sabato 30 giugno 2018

30 giugno - Processo Ilva/Taranto: contro l'impunita per i padroni assassini, anche, l'esposto dello Slai Cobas sc

Oggi riprende il processo Ilva - il 3 luglio al Tribunale di via Marche per dire NO all'impunità dei commissari
L'esposto depositato in Procura e trasmesso alla Corte Costituzionale
SLAI Cobas per il sindacato di classe
Sede legale: Taranto v. Rintone, 22 telefax 099/4792086 – 347/5301704 – C.F. 90177580736 - e mail: cobasta@gmail,com

TA. 21.6.18

Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA
DI TARANTO

Al GIP competente

Alla CORTE COSTITUZIONALE
ROMA

La scrivente Calderazzi Margherita, coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe chiede a codesta Procura, al GIP competente di non procedere all'archiviazione – richiesta dal PM Mariano Buccoliero – dell'inchiesta penale sullo sversamento di diossina sul quartiere Tamburi negli anni tra il 2013 ed il 2015 – accertato definitivamente dall'Arpa e dovuto alle polveri degli elettrofiltri dell'impianto di agglomerazione dell'Ilva. Chiediamo che il 3 luglio c.a. non dobbiamo assistere ad una inaccettabile anomalia, per cui: viene sì accertato che la diossina proveniva dal ciclo produttivo dell'Ilva, raggiungendo, come descrive l'Arpa, livelli mai registrati e unici al mondo sulla base della letteratura scientifica disponibile; viene sì accertato che tale diossina ha investito persone, bambini; ma grazie all'immunità penale stabilita del Decreto legge del 5 gennaio del 2015 i responsabili dell'Ilva dello sversamento di quella diossina, che probabilmente ha causato altri malati, altri morti, deformazioni e i cui effetti distruttivi continuano nel tempo, NON SONO PUNIBILI.

29 giugno - Con Salvini non solo libertà di sfruttamento, ma anche di Uccidere

Il padrone al lavoratore straniero: "ora che c'è Salvini posso ucciderti"
L'audio registrato da A., lavoratore marocchino, della risposta del suo capo quando ha provato a chiedere un giorno per malattia. Scattata la denuncia
globalist 30 giugno 2018
Una vergogna. Il fascismo sdoganato. L'arroganza dei padroni che hanno trovato nel sedicente governo del Cambiamento nuova linfa per prendersela con i più deboli. Quello che è accaduto a Trento (tutto registrato) è solo la punta dell'iceberg: "Ti posso anche ammazzare, ora che è andato su Salvini. Ti brucio vivo, bastardo islamico".

28 giugno - Quando la Lotta, la Determinazione, l'Organizzazione, delle Lavoratrici ottiene risultati. Da tarantocontro

Per le lavoratrici degli asili aumenta l'orario di lavoro!
Quasi raddoppiato l'orario di lavoro delle lavoratrici degli asili comunali, da 11 ore a 20 ore settimanali.
Questo è il risultato principale dell'incontro tenutosi ieri presso Palazzo di città con l'assessore Motolese, l'Ass. alla Pubblica Istruzione e la funzionaria della Direzione PI, dei sindacati Usb e Slai Cobas per il sindacato di classe, e una folta delegazione di lavoratrici. All'inizio nell'incontro l'Usb aveva chiesto l'aumento a 18 ore settimanali, ma alla fine ci si è uniti ed è passata la richiesta dello Slai Cobas di 20 ore, per un salario minimamente decente.
Questo aumento dell'orario di lavoro partirà dal prossimo appalto per cui c'è l'impegno del Comune ad avviarlo in autunno, ed è conseguenza  del raddoppio - da 700mila a 1milione e 400mila annue - dell'importo complessivo dell'appalto.

28 giugno - per il governo Dimaio/Salvini i lavoratori vanno schedati/repressi/licenziati proprio come i campi di lavoro di stampo nazista

Il lavoro in galera
La ministra della funzione pubblica Bongiorno, che ha come massimo lustro della sua carriera l’assoluzione per prescrizione di Andreotti, ha proposto la schedatura dei dipendenti pubblici, con impronte digitali e biometriche. Come i rom e i sinti, che devono essere censiti perché rubacchiano, i pubblici devono essere controllati come in un carcere, perché tra di essi si annidano i furbetti del cartellino.
 È la società del sospetto del sopruso e della ferocia che mette tutto il lavoro in galera, senza distinzioni tra padrone pubblico e padrone privato. La maestra Flavia Cassaro di Torino, che dopo essere stata sottoposta alle cure degli idranti e delle cariche della polizia ha inveito contro di essa, è stata licenziata. Da tutte le scuole del Regno verrebbe da dire. L’operaio Mimmo Mignano, che insieme a altri quattro compagni ha protestato contro i suicidi dei lavoratori FIAT emarginati e bullizzati dall’azienda, ha visto il licenziamento confermato dalla Cassazione. E ora padrone e giudici vogliono indietro gli stipendi che gli operai hanno ricevuto.

mercoledì 27 giugno 2018

27 giugno - Viareggio 28/29 giugno: per non dimenticare la Strage del 2009

Invito dell'Associazione “Il Mondo che vorrei” alle iniziative e ai familiari e ai soci ad indossare la maglietta dell'Associazione la sera del 29 giugno
Venerdì 29 giugno 2018: 9° anniversario strage ferroviaria di Viareggio
ore 16.00 in sala di Rappresentanza del Comune
Incontro con i familiari di Associazioni e Comitati a livello nazionale
ore 21.00 appuntamento in via Ponchielli (luogo del disastro)
per sfilare lungo le strade della città
ore 23.49 lettura dei nomi delle 32 Vittime
Giovedì 28 giugno ore 17.00-20.00
Croce Verde di Viareggio, Corso Garibaldi 171
Convegno: “2009-2018: quale sicurezza
sui binari dopo la strage di Viareggio


24 giugno - Salute e Sicurezza: la controinformazione di M. Spezia. SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS! – NEWSLETTER N. 300 DEL 19/06/18

INDICE
         Newsletter Know Your Rights: e con questa siamo arrivati alla 300!!!
         I lavoratori “interinali” e l’elezione dei RLS
         Dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro: pubblicata nuova edizione Testo Unico salute e sicurezza
         L’infortunio sul lavoro secondo la Cassazione

23 giugno - Prima il vino, e non solo, italiano. Però sfruttando in nero e in maniera schiavista i migranti: caporalato nell'astigiano

Braccianti in nero reclutati ad Alessandria per lavorare nelle vigne dell'astigiano
 Una cooperativa alessandrina impiegava manodopera irregolare in lavori nel settore agricolo. Una cinquantina di persone, di cui solo una decina regolarmente assunta, veniva accompagnata tutte le mattine nelle vigne tra Asti e Cuneo
CRONACA - Su cinquantadue lavoratori, ben quarantadue erano irregolari, impiegati per lavori nelle vigne dell'astigiano senza nessun tipo di contratto. E' stata denunciata dai carabinieri di Alessandria una donna di 48 anni, titolare di una cooperativa alessandrina, che forniva lavoro ad aziende agricole. I lavoratori di diverse nazionalità, tunisini, pachistani, senegalesi, macedoni ed anche italiani, si davano appuntamento alle 6 del mattino in via Campi, in zona Cristo.
Venivano
“prelevati” dai mezzi della cooperativa ed accompagnati nei luoghi di lavoro o in altre piazze dove salivano su altri pulmini, fino a destinazione. Cinque euro era la paga oraria riconosciuta ai braccianti, ai quali era anche richiesto di acquistare, a spese proprie, anche gli attrezzi da lavoro, guanti, stivali e forbici per la potatura. Al termine del servizio venivano riaccompagnati in via Campi.

21 giugno - Vendere cemento/amianto è illegale ma non in Italia, una denuncia: Amianto: mistero Grimeca fra Mantova, Rovigo e San Lazzaro

di Vito Totire (*)
Vendere cemento amianto è illegale (che è il “meno”) ma soprattutto fa male alla salute collettiva.
La questione Grimeca (**) sta assumendo i connotati del segreto di Stato. L’asta per la vendita di 4 lotti è prevista per le ore 11 del 22 giugno 2018 a Rovigo. Per tempo abbiamo chiesto a chi sta gestendo l’asta notizie circa la presenza di cemento-amianto nei lotti di Mantova e di Rovigo, considerato che esiste la certezza della presenza di cemento amianto c’è solo per il lotto di San Lazzaro. Nelle informative riguardanti l’asta reperibili dai siti internet non si fa cenno al “problema” e almeno con le nostre capacità informatiche non siamo riusciti ad avere notizie. Neppure sappiamo se, alla data di oggi, il sito di San Lazzaro sia gravato da una ordinanza sindacale di bonifica. Se non lo è proponiamo che lo sia immediatamente: il “compratore” infatti dovrebbe essere messo nelle condizioni di sapere cosa sta comprando.

giovedì 21 giugno 2018

20 giugno - DI MAIO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO: CORPORATIVISMO DI STAMPO FASCISTA, POPULISMO, MA L’IMPORTANTE E’ NON TOCCARE I PADRONI!

da Marco Spezia
Tecnico della Salute e della Sicurezza Progetto “Sicurezza sul Lavoro – Know Your Rights!”. 
Il 14/06/18 il nuovo Ministro del Lavoro Luigi di Maio ha letto una informativa alla Camera sugli incidenti sul lavoro. Non ho trovato il testo completo dell’informativa, ma una sintesi di RAI News al link:
(quindi fonte attendibile), di quanto ha detto. 
Tale sintesi è più che sufficiente a capire quali siano le vere intenzioni del nuovo Governo (sedicente “del cambiamento”) sulla tutela della vita dei lavoratori: corporativismo di stampo fascista e populismo per tenere buoni i lavoratori e totale asservimento ai padroni che non rispettano le leggi. A seguire riporto quanto detto da Di Maio (virgolettato come riportato nell’articolo di RAI News), con i miei commenti. Il Ministro ha esordito con una frase che esprime chiaramente quali siano le intenzioni del Governo: “Non è alimentando il conflitto tra imprese e lavoratori che aumenteranno i diritti dei lavoratori, è il momento di fare squadra”.

19 giugno - Amianto vera Emergenza. Ma per questo governo NO. Il caso Brescia

Amianto, killer
invisibile del
«progresso»
Dal 1992, anno della sua messa al bando, l’amianto continua a mietere vittime. Le malattie legate all’esposizione a questa sostanza - mesoteliomi, tumori del polmone e asbestosi - possono insorgere dopo molti anni dall’inalazione, anche fino a 40, tanto che gli epidemiologi prevedono un picco delle malattie tra il 2015 e 2025, dovuto in larga parte alla storia professionale, ma anche a quella domestica e ambientale. Brescia, città industriale, vive ogni giorno questo allarme sulla propria pelle: con 816 pazienti dal 1982, l’ospedale Civile vanta il triste primato di centro di riferimento per il trattamento di tutte le patologie causate dall’inalazione di asbesto (altro nome per indicare l’amianto). Proprio il Civile è tra le prime strutture italiane per numero di ammalati di mesotelioma. Di questi 492 sono residenti in città e provincia, mentre 324 provengono da altri luoghi. (...)


18 giugno - Basta col giornalismo di regime. Le morti sul lavoro si chiamano ASSASSINI in nome del Profitto e non morti bianche

Un'altra morte bianca nel Salento, crolla un balcone: resta ucciso un operaio 32enne
Ennesima tragedia sul lavoro. La vittima, precipitata da un'altezza di tre metri, non indossava casco protettivo
globalist 18 giugno 2018
Ancora un morto sul lavoro. Tragedia in Salento dove questa mattina un operaio ha perso la vita precipitando da un'altezza di circa tre metri mentre stava lavorando nella sala ricevimenti Villa Marchesi, sulla strada provinciale che collega Campi salentina a Novoli.

sabato 16 giugno 2018

Massima solidarietà a Lavinia Flavia! IL LICENZIAMENTO POLITICO DI LAVINIA DEVE ESSERE RITIRATO! prime prese di posizione, denunce, messaggi...

IL LICENZIAMENTO POLITICO DELL'ANTIFASCISTA LAVINIA DEVE CADERE! Denunce, prese di posizione, prime iniziative...


 

LAVORATRICI SLAI COBAS per il sindacato di classe

 

Oggi più che mai, a fronte di una scuola che inculca valori reazionari, di assoggettamento all'"ordine costituito", razzisti e fascisti (vedi proprio a Torino Ramelli), ci vogliono tante maestre come Lavinia ad educare i bambini all'antifascismo, antirazzismo, alla giusta ribellione!

Siamo come ai tempi del fascismo di Mussolini dove si licenziavano i lavoratori perchè erano antifascisti e lottavano contro il fascismo! Oggi il moderno fascismo licenzia Lavina per le stesse ragioni. E il nuovo clima del governo fascio/razzista fa sentire legittimate tutte le istituzioni ad adottare azioni di chiaro segno fascista. 

giovedì 14 giugno 2018

14 giugno - Cimitero Taranto

alla stampa e alla città

non ci stanno a sentire!
ci peggiorano la situazione!
e ancora niente bonifica!
avranno lo sciopero!
lunedì 18 giugno  24 ore!

i lavoratori cimiteriali S. Brunone e Talsano Taranto
Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto
info 347-1102638

Slai COBAS per il sindacato di classe
Sede legale: via Rintone, 22 – 74100 Taranto T/F 0994792086 – 3475301704 –slaicobasta@gmail.com

Ta 13 giugno 2018

Alla Prefettura di Taranto
sua sede
Taranto

alla Cooperativa Kratos
sua sede

al Sindaco di Taranto
sua sede

oggetto – dichiarazione sciopero dei servizi cimiteriali operanti ai cimitero di S.Brunone e Talsano Taranto
Lo Slai Cobas Taranto a nome dei lavoratori cimiteriali dei cimiteri s.brunone e talsano
dichiara l'astensione del lavoro per la giornata del 18 giugno 2018 per 24 ore

14 giugno - Porti di morte: Porto, incidente mortale sul lavoro Fincantieri si ferma: sciopero di 24 ore

matteo dell’antico alessandro ponte 
 Genova - Non ci sarannosaldatori e operai. Nessuna gru in movimento e neppure il consueto viavai di camion. Lo stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente si ferma - dalle 6 di questa mattina - per 24 ore di sciopero dopo la morte, ieri, di un uomo che stava lavorando su una nave da crociera in costruzione destinata alla compagnia Virgin. Fuori dai cancelli di via Soliman, invece, ci sarà un presidio al quale parteciperanno i lavoratori del cantiere. Il tragico incidente si è verificato nel tardo pomeriggio, intorno alle 19: Salvatore Lombardo, 43 anni residente nel quartiere di Marassi ma originario di Vibo Valentia, è caduto da venti metri di altezza mentre si trovava su un’impalcatura nel bacino di carenaggio.

13 giugno - Rider, prima causa in Tribunale a Milano: il volto dello sfruttamento selvaggio

Fattorino contro Glovo: "Consegne per 17 ore al giorno con la mia auto"
di ANDREA GIANNI
Pubblicato il 13 giugno 2018 
 Milano, 13 giugno 2018 - «Lavoravo per 17 ore al giorno, anche di sabato e domenica, offrendo una disponibilità totale per le consegne con la mia auto fino a quando mi hanno lasciato a casa. Non è una collaborazione, ma un lavoro subordinato». Mohamed Elazab, 23enne nato in Egitto e in Italia dal 2003, è il primo rider milanese ad aver trascinato in Tribunale una società delle consegne a domicilio, l’italiana Foodinho acquistata nel 2016 dalla big spagnola Glovo. Un caso analogo a quello torinese con il ricorso, respinto, di sei rider di Foodora che chiedevano di essere riconosciuti come lavoratori subordinati. Ieri l’udienza davanti al Tribunale del Lavoro di Milano, che dovrebbe pronunciarsi entro il prossimo 4 luglio.

12 giugno - Senza sosta la carneficina operaia. E come chi li ha preceduti questo governo tace

Tragedie sul lavoro a Messina e a Patti, muoiono due persone
di Redazione — 12 Giugno 2018
Tragedie sul lavoro in provincia di Messina. Un uomo di 63 anni, è caduto da un’impalcatura durante un intervento di ristrutturazione di uno stabile nel complesso «Linea Verde», sulla Panoramica, a Messina. L’uomo stava eseguendo i lavori per una ditta. Indaga la polizia.
Qualche ora prima a Patti un uomo e' morto schiacciato dal trattore mentre arava un podere. A perdere la vita Giuseppe Cicero di 50 anni, di Mongiove di Patti. L'uomo stava manovrando un mezzo cingolato in terreno coltivato a ulivi quando il terreno ha ceduto e lui ha perso il controllo del mezzo che si e' ribaltato finendo in un canalone. Cicero e' rimasto schiacciato sotto il mezzo. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla procura di Patti.


9 giugno - Torino, la lavoratrice deve assistere il marito malato: i colleghi le "regalano" le proprie ferie: la solidarietà di cgil-cisl-uil che toglie ai lavoratori e ragala ai padroni

Una "colletta" di solidarietà alla Skf di Airasca: è uno dei primi casi di applicazione di una norma del contratto di lavoro
08 giugno 2018

Una curiosa "colletta delle ferie" per solidarietà. Accade ad Airasca, dove un numero significativo di lavoratori dello stabilimento Skf ha manifestato alla direzione del personale la volontà di "regalare" a una collega che necessita di prestare cure costanti al marito parte delle ore di ferie monetizzabili e permessi retribuiti accantonati in conto ore. E' stato così sottoscritto un accordo dalla rsu Fim-Fiom-Uilm-Fali alla Skf di Airasca.

sabato 9 giugno 2018

9 giugno - uniamo le lotte contro razzisti e sfruttatori

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe esprime tutto il suo dolore e rabbia per l'assassinio di Soumaila Sacko, bracciante immigrato sempre in prima linea nelle lotte dell'USB, a cui esprimiamo la nostra solidarietà.
La responsabilità morale e politica di questo assassinio ricade su chi è responsabile delle ignobili condizioni in cui i braccianti immigrati sono costretti a vivere nella tendopoli di San Ferdinando e zone limitrofe; ricade su chi l'ha fomentato e coperto dai pulpiti della campagna elettorale prima, dagli uffici ministeriali poi, la demagogia xenofoba e l'ideologia arma la mano dei razzisti.
Respingiamo l'infame campagna che i media di regime stanno conducendo per ridimensionare l'episodio a "vendetta privata", estranea al razzismo e alle lotte di Soumaila.
Diamo il nostro massimo appoggio a tutte le iniziative di lotta in corso, dallo sciopero a Rosarno alla resistenza dei braccianti immigrati a Bernalda, a Foggia, ovunque i  migranti si ribellano e lottano.
Il ripetersi di episodi come questi, i nuovi attacchi contro i diritti dei migranti che il nuovo governo fascio-populista e il suo ministro razzista stanno annunciando e preparando rendono sempre più necessaria la costruzione di un coordinamento, una rete, meridionale e nazionale, che metta in relazione, coordini e promuova nuove e urgenti iniziative in tutti i territori, fondate sull'autorganizzazione dei migranti e l'unità tra tutti i lavoratori e gli anti razzisti, per fermare la mano degli assassini e i piani razzisti del governo.

Slai Cobas per il Sindacato di Classe - CN
4 giugno 2018

venerdì 8 giugno 2018

8 giugno - La Commissione di garanzia scioperi vuole "multare" lo sciopero delle donne! Giù le mani dallo sciopero delle donne, delle lavoratrici!

La Commissione di garanzia scioperi ha notificato alla rappresentante dello Slai cobas per il sindacato di classe, che aveva indetto a livello nazionale e in tutti i settori lo sciopero delle donne dell'8 marzo, l'avvio di un provvedimento sanzionatorio. 

NON FACCIAMOLO PASSARE!

LO SCIOPERO DELLE DONNE NON SI TOCCA!



Sanzionare lo sciopero delle donne è una cosa gravissima, che non può passare sotto silenzio e non deve passare!

Rimbocchiamoci le maniche e rispediamo al mittente la provocazione. Mobilitiamoci tutte, infestiamo i muri, il web, la stampa e quant'altro per denunciare questo ennesimo attacco alla vita e alla lotta delle donne.

8 giugno - GENOVA - LE CAMERIERE DEL BRISTOL IN SCIOPERO

GENOVA - LE CAMERIERE IN RIVOLTA

Sciopero al Bristol, cameriere in lotta: “Stanze da pulire con tempi ridotti”



La manager dell’azienda che ha in appalto il  servizio attacca le lavoratrici: “Sono delle serpi”.  Il sindacato: “Lettere di richiamo a chi non ce la fa”
Lo sciopero ieri mattina in via XX Settembre, davanti all’Hotel Bristol dove lavorano ogni giorno. «Il tempo per pulire una stanza è diminuito da 30 a 22 minuti, non vogliamo lavorare a cottimo», urlano al megafono le cameriere dell’albergo. Nella struttura a quattro stelle, la direzione casca dalle nuvole. «Non sappiamo per cosa protestano». L’azienda che dal primo aprile si occupa delle pulizie, la veneta Stay Over, rigetta ogni accusa. «Le cameriere erano abituate a lavorare poco», si infervora il direttore generale Flavia Dal Col. «Se non gli vanno bene i nuovi orari, possono cercarsi un altro lavoro».

8 giugno - GIi Assistenti igienico-personale devono difendere il pieno DIRITTO AL LAVORO - da Palermo/Sicilia

GIi Assistenti igienico-personale di Palermo devono difendere il pieno DIRITTO AL LAVORO, pertanto continuano a lottare.
MERCOLEDI' SCORSO ASSISTENTI E GENITORI HANNO SPOSTATO LA PROTESTA ALL'ASSESSORATO REGIONALE ALLA FAMIGLIA DOVE HANNO INCONTRATO L'ASSESSORE IPPOLITO. 
NEL FRATTEMPO L'AVVOCATO DELLO SLAI COBAS SC V. CATASTIMENI E' VOLATO DI NUOVO A ROMA E SI E' RECATO AL MIUR A NOME DELLE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI DISABILI E DEGLI ASSISTENTI IGIENICO-PERSONALE - LA LOTTA NON SI FERMA!

SLAI COBAS SC




giovedì 7 giugno 2018

7 giugno - Rilanciare la battaglia contro la carnefina/assassini in fabbrica, che vede il governo Di Maio/Salvini chiaramente schierato per la libertà, detassata, di produrre e di fottersene della vita operaia

Muore a soli 22 anni Davide, l'operaio schiacciato ieri dal muletto sul quale lavorava
Il mezzo si era improvvisamente ribaltato, schiacciandogli torace, addome, bacino, gambe e braccia, come spiegato dalla centrale operativa del 118 che lo aveva trasportato in elicottero all'ospedale di Alessandria.
Muore a soli 22 anni Davide, l'operaio schiacciato ieri dal muletto sul quale lavorava
globalist 7 giugno 2018 
 E alla fine è arrivata l'ennesima terribile notizia da un mondo del lavoro che continua a uccidere nella totale indifferenza del mondo politico. Non ce l'ha fatta Davide Olivieri, l'operaio 22enne che, ieri, è rimasto schiacciato dal muletto sul quale lavorava nella ditta Sli (lavorazione oli lubrificanti) nella zona industriale di Località Vairano. Il mezzo si era improvvisamente ribaltato, schiacciandogli torace, addome, bacino, gambe e braccia, come spiegato dalla centrale operativa del 118 che lo aveva trasportato in elicottero all'ospedale di Alessandria. Secondo quanto riferito dai carabinieri di Novi Ligure, il decesso sarebbe avvenuto per complicanze sopraggiunte durante l'intervento chirurgico.


6 giugno - Cassazione al servizio di padron Marchionne: Licenziati dopo funerale a Marchionne da Fiat, Cassazione: “Legittimo”.

Operaio si cosparge di benzina davanti casa Di Maio
I lavoratori furono mandati a casa dall’azienda ma la sanzione, confermata dal tribunale di Nola, venne annullata dalla Corte d’appello di Napoli che ordinò il reintegro, escludendo la giusta causa. Ora la Suprema Corte, decidendo nel merito, ha accolto il ricorso dell’azienda e detto sì ai licenziamenti ritenendo "travalicati i limiti della dialettica sindacale"
di F. Q. | 6 giugno 2018 
 Era il 5 giugno del 2014 quando per protesta contro le politiche aziendali fu inscenata la morte dell’ad Sergio Marchionne davanti ai cancelli dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco: un manichino con le sembianze del top manager fu impiccato. Gli “autori” furono licenziati, reintegrati ma lasciati a casa, ma oggi la Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento di cinque tute blu. I lavoratori furono mandati a casa dall’azienda ma la sanzione, confermata dal tribunale di Nola, venne annullata dalla Corte d’appello di Napoli che ordinò il reintegro, escludendo la giusta causa. Ora la Suprema Corte, decidendo nel merito, ha accolto il ricorso dell’azienda e detto sì ai licenziamenti ritenendo “travalicati i limiti della dialettica sindacale”.

6 giugno - Padroni ASSASSINI: Acciaierie: morto uno degli operai

Sergiu Todita non ce l’ha fatta: troppo gravi le ustioni riportate su tutto il corpo
PADOVA E’ morto nella tarda serata di martedì 5 giugno Sergiu Todita, l’operaio 40enne originario della Moldavia che il 13 maggio scorso è stato investito dall’ondata di calore provocata dalla caduta di una siviera contenente acciaio fuso alle Acciaierie Venete di Padova. Todita era stato ricoverato quel giorno stesso nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale di Cesena: nell’incidente aveva riportato gravissime ustioni sulla quasi totalità del corpo.

sabato 2 giugno 2018

1 giugno - Lo slai cobas per il sindacato di classe ha sostenuto la mobilitazione e gli scioperi autorganizzati degli operai FCA contro il piano lacrime e sangue di Marchionne

Lo slai cobas per il sindacato di classe ha sostenuto questa mobilitazione partecipando sia all’iniziativa di Balocco  e con un presidio di denuncia e lotta ai cancelli della FCA di Melfi, come si legge nel volantino diffuso nelle iniziative: 
"dobbiamo continuare la lotta, resistere e diventare una forza per estendere la lotta e riorganizzare il sindacato di classe in tutte le fabbriche......i padroni, con l'aiuto dei loro governi, dalla Fiat all'Ilva, internazionalizzano la produzione per fare più profitti, noi dicamo come diceva MarX: PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNITEVI"..... 
una giornata che è importante perché segna l'inizio di una strada che deve continuare per costruire una forte risposta dalle fabbriche ai piani padronali di licenziamenti e aumenti dello sfruttamento simbolicamente rappresentati da Marchionne,"il generale senza paura da un miliardo di profitti l’anno" come lo chiama il sole 24 ore,  che a partire dal 2004 ha introdotto il fascismo padronale nelle relazioni sindacali e ha indicato le politiche lacrime e sangue dei governi dei padroni che si sono succeduti in primis quello di Renzi.

Non ci sono altre strade per gli operai se non quella di continuare a estendere  la lotta e l’unità della lotta per costruire la loro forza, avanzare nella coscienza e nell’organizzazione necessaria, per un fronte di classe adeguato a rispondere alla guerra quotidiana dei padroni e dei loro governi contro gli operai, per togliere ogni illusione che dalle elezioni non possono arrivare soluzioni, ma solo nuovi governi al servizio dei padroni e dei loro piani di sfruttamento e schiavismo.

Per questo l'iniziativa di Balocco, un presidio che è stato piccolo solo perché non è stato adeguatamente sostenuto ma che dall'altro dimostra che nelle fabbriche la forza c'è eccome e deve trovare la sua strada di lotta di classe come si è sentito dai collegamenti in diretta dalla voce degli operai  in sciopero autorganizzato che dopo tanti anni sono ripresi con buona adesione in alcuni stabilimenti, un segnale importante di questa giornata che si è aggiunto al fatto che gruppi di operai dalle grandi fabbriche e lavoratori in lotta della logistica, compagni del movimento impegnati nel sostegno alle lotte,  si sono ritrovati in contemporanea alla presentazione del piano Marchionne, e hanno confermato nelle discussioni il sentore comune che serpeggia tra la base degli operai che lottano: la necessità dell'unità, 

per dire che non ci stanno a continuare a subire e sono pronti per rispondere e lottare contro il sistema dei padroni e dei loro governi perché : il lavoro serve per vivere e non si vive per il lavoro….
Un lavoro da schiavi per il profitto dei padroni, che non è vita.....
ma per affermare questo serve avanzare nella guerra di classe per farla finita con il sistema capitalista per il potere agli operai.

Non servono a questa strada gruppi e partiti come i Carc filo-grillini e potere al popolo elettoral-riformisti che seminano solo illusioni e si contrappongono alla via di abbattere questo sistema: gli operai non hanno nulla da perdere se non le loro catene e un mondo da conquistare.

31 maggio - INTERVISTA ALL'AVV. BONETTO, LEGALE DEI LAVORATORI SULLA SENTENZA CONTRO I FATTORINI FOODORA DI TORINO

Un tuo primo giudizio sulla sentenza di Torino che ha disconosciuto il rapporto di lavoro subordinato e respinto tutte le istanze dei lavoratori.
La sentenza e le sue motivazioni fanno tornare a 80 anni indietro. E' reazionaria.

Puoi riepilogare la situazione dei lavoratori?
A Torino, a Milano, a Firenze, Roma, Bologna, ecc. sono fiorite queste "strutture di servizio" per consegnare i pasti a domicilio. E' un servizio organizzato da grandi multinazionali, come Foodora. In genere vi lavorano ragazzi tra i 25/30 anni, ultimamente anche stranieri.