slai Cobas per il sindacato di classe e firmata finora da centianaia di operai: 


venerdì 30 ottobre 2020

30 settembre - DAI LAVORATORI IN LOTTA CONTRO I CAPORALI DELLE COOPERATIVE UN FORTE MESSAGGIO DI SOSTEGNO ALLE LAVORATRICI SOTTO PROCESSO PERCHÈ DIFENDONO CON LA LORO FORZA, COLLETTIVAMENTE E ORGANIZZATE IL LAVORO. LA VERTENZA DELLE COMBATTIVE LAVORATRICI DI PALERMO ANCHE TRA I METALMECCANICI, OGGI IN SCIOPERO PER IL CONTRATTO. ‘ASSEDIARE I PALAZZI DEL POTERE’, UN ESEMPIO VINCENTE NELLA LOTTA PER IL SALARIO IL LAVORO E I DIRITTI IN FABBRICA.



30 ottobre - Messaggi di solidarietà alle lavoratrici e lavoratori di Palermo processati oggi - "La repressione non spegne le lotte giuste e necessarie ma alimenta la ribellione!"

 

La rappresentante Slai Cobas sc delle lavoratrici e lavoratori processati a Palermo:

"E domani (oggi) inizia una nuova fase di lotta , la lotta nella lotta oserei dire, la lotta all interno del tribunale, sì perchè lottare per i propri diritti e giustamente in difesa del proprio posto lavoro può portare anche a questo, a subire un ingiustificato attacco di repressione, una denuncia, un rinvio a giudizio che sa proprio di ingiustizia... ma l'ingiustizia più difficile d'accettare è che in questo mondo marcio chi dovrebbe essere processato per aver negato il diritto dei lavoratori e diritto allo studio degli studenti disabili continua a farlo senza pensare al danno che fa... Non siamo soli e tutti i messaggi di sostegno e di solidarietà che stanno arrivando sono per noi una grande forza.

GRAZIE!! NON SARA' UN PROCESSO A FARCI ARRENDERE, ANZI!! 

*****

Alcuni dei tanti messaggi finora arrivati

DAL S.I. COBAS

Palermo, solidarietà a lavoratrici Coop Sociali Assistenti Igienico – Personale: lotta comune solo riparo contro precarietà e repressione

Ottobre 28, 20200

Comunicato
Il 30 ottobre, al Tribunale di Palermo, i precari della Coop Sociali Assistenti Igienico – Personale, saranno processati. Avevano osato nel 2017 denunciare delle irregolarità nella gara d’appalto promossa dalla Città Metropolitana. Così, ad una condizione di precarietà, con contratti anche solo di mesi, riduzioni di ore, salari bassi, si sono aggiunti i licenziamenti di metà del personale, prevalentemente femminile nel tentativo di scatenare una odiosa guerra tra poveri. La pronta mobilitazione delle lavoratrici e la contestazione della gara, portata sotto i palazzi del potere, oltre alla risonanza a livello cittadino avevano sortito la modifica del bando e il blocco dei tagli, ma ora, con l’emergenza Covid, le lavoratrici e i lavoratori sono fuori dal lavoro ormai dal mese di marzo! Questo processo è un ennesimo tentativo di stroncare la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori che rivendicano la stabilizzazione del posto di lavoro, la dignità e l’importanza sociale del lavoro che svolgono, ed è proprio il portare alla luce del sole la condizione di precarietà che si vive nelle Cooperative Sociali che si vuole sanzionare. E’ la denuncia di questo degrado sociale che muove la macchina della giustizia borghese. Per non svelare le cause della povertà e del disagio sociale si accaniscono contro chi lotta per un’esistenza dignitosa e fa emergere verità scomode.

Rivendichiamo come nostra la battaglia intrapresa dalle compagne/i di Palermo.

Nell’attuale crisi è fondamentale che si lavori all’unità delle lotte di tutti i lavoratori, che devono unire la denuncia della repressione in atto con quella delle azioni sempre più antiproletarie del governo Conte, che sta dimostrando di voler fronteggiare la crisi economica e la pandemia, proteggendo i profitti delle imprese molto più della salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Dobbiamo rivendicare il diritto allo sciopero, la garanzia della sicurezza nel posto di
lavoro, nelle scuole, nei trasporti, la difesa del posto di lavoro e il salario garantito per chi l’ha perso, l’aumento della spesa per i servizi, e la patrimoniale, unico mezzo per non essere noi proletari a pagare i costi della crisi!

La nostra solidarietà dobbiamo dispiegarla nelle lotte.

Nel testo dello Slai Cobas, che ha organizzato le proteste, si afferma che “siamo gocce di un mare di lavoratori”. Queste gocce possono trovare riparo sicuro solo nella lotta comune.
Se toccano una toccano tutti!

S.I. Cobas


DALLE LAVORATRICI DEL COMMERCIO DELL'AQUILA

Nel 2017 vennero denunciate per aver difeso il proprio diritto al lavoro e il diritto allo studio degli studenti disabili. Domani, 30 ottobre, le assistenti igienico personale di Palermo verranno processate per quella giusta lotta, che continua, e che ottenne anche importanti risultati.

Sono la "goccia di un mare", come dicono nel loro comunicato le lavoratrici. E un mare in movimento contenerlo non si può. Quando le gocce si uniscono in un fronte comune non c'è scoglio repressivo che tenga alla forza poderosa e naturale di quella massa di acqua, aria, vita e lotta in movimento, portatrice della vera giustizia, quella sociale.

Ma è la forza della solidarietà il collante delle mille gocce che tracimeranno sopra a questo putrido e mortifero sistema borghese repressivo.

Le lotte in difesa delle condizioni di lavoro e di vita non si processano!

Solidarietà alle assistenti igienico personale di Palermo!

Solidarietà a tutte le lavoratrici e ai lavoratori colpiti dalla repressione!

Lavoratrici del commercio di L'Aquila aderenti allo Slai Cobas per il sindacato di classe

DALLE LAVORATRICI DELLE POSTE DI MILANO

Le compagne delle Poste di Milano sono solidali con le assistenti igienico personale di Palermo che domani, 30 Ottobre, verranno processati perché lottano per il loro diritto al lavoro.

Noi saremo con loro perché tutto cambi, non c'è altro modo per vivere con dignità e in libertà.

Lavoratrici delle Poste di Milano 

Solidarietà e sostegno dalle lavoratrici e lavoratori sanità INT, dalle lavoratrici scuola e Mfpr Milano
OSARE LOTTARE OSARE VINCERE!

DALLE LAVORATRICI DI TARANTO

Solidarietà dalle compagne di Taranto lavoratrici degli appalti pulizie. Siamo con le assistenti igienico personale di Palermo che domani, 30 Ottobre, verranno processati perché lottano per il loro diritto al lavoro. Noi siamo con loro per il diritto al lavoro e a un salario dignitoso.

Lavoratrici Slai Cobas Taranto

IL COMUNICATO DELLO SLAI COBAS SC DI PALERMO

...dal 30 ottobre saremo processati a Palermo perché abbiamo difeso il nostro diritto al lavoro, perché dinnanzi all’arroganza della Città Metropolitana che nel 2017 aveva indetto una gara d’appalto irregolare e truffaldina con cui di fatto licenziava più della metà dei precari, a maggioranza donne, abbiamo risposto con la lotta tempestiva e necessaria, “assediando” i palazzi del potere, contestando apertamente la gara e ottenendo alla fine la modifica del bando e il blocco dei tagli ai posti di lavoro.

30 ottobre - info solidale: LA VITTORIA DI GIULIANO E' LA VITTORIA DI TUTTI I LAVORATORI LICENZIATI INGIUSTAMENTE!

Oggi abbiamo avuto una bellissima notizia: Giuliano Granato, nostro compagno di Napoli e candidato alle ultime regionali campane, ha vinto la battaglia contro l'azienda che lo aveva licenziato per punire il lavoro sindacale che stava portando avanti. Il licenziamento è stato giudicato nullo e la Klevers Italiana Srl dovrà ripagargli tutte le mensilità arretrate e dovrà reintegrarlo sul posto di lavoro.

VITTORIA!

Quella che ho in mano è la sentenza che condanna la Klevers Italiana Srl: il mio licenziamento è “NULLO”!

Significa che la Klevers deve ripagarmi tutte le mensilità dalla data del licenziamento a oggi e, soprattutto, DEVE REINTEGRARMI sul MIO posto di lavoro!

Siamo dalla parte giusta della storia.

Non arrendiamoci mai!

P.S.: A più tardi per dettagli e ringraziamenti, che sono tantissimi. Perché non si vince mai da soli!

Giuliano Granato


29 ottobre - FORMAZIONE OPERAIA - ENGELS - "CON UN GIUDIZIO DI "MALE E BENE" SULLA SOCIETA' NON ANDREMO AVANTI..." - Questa FO è interna alla celebrazione del 200° anniversario della nascita di Engels


Riprendiamo 3 passi dal libro di Engels: Antiduhring. 

Una grande opera che, in critica alle posizioni antiscientifiche, morali (posizioni tuttora esistenti ed inquinanti di una concezione storica materialistico dialettica) afferma le teorie del socialismo scientifico.

 *****

- A PROPOSITO DELLA RIDUZIONE DEL TEMPO DI LAVORO

"...l'enorme incremento delle forze produttive, raggiunto mediante la grande industria, permette di distribuire il lavoro fra tutti i membri della società senza eccezioni, e perciò di limitare il tempo di lavoro per ciascuno in tal misura che per tutti rimanga un tempo libero sufficiente per partecipare, sia teoricamente che praticamente, agli affari generali della società. Quindi solo oggi ogni classe dominante e sfruttatrice è diventata superflua, anzi è diventata un ostacolo allo sviluppo della società e solo ora essa sarà anche inesorabilmente eliminata, per quanto possa essere in possesso della "violenza immediata"..."

CON UN GIUDIZIO MORALE DELLA SOCIETA': "BENE E MALE" NON ANDREMO MOLTO AVANTI...

giovedì 29 ottobre 2020

29 ottobre - 30 ottobre - mobilitazione solidale con le lavoratrici e lavoratori di Palermo processati il 30 ottobre

 

ora più che mai -se toccano uno toccano tutti

invitiamo tutte le realtà del sindacalismo di base e di classe, le realtà in lotta contro la repressione, le realtà di lotta delle donne, le realtà del patto d'azione, centri sociali e organismi popolari, tutte le organizzazioni comuniste, rivoluzionarie a far sentire in tutte le forme la solidarietà e condivisione  alle lavoratrici e lavoratori di Palermo processati il 30 ottobre

info e sostegno - cobas_slai_palermo@libero.it

Il 30 ottobre inizia il processo a Palermo contro i precari Coop Sociali Assistenti igienico-personale

CONTRO LA REPRESSIONE DELLE LOTTE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI! SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!

30 ottobre ore 10,00

Tribunale di Palermo Via G.B. Pagano

Dal 30 ottobre saremo processati a Palermo perché abbiamo difeso il nostro diritto al lavoro, perché dinnanzi all’arroganza della Città Metropolitana che nel 2017 aveva indetto una gara d’appalto irregolare e truffaldina con cui di fatto licenziava più della metà dei precari, a maggioranza donne, abbiamo risposto con la lotta tempestiva e necessaria, “assediando” i palazzi del potere, contestando apertamente la gara e ottenendo alla fine la modifica del bando e il blocco dei tagli ai posti di lavoro.

Da oltre 25 anni nelle scuole facciamo assistenza igienico-personale agli studenti disabili e in una città del sud come Palermo con sempre più precarietà e rischio di licenziamento per migliaia di lavoratrici e lavoratori ogni giorno subiamo come precari delle Coop Sociali tutte le conseguenze di una condizione di lavoro fatta di contratti a termine sempre più a termine, anche solo di mesi, riduzioni di ore, salari bassi, scaricamento illegale della nostra mansione ad altri lavoratori con cui le istituzioni innescano odiose guerre tra poveri.

Governo e padroni di fatto in questo sistema capitalistico vogliono toglierci ogni futuro inchiodandoci ad un presente faticoso e sempre più instabile che oggi è peraltro aggravato dall’emergenza Covid-19, siamo fuori dal lavoro ormai dal mese di marzo!

Ma contro tutto questo abbiamo lottato e continuiamo a farlo perché giusto e necessario.

La “lenta” giustizia borghese è stata veloce a rinviarci a giudizio, ma in effetti si tratta di un “processo” che avviene in tutta Italia! Siamo una goccia che fa parte di un mare di lavoratrici, lavoratori, operaie, operai, precarie, precari, disoccupate, disoccupati, attivisti delle lotte sociali, migranti... che vengono attaccati da questo Stato borghese che invece di dare risposte a bisogni reali e a diritti si scaglia con la repressione in diverse forme, emanando anche leggi odiose come i decreti sicurezza del fasciorazzista Salvini, le cui “modifiche” dell’attuale governo hanno lasciato come e più di prima le pesanti misure repressive contro le lotte dei lavoratori e le lotte sociali.

Ma la giustezza delle lotte messe in campo in difesa della condizione di lavoro e di vita più generale la rivendichiamo pienamente e diciamo a gran voce che queste lotte non si processano!

E’ per questo che il 30 ottobre saremo in piazza durante il processo facendo appello a tutti coloro che vorranno unirsi perché la repressione non spegne le lotte giuste e necessarie ma alimenta la ribellione!

Precarie e Precari Coop Sociali - Assistenti igienico personale

Slai Cobas per il sc Palermo


29 ottobre - INTERVISTA SUL COVID DI FABBRICA: la parola agli operai

 ovvero il fascismo padronale che non tutela la salute e sicurezza in nome del profitto; che non da i DPI; che non riconosce l'infortunio Covid; che prenda a pretesto lo sforare la malattia e licenzia........

da Operai Contro

Operai della FCA di Melfi e Pomigliano rispondono a otto domande sulla situazione nei reparti di produzione di fronte al contagio e su come vengono trattati gli operai positivi al covid

DOMANDA N. 1:

Gli operai che vengono trovati positivi al Covid, vengono messi in malattia o in infortunio e, se vengono messi in malattia, avviene ancora col codice V20 (come se fosse un ricovero ospedaliero non conteggiato nel comporto) oppure si è malattia normale?

RISPOSTE:
Operaio FCA Melfi:
Ho chiesto al mio medico qualche giorno fa e lui mi ha detto: Sicuramente malattia. Il codice V20 può essere applicato solo con certificazione preventiva del medico dell’istituto di igiene, se no normale malattia. Infine per i contatti stretti si parla sempre di malattia ma con la dicitura “isolamento fiduciario in soggetto entrato a contatto con positivo accertato”.

Primo Operaio FCA Pomigliano (reparto Affidabilità): Nel momento in cui un operaio risulta positivo, viene messo in quarantena. Coloro che rimangono a casa in quarantena vengono pagati in malattia. Per gli operai che devono assentarsi in attesa del risultato del tampone, il periodo di assenza viene considerato malattia.

Secondo operaio FCA Pomigliano (reparto Montaggio): infortunio col covid non esiste confindustria non vuole e poi i padroni sono tutti belli e buoni e ci tengono ai loro schiavi, la parola infortunio non deve mai apparire.

DOMANDA N. 2:

Come si spiega il fatto che ogni volta che c’è un contagiato vengono tenuti a casa, in attesa dei controlli sanitari, solo un numero bassissimo di operai?

RISPOSTE:
Primo operaio FCA Pomigliano (Affidabilità):
L’azienda si attiene solo alle dichiarazioni dell’operaio risultato positivo, scaricando la responsabilità sulla dichiarazione di quest’ultimo.

Secondo operaio FCA Pomigliano (Montaggio): Pensiamo che i positivi siano sottostimati e buona parte di noi pensa che ci tengano nascosta la verità nonostante si entri nel penale…..il profitto al primo posto. Anche per i contatti del positivo accertato la pratica non è limpida anche se formalmente si basa sulle dichiarazioni dell’operaio risultato positivo.

Operaio FCA Melfi: In generale all’azienda fa comodo far apparire che i contagiati sono pochi e pochi quelli da mettere in quarantena. D’altra parte chi li controlla? Capita spesso che i casi siano sottostimati.

Terzo Operaio FCA Pomigliano (Preparazione del materiale sulle linee): Sembrano sottostimati, ma nessuno ne parla.

mercoledì 28 ottobre 2020

28 ottobre - dal blog tarantocontro: Il fascismo padronale all'ArcelorMittal di Taranto: “Vietato denunciare problemi sicurezza” - sospeso delegato Fiom

 

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto, 

nell'esprimere la sua solidarietà al delegato sospeso, fa 

appello ad estendere e rafforzare lo sciopero del 5 

novembre - immettiamo nello sciopero la piattaforma 

operaia, sottoscritta finora da circa 300 operai, e la lotta 

contro la repressione padronale 

Il delegato della Fiom Cgil Giuseppe D’ambrosio “è colpevole, secondo una artefatta ricostruzione aziendale, semplicemente perché ha svolto il suo ruolo di rappresentante dei lavoratori denunciando molte criticità di sicurezza presenti a tutt’oggi sugli impianti gestiti da ArcelorMittal“. E’ quanto denuncia la segreteria provinciale Fiom Cgil Taranto tramite Giuseppe Romano e Francesco Brigati.

martedì 27 ottobre 2020

28 ottobre - Il 30 ottobre inizia il processo a Palermo contro i precari Coop Sociali Assistenti igienico-personale CONTRO LA REPRESSIONE DELLE LOTTE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI! SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!

 

30 ottobre ore 10,00

Tribunale di Palermo Via G.B. Pagano

Dal 30 ottobre saremo processati a Palermo perché abbiamo difeso il nostro diritto al lavoro, perché dinnanzi all’arroganza della Città Metropolitana che nel 2017 aveva indetto una gara d’appalto irregolare e truffaldina con cui di fatto licenziava più della metà dei precari, a maggioranza donne, abbiamo risposto con la lotta tempestiva e necessaria, “assediando” i palazzi del potere, contestando apertamente la gara e ottenendo alla fine la modifica del bando e il blocco dei tagli ai posti di lavoro.

Da oltre 25 anni nelle scuole facciamo assistenza igienico-personale agli studenti disabili e in una città del sud come Palermo con sempre più precarietà e rischio di licenziamento per migliaia di lavoratrici e lavoratori ogni giorno subiamo come precari delle Coop Sociali tutte le conseguenze di una condizione di lavoro fatta di contratti a termine sempre più a termine, anche solo di mesi, riduzioni di ore, salari bassi, scaricamento illegale della nostra mansione ad altri lavoratori con cui le istituzioni innescano odiose guerre tra poveri.

Governo e padroni di fatto in questo sistema capitalistico vogliono toglierci ogni futuro inchiodandoci ad un presente faticoso e sempre più instabile che oggi è peraltro aggravato dall’emergenza Covid-19, siamo fuori dal lavoro ormai dal mese di marzo!

Ma contro tutto questo abbiamo lottato e continuiamo a farlo perché giusto e necessario.

La “lenta” giustizia borghese è stata veloce a rinviarci a giudizio, ma in effetti si tratta di un “processo” che avviene in tutta Italia! Siamo una goccia che fa parte di un mare di lavoratrici, lavoratori, operaie, operai, precarie, precari, disoccupate, disoccupati, attivisti delle lotte sociali, migranti... che vengono attaccati da questo Stato borghese che invece di dare risposte a bisogni reali e a diritti si scaglia con la repressione in diverse forme, emanando anche leggi odiose come i decreti sicurezza del fasciorazzista Salvini, le cui “modifiche” dell’attuale governo hanno lasciato come e più di prima le pesanti misure repressive contro le lotte dei lavoratori e le lotte sociali.

Ma la giustezza delle lotte messe in campo in difesa della condizione di lavoro e di vita più generale la rivendichiamo pienamente e diciamo a gran voce che queste lotte non si processano!

E’ per questo che il 30 ottobre saremo in piazza durante il processo facendo appello a tutti coloro che vorranno unirsi perché la repressione non spegne le lotte giuste e necessarie ma alimenta la ribellione!

Precarie e Precari Coop Sociali - Assistenti igienico personale

Slai Cobas per il sc Palermo


28 ottobre - COVID DI FABBRICA, I FOCOLAI NASCOSTI. info della rete sicurezza

 

da Operai Contro

Alla Prysmiam di Pozzuoli 35 operai in isolamento covid 19. La produzione non si è fermata, come se niente fosse prosegue a ciclo continuo. Per il sindaco non ci sono focolai.

A marzo, nel divampare della prima ondata dell’epidemia, a Bergamo si tennero ostinatamente aperte tutte le fabbriche. Si impedì, per non intralciare le produzioni, lo scattare delle prime zone rosse. Il macello che ne seguì è stato sotto gli occhi di tutti. Malgrado ciò, le produzioni, praticamente in tutte le aziende, non sono mai state sospese e non solo nel bergamasco, ma in tutta Italia e ciò malgrado fosse scattato formalmente il blocco delle produzioni non essenziali in tutto il paese. Le stesse norme hanno consentito agli imprenditori di aggirare facilmente i divieti, con l’accondiscendente atteggiamento del governo. Per i padroni è fondamentale continuare a macinare profitti, tanto a rischiare sono gli operai, ammassati per ore in locali chiusi, dove è impossibile anche mantenere il distanziamento, mentre loro possono stare tranquillamente chiusi nelle loro ville, sicuri di poter accedere, se contagiati fortuitamente, alle migliori cure, cosa preclusa agli operai e ai loro familiari. Una situazione inaccettabile e che ha creato molti malumori fra gli operai, raramente però sfociati in vere e proprie proteste.

 27 settembre - LAVORATORE SCHIACCIATO IN CORSIA TRA DUE CARRELLI PER LA VELOCITÀ DEI RITMI, ACCOMPAGNATO A CASA CON PULMINO AZIENDALE E MESSO IN FERIE, NEL COLOSSO DELLA LOGISTICA ITALTRANS A CALCIO. FARE LA MEDIA L'IMPERATIVO, 22/24 PALLETS ALL'ORA... LA TRAGEDIA SFIORATA QUESTA VOLTA SI FERMA AD UNO SCHIACCIAMENTO TRA I DUE MEZZI.

I CAPORALI DELLE COOPERATIVE GESTISCONO VIOLENTEMENTE IL LAVORO, PER CONTO DEI COLOSSI DELLA GDO, IMPONENDO AI

lunedì 26 ottobre 2020

 26 settembre – LA GIORNATA NAZIONALE DEL 24 OTTOBRE DELLE LAVORATRICI E LAVORATORI COMBATTIVI, NEL PERCORSO DEL PATTO D’AZIONE, HA PORTATO A BRESCIA ALMENO 150 LAVORATORI SOTTO LA SEDE DI CONFINDUSTRIA, CONTRO I PADRONI, PER FAR PAGARE LA CRISI AI PADRONI

 



 

Tra i 150 al presidio in maggioranza i lavoratori della logistica del SiCobas organizzati in piazza anche per mantenere il distanziamento. Presente una delegazione dei lavoratori Slai Cobas sc del magazzino di Chiari, in lotta per rivendicare il posto di lavoro nel magazzino anche se cambia il padrone delle merci da Auchan a Esselunga, della confederazione Cobas, della sinistra Cgil, del comitato Futuro Iveco, della Sinistra Anticapitalista e del PCI.

Dai fronti di lotta nelle diverse aziende, gli interventi hanno denunciato come gli

26 ottobre - Nella giornata di lotta del 24, da Palermo a Taranto, a Milano, ad altre città e manifestazioni le lavoratrici in prima fila

Palermo - Le indomite lavoratrici assistenti igienico sanitarie che vengono dalle tantissime lotte e continuano la lotta

Taranto L'unione fa la forza! Dalle lavoratrici: una prima tappa della lotta vinta, la lotta prosegue! 

"Pochi giorni fa noi lavoratrici degli asili nido comunali di Taranto abbiamo vinto una battaglia durata nove anni... firmando un contratto con l'aumento delle ore e con il riconoscimento del parametro sull'ausiliariato. Tappa vinta sì... ma tappa da cui ripartire per ottenere una stabilizzazione all'interno di un organico comunale dove il servizio di ausiliariato e pulizie rappresenta un servizio strutturale. 

Unendo le varie realtà lavorative, da nord a sud, potremo spuntarla. Come si dice... l'unione fa la forza!!"

 Milano - No ai processi alle lotte e l'attacco ai diritti delle donne



La piattaforma e il Dossier dell'assemblea Donne/lavoratrici presente dappertutto, dando appuntamento per la nuova assemblea telematica al 19 NOVEMBRE dalle ore 16



 

26 ottobre - DA RADIO ONDA D'URTO: BRESCIA: MOBILITAZIONE DEI LAVORI COMBATTIVI FUORI DALLA SEDE DEGLI INDUSTRIALI BRESCIANI

 

Circa 150 manifestanti, in particolare lavoratori della logistica, si sono ritrovati in presidio fuori dalla sede AIB con le parole d’ordine “facciamo pagare la crisi ai padroni!”. La mobilitazione è stata lanciata dall’assemblea territoriale dei Lavoratori Combattivi bresciana, che ha visto la partecipazione di esponenti del Si Cobas e Slai Cobas-Per il sindacato di classe, oltre a militanti di diverse organizzazioni politiche della sinistra bresciana.

L’iniziativa di oggi si è inserita in una giornata nazionale lanciata dall’assemblea di Bologna del 27 settembre su una piattaforma rivendicativa con i seguenti punti: “riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario, patrimoniale sulle grandi ricchezze per far pagare la crisi ai padroni; salario medio garantito a tutti i proletari occupati e disoccupati, eliminazione del razzismo istituzionale a partire dall’abolizione delle attuali leggi sull’immigrazione e da una regolarizzazione di massa slegata dal ricatto del lavoro.”



26 ottobre - il 24 a Napoli: La Napoli proletaria oggi in piazza per dare voce a chi non ha niente da perdere.

 la vostra repressione non ci fa paura e non ci fermerà. Massima solidarietà e complicità

Nonostante numerose assenze a causa di contagi e quarantene fiduciarie e a dispetto del clima di caccia alle streghe instaurato da Questura e Prefettura all'indomani dei disordini di venerdì notte, la manifestazione indetta da SI Cobas, assemblea dei lavoratori combattivi e Patto d'azione fuori alla sede dell'Unione Industriali di Piazza dei Martiri in concomitanza con la mobilitazione svoltasi in tutte le principali città, è pienamente riuscita. Dai video circolati in rete è apparso chiaro a chiunque che le centinaia scesi in piazza oggi rappresentano quel pezzo di città composto da operai, disoccupati, licenziati politici, precari e studenti che il prezzo della Crisi-CoviD l'hanno già ampiamente pagato sulla loro pelle e con le loro tasche.





La piazza di oggi ha dato voce alle tante vertenze ed emergenze sociali che lo Stato e i padroni non hanno voluto affrontare negli scorsi anni, e che oggi sono sempre più drammatiche. Abbiamo fatto il possibile per far si che la rabbia di oggi restasse nei confini della protesta civile e pacifica, anche per non offrire il fianco al terrorismo mediatico di queste ore. Evidentemente la Questura di Napoli non era di questo avviso e ha utilizzato la nostra piazza per tentare di sfogare le frustrazioni accumulate la sera precedente, caricando a freddo il presidio e malmenando senza motivo una nostra compagna: solo a quel punto il presidio è stato costretto a intervenire per frenare la furia degli uomini in divisa e tutelare i partecipanti e i lavoratori presenti, trasformandosi in un corteo determinato e compatto che ha attraversato l'intero quartiere Chiaia. Il goffo passo indietro di De Luca sul lockdown regionale e la perenne indecisione del governo sono la dimostrazione che i governanti sono nel panico e non sanno che pesci prendere, ma anche che le piazze di queste ore, pur con i loro limiti e contraddizioni, hanno aperto una faglia profonda nel fronte istituzionale e padronale. Ma a differenza di altre categorie sociali scese in piazza in questi giorni, il nostro obbiettivo non è la "riapertura": noi vogliamo che la piena tutela della salute vada di pari passo col rispetto dei diritti e la garanzia del salario per tutti i proletari.
Lo avevamo già chiarito lo scorso 23 maggio e poi ancora il 6 giugno: difesa della salute e garanzia di salario non sono bisogni in contrapposizione tra loro come vorrebbero farci credere i padroni, casomai è vero il contrario. Chiusure o non chiusure, lockdown o coprifuoco, di Covid si continuerà a morire finché le nostre vite saranno sacrificate sull'altare dei profitti di un manipolo di parassiti: mentre si criminalizza la movida, nessuno osa parlare della mattanza quotidiana e delle migliaia di focolai che scoppiano nelle fabbriche e nei magazzini a causa della totale mancanza di misure di sicurezza dai contagi. Il collasso del sistema capitalistico rende sempre più necessaria la costruzione di un punto di vista e un piano d'azione degli sfruttati che sia autonomo da tutte le istituzioni e da tutte le frazioni della classe dominante. Oggi volevano criminalizzarci e schiacciarci, ma hanno avuto l'esito opposto.

Chiusura o non chiusura: vogliamo campare!

Salario garantito e riduzione dell'orario di lavoro, per lavorare tutti e lavorare meno.

La crisi la paghino i padroni: patrimoniale subito, per rilanciare la sanità, la scuola e i trasporti.

Solo la lotta paga SI Cobas Napoli